La Juventus porta casa tre punti dopo aver trionfato contro il Milan di Pioli per una rete a zero, grazie all'ex Manuel Locatelli, che quel 22 ottobre 2016 segnò quella rete meravilgiosa che regalò la vittoria al Milan contro la Juventus. E anche questa volta il centrocampista di Lecco ha esultato. Vittoria fondamentale per la squadra di Allegri, che dopo appena nove giornate dall'inizio del campionato si trova nel mezzo di una lista per il controllo del primo posto, attualmente occupato dall'altra squadra del capuologo di Milano, l'Inter. La Juventus si porta a un solo punto di distanza dai rossoneri, che si trovano a quota ventuno punti, seguiti dai neroazzuri, a quota ventidue: tre squadre nell'arco di tre punti.  Seconda vittoria consecutiva per la squadra di Torino, mentre seconda sconfitta per i diavoletti, che si erano fermati per la prima volta contro la squadra di Simone Inzaghi.

Prima del fischio d'inizio del match, era realmente sicuro su chi avesse potuto portare a casa i tre punti: i pronostici, in partite di questa importanza, tendono non sbilanciarsi nei confronti di nessuna delle due squadre. Sicuramente due squadre tra le migliori del campionato, difficili da affrontare: da una parte, il Milan ha il portoghese Rafael Leao, un giocatore semplicemente mostruoso, veloce, grintoso e soprattutto altamente talentuoso. Dall'altre parte, la Juventus non ha realmente nessun giocatore fenomeno che fa la differenza, che brilla, ma nell'insieme, la Juve è compatta e ben organizzata. Purtoppo, contro le opinioni di molti, non posso attribuire a Dusan Vlahovic le parole "fenomeno", oppure "fuoriclasse". Il giocatore serbo, durante le ultimi periodo, ha avuto parecchi momenti di calo, con digiuni di gol molto estesi. Ecco, non sempre sfrutta a pieno il suo enorme talento! Paragonare Leao a Vlahovic, è per me un grosso errore, e lo dico da tifoso del secondo. 

Penso inoltre, che entrambe le squadre che ieri sera ho visto, non siano al completo: manca sembre un qualcosa, ed è anche ovvio che nessuna squadra al mondo avrà mai la rosa perfetta. Il Milan molto probabilmente necessita di un giocatore simil-Locatelli, che crei e che sia in grado di alzare la testa e mettere in ordine in gioco. La Juventus invece, ahimè, ha bisogno di ben più di un giocatore: l'attacco bianconero è sempre poco produttivo per i miei gusti ed è necessario almeno un altro difensore centrale che sia all'altezza di sostituire il capitano Danilo, che è sempre quello che trascina la squadra. Rimarco un concetto che cito spesso: se le nostre migliori squadre presenti in Serie A giocassero in Inghilterra, li sarebbero davvero problemi: ammettiamolo tutti, il vero Football è davvero imparagonabile al nostro calcio, è di un diverso pianeta. La qualità e la tecnica delle squadre di Premier League andrebbero analizzate e insegnate nelle scuole di calcio in tutta il mondo, è davvero il più bel gioco che si possa vedere (Non mi piace per nulla lo stile spagnolo contoranto da troppi passaggi e falli).

Massimiliano Allegri è obbligato a fare diversi cambiamenti a causa delle diverse non disponibilità: Alex Sandro infortunato, Danilo infortunato, De Sciglio infortunato, Pogba e Fagioli squalificati. Davvero una terribile situazione per il calciatore ex Cremonese, che sta passando un periodo davvero complicato  e incerto, che va però ammesso, nel quale lui si è cacciato. La Juventus scende sul terreno di gioco con il solito 3-5-2: Wojcech Szczesny a coprire la porta; Gatti, Bremer e Danilo subito davanti il portiere polacco; in mezzo al campo, da destra verso sinistra: Weah, McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic; infine coppia d'attacco Milik-Kean. Grande prestazione da parte del centrocampista francese Adrien Rabiot, che in questi ultimi periodi sta chiudendo la bocca a chiunque lo abbia criticato le scorse stagioni, me compreso. La squadra di Stefano Pioli, invece, scende in campo sul classico 4-3-3 formato da: Mirante tra i pali; difesa formata da Florenzi, Tomori, Thiaw e Calabria; centrocampo occupato da Rejnders, Adlì e Musah; tridente d'attacco formato da Rafael Leao, Olivier Giroud e Christian Pulisic. Ben quattro giocatori dagli Stati Uniti in campo!

Il primo tempo del match è caratterizzato da qualche occasione per entrambe le squadre, il Milan è quella che va più vicina alla rete del vantaggio: Olivier Giroud riesce ad arrivare su un lancio da parte del centrocampo rossonero, fa partire la conclusione non molto potente a causa della posizione defilata, ma molto precisa. Szczesny con grande riflesso riesce a mettere la mano e a mandare la palla in corner. La Juve ha qualche altra occasione e il colpo di scena avviene a cinque minuto dal minuto quarantacinque: Kean corre verso la porta avversaria dopo un ottimo passaggio filtrante. Thiaw non può roschiare di subire la rete, perciò ferma Kean attraverso una trattenuta: fallo per nulla cattivo, ma data la posizione da ultimo uomo, il difensore classe 2001 viene espulso. La Juve non riusicirà comunque a trarre vantaggio dal calcio di punizione.

 

La Juventus trova la rete del vantaggio al minuto sessantatre della seconda frazione di gioco: Manuel Locatelli  raccoglie un passaggio e tenta la fortuna dalla distanza facendo partire la conclusione. Il tiro di fatto viene deviato ed il pallone termina alle spalle del senza colpa Antonio Mirante. 0:1, gol dell'ex! La Juve ha un'altra occasione al minuto novantadue, durante il recupero di cinque minuti: Dusan Vlahovic cerca di raggiungere pallone rimbalzante uscito da una mischia in area e cerca di far partire il tiro verso l'angolino basso di sinistra. Mirante con grande intuito riesce a salvare la porta! Dopo cinque minuti di recupero e tanta tensione, l'arbitro Mariani fischia tre volte, decretando la fine della partita: Milan 0, Juventus 1!

Andrea, 14 anni.