“Gli onori, gli oneri, la gloria, i tributi”


Ricalcando il ben più noto incipit de “l’Orlando furioso” ho sintetizzare quelli che sono gli aggettivi che comunemente i tifosi di calcio ricollegano alle due massime competizioni europee: la Champions e l’Europa League. Ho voluto servirmi della particolare figura retorica del “chiasmo” per addolcire un concetto, forse, abbastanza crudo e che sebbene da una parte, quella privata, sembri unire tutti quanti, dall’altra, quella pubblica, divide! Basterebbe, se volessimo trattare superficialmente l’argomento, partire da una domanda molto semplice:

Chi vuole qualificarsi per l’Europa League?

Ma soprattutto:
Chi si qualifica?

Domande che, sebbene sembrino avere una risposta comune, in realtà offrono due risposte diverse e nemmeno collegate.
Per rispondere alla prima permettetemi di partire dalla seconda, ovvero, quali sono le squadre che alla fine del campionato si qualificano nell'Europa che “non conta”.
I posti assegnati per la qualificazione sono 3: il 5° accede direttamente alla fase a gironi, il 6° alla fase di qualificazione e, l’ultimo posto viene riservato al vincitore della coppa nazionale! La storia recente della Serie A ci permette di delineare un preciso identikit delle tre compagini che si ritrovano in una di queste posizioni. Inutile dire che chi arriva quinto, non è il vincitore della “corsa all’Europa League” quanto il perdente della “corsa alla Champions”; presupposto che non lascia bene sperare per un giusto approccio alla competizione. Quinto posto occupato attualmente dalla Roma, a sei lunghezze dall’ Atalanta quarta e con il brivido di essere raggiunta dalle inseguitrici. Sappiamo bene, tuttavia, che la Roma punta ad un piazzamento per l’Europa che conta, confermando quindi che la prima qualificata per l’Europa League è la prima delle sconfitte nella corsa Champions. Stessa cosa varrebbe se a fine campionato fosse l’Atalanta ad arrivare quinta e la Roma quarta!

Discorso simile può essere fatto per la vincitrice della Coppa Italia, da sempre scartata e denigrata da tutti, definita alla volte come “porta ombrelli”, per poi divenire ancora di salvataggio di annate disastrose. L’anno scorso la Lazio, finita rovinosamente fuori dalla corsa Champions puntò tutto sulla Coppa al fine di non poter definire fallita un’intera stagione. Lo stesso allenatore Inzaghi darà una visione trionfale della passata stagione grazie alla vittoria del torneo. Mentre, tornando al campionato in corso, il Napoli partito come anti-Juve si ritrova a -12 dal quarto posto e a -2 dal sesto; si capisce come, con una simile premessa, anche il piazzamento come sesta sarebbe veramente insufficiente, portando la squadra partenopea a guardare la coppa sotto una luce differente. La prospettiva di alzare un trofeo e la sicurezza dell'Europa diventano un richiamo irresistibile, richiamo dettato non certo dalla possibilità di partecipare alla competizione europea, bensì dalla possibilità di salvare una stagione altrimenti fallimentare!

Il sesto posto, solitamente, segue un ragionamento simile al primo perché quanto hai: Juventus, Napoli, Inter, Roma, Lazio e Atalanta tutte in corsa per i primi quattro posti è ovvio che la quinta e la sesta sono entrambe le perdenti. Ma quest’anno ci offre un’ eventualità diversa e degna di essere trattata, eventualità che si chiama Hellas Verona. Forse unica squadra, in quella zona, a desiderare veramente la qualificazione all’Europa League. La squadra scaligera avrebbe la possibilità di scrivere una pagina bellissima di storia riuscendo a passare dalla B all'Europa in un solo anno, ma capiamo che, nonostante il meraviglioso campionato dell'Hellas la differenza con squadre come la Roma o il Napoli si ancora abissale. Stesso discorso per il Parma, a pari punti con il Verona, che si sta affermando come realtà nel nostro campionato!

Quindi ora possiamo rispondere sinceramente alle nostre due domande :

Chi si qualifica all’ Europa League?  Squadre che hanno fallito l’accesso alla Champions.

Chi vuole qualificarsi per l’Europa League?  Nessuno o quasi!

Nessuno perché la competizione si presenta più come un onere che come un onore, quasi nessuno, ne giocatori ne squadre,  è interessato a questa vetrina la quale impone anche un notevole tributo in termine di energie. Le squadre che vi partecipano, da febbraio in poi, si vedono costrette a scendere in campo ogni 3/4 giorni cosa che, senza un panchina all’altezza, va da incidere drasticamente sulle prestazioni della squadra, portando spesso alla scelta di trascurare la competizione; scelta fatta soprattutto dai club più blasonati, al fine di non dover pagare il tributo all’Europa per poterlo poi rispendere in campionato!

Ma non dobbiamo avere una visione totalmente negativa, in quanto, qualcuno che vuole la competizione in effetti c’è! Squadre come Parma e Verona che puntano al 5° e 6° posto sono effettivamente squadre a cui l’Europa League può giovare! L'europa League  pone le basi per l'inizio di un progetto di crescita del quale questa competizione rappresenta il primo passo! Arrivati a questo punto ci si potrebbe chiedere giustamente:

Perché Parma e Verona la vedono come un’opportunità?

Effettivamente il loro è un atteggiamento totalmente controcorrente, soprattutto in Italia, ma la risposta risiede nella differenza tra queste due squadre e quelle che notoriamente si contendono le posizioni dal quarto posto in su. Innanzi tutto c’è da considerare l’aspetto finanziario; se l'Atalanta dovesse raggiungere i quarti di finale il premio sarebbe di 10,5 milioni, mentre la Roma, se superando i sedicesimi, risultasse vincitrice anche negli ottavi dalla qualificazione ai quarti otterrebbe, solamente 1,5 milioni, quasi 10 volte meno. Epilogo del ragionamento che credo sia facilmente intuibile; mentre per una società come la Roma 1,5 milioni sarebbero praticamente inutili, considerando che non servirebbero a coprire neanche l’ingaggio di Pastore, per una squadra come il Parma o il Verona non le porterebbe a fare follie sul mercato, ma avere introiti in più le aiuterebbe molto. Considerando, inoltre, che potrebbero vantarsi di una vetrina europea che altre squadre non hanno, rappresentando quel quid pluris che le porterebbe a guadagnare vantaggio su altre squadre che spingono per emergere come ad esempio il Sassuolo o il Bologna. Quindi capiamo che queste squadre la vedono come un’opportunità perché, per loro, lo è!

Allora squadre come la Roma o la Lazio fanno bene, a snobbarla?  Purtroppo… Sì!

Dico purtroppo perchè è sempre un trofeo e vincere un trofeo, ad un tifoso, fa sempre piacere ma ci sono delle considerazioni da fare:

La prima è che per la situazione di queste squadre l’Europa League non rappresenta nemmeno una buona vetrina perchè i giocatori a cui aspirano vogliono giocare in Champions! Pensate, per tornare al lato economico, che la Lazio quando due anni fa fu eliminata dal Salisburgo ottenne dalla sua cavalcata appena 20 milioni, meno di quanto guadagnerebbe qualificandosi alla massima competizione come quarta. 

In ultimo, ma assolutamente non per importanza, è il discorso delle energie. L’ Europa League impone un grandissimo tributo energetico, non solo prevedendo un turno aggiuntivo (i sedicesimi) ma giocandosi di giovedì lascia poco tempo per ricaricarsi e affrontare bene il campionato; ed esempio l'Inter, sceso in campo ieri in Bulgaria, dopo essere tornare avrà solamente due giorni per far recuperare i calciatori e preparare la partita di domenica. Ritmi sinceramente pazzeschi che solo avendo una panchina profondissima e di qualità (come quella della Juventus)  si possono sostenere; cosa di cui a volte non si curano nemmeno in quanto come visto anche ieri sera, l’inter ha schierato tutte le riserve. Ripeto è un peccato snobbare una coppa in cui squadre come Roma e Inter partirebbero anche come favorite, ma questa coppa acquisisce un senso solo se vinta, cosa affatto semplice, e soprattutto chi la vuole è costretto a pagare un grandissimo tributo, sia fisico che economico.

Potreste chiedervi: Perché la Champions onori e gloria?

Potremmo iniziare dicendo che già lo stesso inno si ispira alle note di quello dell'Incoronazione dei re inglesi, scritto da Handel! Sicuramente ben strutturata e molto più appetibile è la competizione che tutti vogliono giocare e che garantisce onore e gloria: La Champions League! Basta accedere alla fase a gironi per ottenerne già un assaggio; la vetrina della Champions è così ricercata e preziosa che molti giocatori non riescono a resistergli, ed ecco che squadre, magari, alla prima qualificazione diventano molto appetibili per giocatori desiderosi di rilanciarsi o alla ricerca di un progetto in cui essere protagonisti. Pensiamo al Papu Gomez che molto sinceramente ammise di essere andato al Metalist per poter giocare la Champions! Champions che, comunque vada, sarà un successo poiché avrai l’onore di testare il tuo livello contro i migliori di tutta Europa (e quindi del mondo), avrai l’onore di sfidare i “campioni”. Se ad esempio l’Atalanta riuscisse ad arrivare ai quarti e li dovesse fronteggiare il Liverpool, capiamo bene che anche se dovesse perdere, sia all’andata che al ritorno, per 4-0 nessuno la svilirebbe, anzi, tutti ne loderebbero il grande traguardo raggiunto perché arrivare ai quarti di Champions non è facile per nessuno!

In Champions è facile ottenere gloria, perché anche quando si perde potrebbe non essere una cosa negativa, come abbiamo visto! Senza tralasciare il lato economico: lo stesso presidente Lotito, parlando del tanto agognato salto di qualità, ha sempre fatto riferimento alla necessità della Champions, sottolineandone la grande importanza e il grande ruolo che può svolgere nell’economia di una società. Come dicevo in precedenza, la Champions è una competizione che tutti vogliono giocare ed è questo un fattore rilevante, soprattutto durante il calciomercato si può alzare l’asticella dei nomi, potendo ambire anche a giocatori che non sono titolari nei top club europei, facilmente ammaliabili da un progetto che li renda più protagonisti. 

Infine, il calendario!

La Champions va in scena il martedì ed il mercoledì, lasciando il giusto tempo per recuperare ma anche per preparare la partita del campionato; la Juventus, al contrario di Roma ed Inter, questa settimana non ha avuto impegni europei, mentre la prossima settimana, quando Roma e Inter torneranno nuovamente in campo, toccherà all’Atalanta riposare, non una buona notizia per la Roma, principale contendente per il quarto posto occupato dagli orobici!

Quindi: è giusto che alcune squadre “snobbino” l’Europa League?  

Al contrario di quanto si dice nei salotti calcistici, anche contraddittoriamente perché ad esempio, fino a quando la Lazio era in Europa tutti dicevano che la competizione andava onorata e invece ora sono concordi che la sua eliminazione sia stata un’ottima cosa, io credo che sì, alcune squadre debbano, per forza di cose, snobbare una competizione che non le aiuta a crescere, ma che anzi le penalizza.