Anche se oramai il dado pare essere tratto, e Srkiniar dato in partenza, comprato a 5 milioni di euro e venduto almeno a dieci volte tanto nel giro di sei stagioni, in casa Inter si continua a discutere su Srkiniar e Bastoni.
Chi cedere? A chi non si può rinunciare?
Purtroppo è un dilemma atroce, perchè l'Inter perderà o una certezza consolidata, o una potenzialità che si consoliderà, si spera, anche se l'ultima prestazione contro la Germania era veramente inguardabile, pensando al difensore interista della Nazionale. Non si tratta di avere delle preferenze verso i giocatori italiani, non è questo il ragionamento che si fa in casa Inter, società da sempre dalla vocazione internazionale e globalizzata. Si guarda ad altre cose, e tra queste la possibilità di dover effettivamente trovare un sostituto all'altezza della potenzialità di Skriniar e Bastoni.
Di statistiche se ne trovano a bizzeffe. Alcune evidenziano ad esempio come Skriniar perderebbe la sfida con Bastoni rispetto ai passaggi chiave, e alle occasioni da goal create. Altre, invece, vedono Skriniar vincere decisamente la sfida contro Bastoni sui passaggi completati nell'area, sostanzialmente equilibrata è la sfida sui blocchi, duelli aerei e tackle. I numeri vogliono che sia Bastoni la pedina irrinunciabile per l'Inter, per il ruolo in cui gioca, perchè più giovane e perchè ha un contratto di maggiore durata rispetto a Skriniar, al momento. Però, chiaramente, si tratta veramente di dover scegliere se rinunciare all'acqua calda o all'acqua fredda in casa interista. Dipende dalle stagioni, dai momenti.
Un sostituto arriverà, i nomi li conosciamo tutti, per competere in SerieA vanno più che bene, per competere in Europa, un giocatore come Skriniar è decisamente fondamentale, ma tutto non lo si può avere, a qualcosa bisogna rinunciare, lo sapevamo. L'Inter vuole chiudere il calciomercato entro fine giugno, anche per ragioni di fiscalità, vedi il caso Lukaku. Ci sono società nel mondo che si possono permettere di spendere quanto vogliono, di avere una liquidità a disposizione incredibile, a cui tutto pare essere permesso.
Noi non siamo i fessi della situazione, l'azzeramento dei debiti, l'equilibrio di bilancio, significa avere una società solida, seria e vendibile in futuro in modo più proficuo rispetto ad una macchina indebitata.

L'Inter ha necessità di vincere ora, di realizzare profitti ora, ma senza rinunciare ad una pianificazione che guardi al futuro. L'usato sicuro, come Lukaku, Dybala, per citare i più blasonati, vanno nella direzione dell'oggi più che del domani, discorso diverso è con Bastoni, con lui l'Inter vuole portare una scommessa alla Liverpool, dove i talenti crescono in casa propria e diventano nel tempo degli assi e dei simboli per quella società.
L'Inter la sua scelta parrebbe averla fatta, per quanto riguarda i tifosi, questo drammatico duello continuerà fino alla fine e anche dopo, perchè sono due giocatori che come interisti avremmo voluto vedere crescere insieme, giocare insieme, e vincere insieme.
Ma non si può avere tutto, del resto non siamo il Real e neanche il PSG.