Ancora la solita noiosa solfa. La Juventus pareggia per una rete a una contro il Bologna, che con il cuore, a differenza dei bianconeri, riesce ad ottenere un solo punto, che però conta parecchio nella scalata sempre più in alto in classifica. Davvero molti complimenti alla squadra di Thiago Motta, che rispetto allo scorso anno, è riuscito a portare la squadra  rossoblù nella prima colonna della classifica, in una rispettabilissima nona posizione, a dieci punti di distacco dalla Dea di Gasperini.  La Juventus, se avesse vinto questa partita per certi versi molto importante per l'andamento del campionato e della posizione in classifica, avrebbe superato la Lazio di Maurizio Sarri così da raggiungere la seconda posizione, a sedici punti dal Napoli, che ormai è praticamente campione d'Italia.

Altra pessima prestazione, ma non ha ormai più senso piangere sul latte versato, perchè in queste ultime stagioni è andata come è andata: partite difficili da guardare, confusione totale tra i giocatori e soprattutto mancanza di un allenatore che possa fare realmente qualcosa di concreto per la squadra.  Massimiliamo Allegri, a parer mio, non è adatto a stare nella panchina bianconera e c'è un motivo: purtroppo, l'allenatore livornese non si rende realmente conto dei giocatori che ha a dispozione, pensando che sia fenomemi, cosa tutt'altro che vera.  Perciò da vita ad un gioco adatto per i campioni, che sanno quello che devono fare precisamente, anche senza la presenza di un allenatore, ma la Juventus non è formata da campioni, perciò c'è bisogno di un allenatore che faccia giocare questi giocatori, che non sono ancora del tutto maturi, instaurando uno stile di gioco adatto.

La Juventus non ottiene una vittoria dalla partita contro il Verona, vinta una rete a zero grazie ad un gol di Moise  Kean. Dopo quella partita in poi la Juventus ha comiciato ad ottenere risultati negativi, cioè la sconfitta contro la Lazio, contro il Sassuolo e infine il Napoli, per non parlare dell'eliminazione dalla Coppa Italia contro l'Inter. Certo, contro il Bologna la Juventus non ha perso, però è stata un'altra grossa dimostrazione del fatto che la Juvenus sta vivendo un pessimo periodo.

Si sapeva che dopo la penalizzazione del diciotto gennaio la Juve non sarebbe stata più la stessa, ma questa non è una scusa del tutto valida per giustificare il pessimo perdiodo dei bianconeri, che hanno bisogno non solo di un nuovo allenatore, ma anche di giocatori pronti a tutto, che si impegano per fare bene e portare risultati postivi alla squadra.  Fare tutto ciò è un impegno della società, che deve impegnarsi per cambiare e mescolare le carte in tavola e riportare la Juventus in alto agli alti livelli degli anni passati.

Quest'oggi Max Allegri ha schieraro un classico 4-3-3, che a parer mio è il migliore che una squadra di pallone possa avere.  A difendere la porta il gigante portiere polacco Wojcech Szczesny, tornato dal breve periodo di assenza causato da quel episodio di tachicardia in Europa League contro lo Sporting Lisbona. In diesa, Gatti e Danilo centrali, con rispettivamente Cuadrado e Alex Sandro ai loro lati. In mezzo al campo, a dirigere il gioco, Manuel Locatelli, che nell'ultimo periodo ha giocato tutt'altro che bene. Ai suoi fianchi, come mezzeali, Nicolò Fagioli a destra e Adrien Rabiot a sinistra. Quest'ultimo, rispetto all'anno scorso, ha disputato un campionato eccellente e forse come miglior giocatore dei bianconeri.  Nel tridente d'attacco, Chiesa a destra, Kostic a sinistra e Arkadiuzs Milik punta, il suo ruolo naturale.

Thiago Motta ha schierato la sua formazione nella stessa stessa maniera della Juventus, con molta velocità nella zona d'attacco, per sorprendere la difesa della Juventus sin dall'inizio, dato che i bianconeri entrano in partita dopo solo qualche minuto dal fischio d'inizio.

Ora descriverò brevemente la partita, mettendo in risalto i momenti salienti che l'hanno caratterizzata.

Come scritto in precedenza, la Juventus fa abbastanza fatica ad entrare in partita subito dopo il fischio d'inizio dell'arbitro, infatti, il Bologna che conosce questo punto debole della squadra di piemontese, si guadagna un calcio di rigore dopo solo sette minuti di gioco: Riccardo Orsoloni si fa intelligentemente abbattere in area di rigore. Sarà lui a partire dai tre metri, e con molta fredezza, tira di potenza all'angolino basso di destra dopo aver spiazzato Szczesny. Juventus colta in sprovvista, 1-0!

Al 29esimo minuto della prima frazione di gioco, Jhon Lucumi ha commette un fallo nel tentativo di conquistare palla ai danni dell'attaccante polacco Milik. Nel fare ciò, Milik perde la scarpa, inducendo ancora di più l'arbitro a controllare il momento al var, dato che era accaduto in prossimità dell'area di rigore. Guardando attentamente al var, il direttore della partita Sozza nota in fallo, che perlopiù si trova nella linea, perciò è costretto a dare rigore per la Juventus. Dagli undici metri parte lo stesso Arkadiuzs Milik, che si è guadagnato il fallo. Il polacco parte, tira ma si fa ipnotizare da Skorupski, che para il rigore con facilità, salvando il risultato, che rimane 1-0.

Alla ripresa non accade nulla fino al minuto '61, dove un tiro di Federico Chiesa viene respinto ma Arkadiusz Milik dal limite calcia sul rimpallo mandando il pallone in rete all'angolino basso di destra. Il Punteggio è ora di 1:1, importante gol per il polacco, dopo l'errore nel calcio di rigore.

Nessuna delle due squadre riuscirà a segnare per portarsi in vantaggio e dopo ben sei lunghi minuti di recupero, l'arbitro Sozza fischia tre volte, decretando la fine del match: Bologna 1, Juventus 1!

Andrea, 14 anni