Scalpitano come bambini in cerca di un nuovo gelato da assaggiare. A volte sembra quasi che battono i piedi per terra come per soddisfare un capriccio del momento. Battute a parte, la stagione in corso, per quanto riguarda il calciomercato, verrà ricordata sicuramente per la questione del ribaltone del parametro zero, ma in particolar modo per la fuga di alcuni giocatori.
A partire da Lukaku che ha corteggiato l'Inter dalla scorsa stagione, a suo rischio. E gli è andata bene. Per ora. E si è creato un precedente nel calciomercato mai visto. Un giocatore pagato la bellezza di un centone di milioni di euro che va in prestito alla squadra che l'ha venduto. Potrebbero sorgere sospetti se non fosse avvenuto tutto sotto la luce del sole. In questo caso i tifosi erano contenti. Soprattutto quelli dell'Inter.

Discorso diverso, se andiamo a vedere gli umori dei tifosi, è quello che sta accadendo a Roma. Si è quasi riabilitata l'operazione di mercato indecente fatta dall'Inter per il Nainggolan all'Inter. Se ne dissero di cotte e di crude per la cessione di Zaniolo. Probabilmente uno dei giocatori più sopravvalutati nella recente storia del calciomercato, ma dal buon talento, nulla di straordinario ed eccezionale, ma in Italia, in tempi di magra, uno come Zaniolo sembra quasi Messi. Il ragazzo e la Roma non vanno d'accordo. I rapporti sono sfasciati. E gli insulti da parte della tifoseria romanista sono all'ordine del giorno, ricordano un po' quelli verso Icardi da parte degli interisti. Sarebbe potuto diventare un simbolo per la Roma post Totti. Ma il post Totti è un disastro, c'è il vuoto, un vuoto che pesa eccome.
Non sarà Zaniolo l'erede di Totti. Andrà alla Juventus.
Squadra dalla quale vuole invece andare via De Ligt. Perchè è stufo di fare campionati di medio livello senza vincere le cose che contano. Insomma, proprio nel momento in cui la Juve ha messo in piedi una rosa competitiva come non accadeva da anni, De Ligt decide di voler andare via per ambizione personale, proprio come ha deciso di fare Koulibaly, voleva una squadra competitiva in Champions e vola, vola lontano da Napoli, a Londra, con i partenopei rassegnati ma almeno consolati dal fatto che non sia andato all'odiata Juventus.
E che dire di Bremer? Corteggiato dalla triade Inter, Juve e Milan. Vuole andare via dal Toro perchè vuole giocare in Champions.
E che dire ancora del caso Lewandowski? Minacciato anche di morte da alcuni tifosi. Stufo del Bayern dove ha vinto tutto. Oppure di Ronaldo?
Insomma, c'è veramente da riflettere, quest'anno sembra essere la volontà del giocatore a condizionare il mercato più che mai, giocatori che decidono, ognuno per le proprie ragioni o propri torti, di voler abbandonare quella nave a cui tutto o buona parte del proprio successo dovevano.

L'attaccamento alla maglia è merce rara, ambizioni personale, la ricerca di top club e voler giocare in Champions.
Poi certo, c'è sempre la storiella che da piccoli si sognava di giocare in quella squadra o si tifava per quella squadra, dipende... però, da quanto ti pagano e se gioca in Champions.
Mica una robetta da poco!