Sebbene il calciomercato sia ufficialmente iniziato da due giorni, virtualmente lo è già dalla fine del campionato, soprattuto per le squadre come la Lazio, che ha chiuso il suo con la vittoria della Coppa Italia, o Juventus  e Napoli, la prima vincitrice del campionato con ampio margine e la seconda saldamente al di sopra delle concorrenti.
Per quanto ci piacerebbe pensare ad una lotta a tre, dopo anni di assoli bianconeri, è più probabile che anche quest'anno la Juve sia la favorita, insidiata dal solo Napoli. La spiegazione è presto fatta, la Juventus, come ogni anno e nonostante la difficoltà prospettata dai maggiori esperti, riesce a rinforzarsi. Si rinforza non solo con l'arrivo di Sarri o Ronaldo a 120 milioni, si rinforza soprattutto grazie a giocatori importanti a costo zero. Prima Emre Can poi Ramsey ed ora Rabiot, sono colpi che portano in vantaggio la Juventus non solo sul piano tecnico, ma soprattuto economico, perchè nonostante la Juventus sia la squadra italiana con le maggiori possibilità economiche in Italia, capace di pianificare colpi come quello di De Light (80 Milioni e 12 al giocatore) senza problemi, si dimostra anche molto attenta a non sperperare questa grande liquidità.
Il Napoli dal canto suo, con l'acquisto del greco Manolas, ha innalzato un vero e proprio muro, con una difesa, che forse e sottolineo il forse, si presenta come la più forte del campionato, formata da Koulibaly, Manolas e Ghoulam a proteggere i pali di Meret.
Tralasciando il centrocampo, l'acquisto di James Rodriguez potrebbe rappresentare quello che per la Juve fu "l'effetto Ronaldo", ovvero febbricitare l'ambiente, non solo sugli spalti ma anche nello spogliatoio.
Per concludere sul Napoli vorrei sottolieare quello che per me sarà un fattore determiannte nel ribadire che l'unica anti-juve sarà la squadra partenopea, ovvero l'allenatore Ancelotti. Questo primo anno potrebbe essere stato fuorviante per gli amanti del  pallone, ma ricordiamoci che l'anno scorso il Napoli non fece mercato, mentre quest'anno il tecnico emiliano potrà plasmare il Napoli secondo le sue idee, e da ricordare che il talento di James Rodriguez ha toccato il suo punto più alto proprio sotto la guida di Ancelotti.

Per quanto riguarda l'Inter ha alcuni svantaggi che gli precludono la lotta per il titolo, sebbene l'ambiente sia entusiata all'idea di Conte vincente al primo anno: la difesa,  sulla carta  degna dell'Inter dei vecchi tempi rivela alcuni intoppi che potrebbero rovinare i piani di Conte, a partire dall'età avanzata di Godin per arrivare alla scarsa tenuta atletica di De Vrij. Il difensore ex Atletico rappresenta un usato garantito, ma bisognerà verificare come sopporterà il peso di un'altra primavera sulle spalle, mentre, per quanto riguarda il difensore olandese, credo che tutti gli interisti si siano resi conto che De Vrij non è un giocatore in grado di garantire 38 presenze in campionato, dovendo sempre fare i conti con problemi fisici. Nonostante gli acquisti siano altisonanti (Lukaku, Dzeko, Barella, Lazaro, Godin) stiamo parlando di una rivoluzione in punti nevarlgici del campo, senza considerare che la maggior parte viene da campionati esteri, e quindi dovranno adattarsi al tattico calcio italiano! Fattori che potrebbero rallentare l'Inter soprattuto nella fase iniziale del campionato.

Più appassionante si rivela la lotta per aggiudicarsi il ruolo di quarta forza del campionato, con Lazio, Roma, Atalanta e Milan pronte a contendersi questo ruolo. Milan che rappresenta una vera e propria incognita, non in generale, ma per se stessa, sfido qualunque milanista a dirmi che ha un'idea chiara di come sarà il Milan l'anno prossimo, tra annunci di colpi altisonanti e conclusioni di acquisti più umili, sicuramente cedendo Donnaruma, Kessie e Suso avrebbero da parte un tesoretto per poter comprare un giocatore da 30 o 40 milioni FFP permettendo, ma anche qui si va nella stessa direzione dell'Inter, molti giocatori nuovi e di campionati esteri (sentendo i nomi che si fanno) e soprattutto non al livello di chi parte, leggevo che Krunic sarebbe il sostituto del partente Kessiè, per me il secondo è nettamente migliore del primo, vedremo cosa sarà.
L'Atalanta dal canto suo quando ha dovuto affrontare una competizione europea è stata ben lontana dai ritmi di quest'anno, dubito, soprattuto se dovesse scivolare in Europa League, possa ripetersi ai livelli di quest'anno. Anche qui a causa dell'avanzare d' età dei suoi giocatori più importanti, come Ilicic o Gomez.
La Roma sembra, fra le 4, quella più propensa ad investire con decisione sul mercato, come ha sempre fatto del resto. L'unico problema è rappresentato dalla perdita di un pilastro difensivo come Manolas, la perdita, così sembra, di Dzeko e il nuovo allenatore. Difficilmente gli allenatori stranieri hanno fortuna in Italia, ma proprio la Roma col ciclo Garcia può far sperare i romanisti di tornare subito nell'Europa che conta.

Per quanto riguarda la Lazio, sono fermamente convinto che le caratteristiche della gestione Lotito stiano finalmente per permettere, dopo molti anni (forse troppi), di far tagliare alla Lazio di traguardo del quarto posto. Io, a differenza di molti laziali, sostengo il metodo adottato da Lotito, ovviamente anche per me ci sono delle pecche però complessivamente lo sostengo. Secondo me sia i giornalisti che i tifosi sottovalutano il fatto, rivendicato dal presidente, di avere una contabilità solidissima in grado da permettere alla Lazio di camminare sulle sue gambe non dovendosi appoggiare su altri sostegni economici. La forza di questo fattore la stiamo vivendo, ma sarebbe dovuta essere chiara già dallo scorso campionato, la Lazio fu l'unica squadra che non pagò lo scotto di aver fallito il suo obiettivo, ovvero l'accesso alla Champions, ma nonostante ciò riuscì a trattenere i suoi migliori giocatori e adeguare i contratti dei top della rosa aumentandone lo stipendio. Cosa passata troppo in secondo piano, e gli esiti di questo campionato sono perfetti per spiegarne il perché. Assieme alla Lazio, Roma e Milan hanno fallito l'obiettivo del quarto posto, eppure stanno vivendo situazioni completamente differenti:

  1. Il Milan, costretto a dover valutare la cessione di Donnarumma, cede Kessiè e vede partire Bakayoko, che sebbene non fosse un fenomeno il suo a centrocampo lo faceva sempre. Ha dovuto barattare l'accesso in Europa per un po di libertà in più sul mercato. Con un centrocampo da rifare e il suo miglior giocatore in uscita il Milan vede abbassare notevolmente il suo livello
  2. La Roma dal canto suo deve essere letta secondo il suo modo di fare mercato, sforando i paletti del fair play per poi rientrarvi il 30 giungo. Cosa lecita ma che ogni anno costringe i giallorossi a cedere pezzi importanti della rosa. Soldi sempre reinvestiti, ma a danno della rosa che perde grandi interpreti e ne acquista di nuovi che devono ambientarsi con il calcio italiano e con la squadra, soldi, inoltre che quest'anno sono di meno rispetto agli altri anni.

La Lazio rappresenta l'unica squadra, fra le tre, ad aver fallito l'obiettivo e non essere costretta a cedere giocatori, anzi, ad oggi con Milinkovic ancora alla Lazio, la squadra capitolino ha già definito l'acquisto di tre giocatori, e sta per ultimare il quarto. I titolari sono stati tutti confermati, tranne Milinkovic, che per forza di cose partirà, ma dalla sua cessione la Lazio potrà rinforzare ancora di più la sua rosa. forte di almeno 80 milioni da investire sul mercato.
Purtroppo nell'ambiente calcio vige l'erronea convinzione che "chi più spende meglio spende" a danno di chi "spende bene". Roma è l'esatta rappresentazione di questa realtà e di come, la Lazio, per il suo modo di spendere bene non sia mai considerata come papabile per le alte posizioni. Basta pensare che la roma per Pastore ha speso 30 milioni, con quella cifra la Lazio ha portato nella capitale Milinkovic, Lucas Leiva e Luis Alberto. Reticenza, a considerare la Lazio, che persiste nonostante ogni anno, col senno del poi, mette a segno grandissime campagne acquisti a costi irrisori. Secondo me chi riesce a raggiungere, o competere per grandi obiettivi con squadre che spendono 3 o 4 volte di più, in alcuni casi sperperando, meriterebbe più considerazione.
La Lazio essendo quella che riparte da una base più solida, in quanto l'attacco resta immutato la difesa avrà un solo innesto titolare, e con un centrocampo in cui subentra Lazzari ad un quasi nullo Marusic dove l'unica pecca sarà la partenza di Milinkovic, si presenta un gradino sopra agli altri per la corsa al quarto posto, grazie al tanto criticato mercato parsimonioso e attenzione ai conti, che, mai come quest' anno sta mettendo in crisi Milan e Roma, e avvantaggiando chia ha sempre speso bene come la Lazio.