Gli scontri che ogni estate scuotono il mondo del calcio, portati avanti da questi nuovi giganti, da questi Titani, sono degni di essere paragonati al mitologico scontro raccontatoci da Plutarco nella Titanomachia. Uno scontro mitico tra entità divine che per anni scosse tremendamente la terra con colpi potenti e ferali; scontro nel quale fu proprio l'aiuto offerto da alcuni di questi giganti, i ciclopi, a decidere l’esito della battaglia fornendo agli dei l’arma della vittoria. Le differenze tra mito e realtà, sebbene sul piano del reale risultino evidenti, si fanno ben più sottili sul piano metaforico. In questi anni di lotte a colpi di FFP che nel caso del Milan e forse del Manchester City si sono rivelati fatali e di continui scontri per espandere la cerchia dei tifosi aumentando così il fatturato, dei nuovi giganti hanno iniziato a muovere i loro passi in questo mondo andandosi ad inserire prepotentemente in questa lotta. Da acerrimi nemici a preziosi alleati, l’enorme potere conquistato da questi nuovi protagonisti della scena calcistica ha avuto un grandissimo impatto sulle sorti di molte squadre. 

Calciatori e procuratori, grazie al seguito di follower sui social dei primi e alle fitte reti di contatti dei secondi si sono dimostrati in grado di cambiare le sorti non solo dei club che a loro si accostassero ma anche di interi campionati come il nostro.
Nonostante la situazione in apparenza sembri distesa, in realtà è dilaniata al suo vertice, dove gli interessi si iniziano a fare più grandi, da lotte di potere. Scontri dei quali riusciamo anche ad essere testimoni diretti, soprattutto quando la situazione inizia a degenerare. Il caso Icardi di questo inverno ne è un chiarissimo esempio, l’Inter, dopo anni di continue richieste di aumento di stipendio da parte della procuratrice dell’attaccante argentino, riesce grazie al nuovo dirigente Marotta ad uscire da una situazione in cui la società era essenzialmente con le spalle al muro, braccata non solo dal Wanda, ma dall’amore degli interisti per il proprio attaccante. Lo scontro è stato durissimo, portando la società a togliere la fascia di capitano ad Icardi e portando alla reazione della moglie; infatti da quel momento inizierà una guerra social che segnerà la fine dell’amore di molti interisti per il loro attaccante e che consentirà all'Inter, in caso di cessione, di non dover più trattare con una delle procuratrici che più di tutti ha saputo usare la carta social.
Icardi è uno degli attaccanti della serie con più follower, e anche la moglie, grazie a scatti provocanti può contare su di un notevole seguito, senza parlare della presenza fissa nella trasmissione “Tiki Taka” potendo quindi condurre la sua lotta sia sul Web che sul piccolo schermo. La guerra tra Wanda e l’Inter, ha avuto degli effetti enormi, dalla dolorosa rottura dei tifosi col giocatore alla nuova regola, che in quel periodo veniva definita “anti-Wanda”, che obbliga tutti i procuratori a fornirsi del patentino, evitando in futuro l’insorgere di casi simili.

Sebbene i residui di questa lotta riecheggiano ancora oggi nell’aria e nella mente dei milanesi di fede interista, dobbiamo renderci conto che sebbene il subbuglio sollevato da Wanda sia immenso, ci sono personaggi ben più potenti e discreti che agiscono dietro le quinte.
Personaggi in grado di muovere i fili delle trattive con una tale maestria ed efficacia che le società spesso si rivolgono a loro per concludere nel modo più veloce l'acquisto dei giocatori; altre volte invece sono proprio questi super procuratori, questi Titani a portare talenti di cui curano gli interessi da una società all'altra.
Non c’è miglior esempio di Mendes, un super procuratore che spadroneggia quasi indisturbato per l’ Europa se non fosse per altri super procuratori come Raiola o Joorabchian che gli contendono la procura dei migliori talenti del mondo. Procuratore in grado di far pagare 30 milioni per un giocatore come Keita Balde Diao che era a pochi giorni dalla scadenza del contratto, che sposta i giocatori della propria scuderia da una squadra all’altra e in grado di realizzare l’operazione definita del secolo, ovvero portare CR7 alla Juventus. Ma anche Mendes rivela quella che è un ferita ancora aperta nel rapporto tra procuratori e società, argomento su cui ad ogni mercato questi giganti del calcio si scontrano, ovvero le commissioni. Commissioni che hanno eliminato il concetto di parametro zero, in quanto, sebbene il costo per liberare il calciatore sia nullo, bisogna affrontare il costo di alcuni milioni di euro da pagare al procuratore del giocatore svincolato.

Questi sono soggetti dalla duplice faccia, in grado di aiutare a realizzare la più impensabile delle operazioni di calciomercato, e di ostacolare qualunque società che provi a minarne gli interessi. Ma la loro potenza contrattuale, dobbiamo sottolineare, dipende soprattutto dai loro altrettanto potenti, assistiti. Immaginate cosa voglia dire avere nella propria scuderia giocatori del calibro di Ronaldo, James Rodriguez e Di Maria o allenatori come Josè Mourinho. 

Il caso di Mendes e Ronaldo è quello che più possiamo capire poiché più ci riguarda da vicino avendo coinvolto la nostra Serie A. Tralasciando il procuratore, Ronaldo è un vero e proprio gigante del mondo del pallone, conosciuto in tutto il mondo, tra gli sportivi più seguiti sulle piattaforme social (più di 100 milioni di follower) e in grado di sovvertire le sorti di un campionato che si stava ancora riprendendo da una vertiginosa caduta. E’ stato chiamato il “Ronaldo Effect”, non possiamo pensare che una società come la Juventus spenda 120 milioni, per un giocatore di 33 anni e che lo paghi 30 milioni l’anno per niente. Acquistare Ronaldo nel periodo dei social ha comportato una serie di fattori secondari che nemmeno possiamo immaginare, sottolineando che ormai quella del calciomercato sia divenuta una sottile arte. L’acquisto di Ronaldo, oltre al rependtino esaurimento delle magliette, ha portato ben altri vantaggi alla squadra di Torino, la visibilità della Juventus è schizzata alle stelle! I grafici che mostrano gli aumenti del seguito mostrano numeri ma soprattutto un aumento, tra prima e dopo l’acquisto, vertiginoso. Ronaldo ha segnato un cosiddetto anno zero rilanciando la Juventus ai livelli dei primi anni 2000. Ma a beneficiare del cosiddetto effetto Ronaldo non è stata solo la Juve, in quanto la sua presenza nel nostro campionato ne ha rispolverato il fascino, pensate solo a quanti sono attratti dalla Juventus per la sola possibilità di giocare con Ronaldo, o quanti sono attratti nuovamente dal nostro campionato, compresi anche gli allenatori. Possiamo solo immaginare l’immenso impatto che Ronaldo ha avuto sul nostro campionato o sulla Juventus, ma possiamo capire benissimo quanto, nell’era dei social, un singolo giocatore o un singolo procuratore siano in grado di cambiare radicalmente le sorti di un club o perfino di un campionato.


La tecnologia avanza, e avanzando porterà con sé nuovi passi in avanti in grado di rendere ancora più complicato il calciomercato, e decisive le volontà di alcuni influenti personaggi.
Tuttavia la lotta tra questi Dei e Titani continuerà e sarà destinata a segnare, come nel mitico racconto, la sorte del mondo del calcio.