Nella continua serie di eventi e accadimenti che ci vedono protagonisti nella nostra quotidianità tutto si riduce, se così possiamo dire, alla solita domanda: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Benchè nel lento ma costante procedere dalla nostra esistenza quel bicchiere resti uguale così non accade al nostro giudizio colpito dalle situazioni che ci investono; quindi tutto si riduce ad una gara di resilienza tra noi e la vita, ovvero, riuscire comunque a trovare del buono negli eventi negativi.

Molti tifosi, laziali e non, dopo la gara infrasettimanale che ha visto confrontarsi Lazio e Verona si saranno posti questa domanda: la Lazio ha perso due punti o ne ha guadagnato uno?

Domanda che ha occupato i pensieri di molti giornalisti e opinionisti, che nell’assistere alla trionfale cavalcata della Lazio già si immaginavano la squadra romana a sole due lunghezze dalla detentrice del titolo a seguito del recupero della gara casalinga con il Verona.
Ebbene così non è stato!
Dopo una spettacolare partita, iniziata con la magnifica coreografia riservata dalla Curva Nord, la partita si è conclusa sul risultato di 0-0; il risultato forse più ricorrente nei precedenti anni di Serie A e quasi sempre sinonimo di una partita scialba e noiosa, ma non questa volta! Lazio e Verona si sono affrontate a viso aperto, la Lazio mostrando la sua maturità, e non temendo un Verona che sta facendo meraviglie; il Verona presentandosi all’ Olimpico contro una delle squadre più in forma del campionato e giocando senza il classico “Timor”. Il risultato? Una partita entusiasmante e divertente, anche se finita a reti inviolate. 

Per poter rispondere alla domanda e capire se la Lazio deve essere contenta o meno di questo punto dobbiamo dedicare uno spazio alla squadra avversaria. 

“Eppur ci sono” possiamo dire, parafrasando le ben più note parole del padre della scienza moderna Galileo Galilei. Nascoste tra tutte le notizie che occupano le prime pagine dei quotidiani ci sono due realtà che, forse troppo poco raccontate, stanno facendo un ottimo campionato. Mi riferisco a Parma e Verona. Queste due squadre, una neopromossa e l’altra al secondo anno in Serie A, stanno strappando punti importanti con grandi prestazioni. Il Verona, in particolare, sta concludendo un eccellente annata che la vede ampiamente protagonista nella corsa per un posto in Europa League. Verona al quale si guarda già con un po di amarezza, consci del fatto che i suoi tre tenori l’anno prossimo non vestiranno più la maglia giallo-blu; Amrabat già promesso alla Fiorentina, Rrahmani al Napoli, manca solo Kumbulla, corteggiato da molte big e più propenso a partire che a rimanere.

Comunque si concluderà questo campionato nessuno potrà negare i meriti a questa squadra oscurati e poco considerati solamente per una serie di incredibili eventi: la Juventus che dopo anni di dominio ha, non una, ma bensì due pretendenti ad insidiarla nella corsa al titolo o anche le vicende della rovinosa caduta del Napoli, che hanno occupato gran parte di questo campionato!

Detto questo possiamo meglio capire l’esegesi che il tifoso laziale deve fare di questa partita! Sebbene mi piacerebbe dire che la Lazio sia già una squadra in grado di lottare per lo scudetto, secondo me, la realtà è un’altra! La Lazio parte da un undici titolare si in grado di competere con chiunque, ma va considerata una panchina non all’altezza, nonostante la presenza di buoni giocatori come Caicedo, Patric, Parolo o Cataldi per divenire una seria e costante pretendente al titolo serve di più, soprattutto in panchina! Ciò non toglie che quest’anno possa vincere lo scudetto, il Leicester insegna, ma sarebbe un caso, per quanto piacevole. 

Alla luce di tutto il percorso fatto dalla Lazio in questi anni, culminato in questa stagione, il mondo laziale deve guardare a questo punto, come un punto guadagnato! Lasciamo perdere le varie idee “abbiamo mancato il sorpasso”, la Lazio deve correre su se stessa e il suo obiettivo principale, prima ancora dello scudetto, deve essere l’accesso alla Champions League che garantirebbe un notevole introito a livello economico, più volte sperato dallo stesso presidente Claudio Lotito, per poter attuare il tanto atteso salto di qualità, ma soprattutto un grande accrescimento del fascino della società in quanto partecipante alla massima competizione europea e in grado, quindi, di attrarre nomi importanti! Non guardate alla classifica pensando: “peccato, potevamo essere a meno due dalla Juventus” no! Dobbiamo vedere una classifica che prima di mercoledì vedeva la Lazio in vantaggio di dieci lunghezze sulle inseguitrici mentre, dopo mercoledì, vede la Lazio in vantaggio di undici punti!

La Lazio esce dal pareggio di mercoledì avvantaggiata sulla corsa Champions che, se ci vedrà tra i vincitori, porterà notevoli vantaggi alla società capitolina.
Ricordiamoci che “Roma non è stata costruita in un giorno” la Lazio fino ad ora ha costruito bene, ma pensiamo a quello che veramente ci serve, perchè a noi questo punto serve, perchè a noi serve la Champions!