La Juventus si riprende, anche se a fatica, dalla sconfitta contro il Sassuolo, trionfando per una rete a zero contro il Lecce. Vittoria parecchio sofferta: la Juventus ha diverse occasioni, raggiunge spesso la porta avversaria, ma riesce a concretizzare poche volte. Questo è considerabile un grosso problema, perchè vincere delle partite con così pochi gol di differenza può essere più che rischioso dato che, in questo sport, è difficile fare pronostici, dato che tutto può accadere. Grazie a questa vittoria e a questi tre punti, la Juventus raggiunge la parte più bassa del podio, la terza posizione, preceduta dalle due squadre di Milano, Inter e Milan, le quali si trovano a parimerito a quindici punti. L'Inter ottiene la sua prima sconfitta, dopo una striscia di quattro vittorie consecutive, contro il Sassuolo, che nella giornata precedente ha fermato la Juventus dopo averle calato un inaspettato poker. Il Lecce, invece, dopo aver mancato la conquista dei tre punti, rimane in una rispettabilissima sesta poszione, preceduta dal Napoli e seguita dalla Fiorentina. Ottimo inzio di stagione da parte della squadra di D'Aversa, che ottiene la prima sconfitta dopo ben quattro giornate. 

Beh, che dire? Questa frase che io stesso ho utilizzato nel precedente articolo spiega il fatto che la situazione in cui la Juventus si trova in questo momento è davvero incerta: personalmente non riesco a capire se questa stagione si stia indirizzando verso un andamento come la scorsa, perciò pessimo, oppure che la Juve si stia riprendendo. Certo è che è ancora presto per fare pronostici, ma penso che molti amanti del pallone si siano già fatti un'idea sulla stagione della Juventus: personalmente penso semplicemente che sarà parecchio monotona, quindi automaticamente abbastanza noiosa. Solo il tempo ci svelerà le cose che accadranno in futuro!

Personalmente ho apprezzato i cambiamenti introdotti da Allegri nella rosa, che con lo scorrere delle lancette stava diventando sempre più noiosa: come nuovi cambiamenti, probabilmente delle prove per capire cosa va e cosa non, Allegri schiera in campo Rugani, Cambiaso, McKennie e Milik. Di certo l'allenatore livornese non ha stravolto l'intera rosa, questo pare ovvio, però ha introdotto qualche piccolo cambiamento che secondo il mio modesto parere è stato introdotto nel momento corretto. Vedere Rugani o McKennie, ma soprattutto Cambiaso e Milik schierati in campo dal primo minuto di gioco è stato un bene sia per chi guarda che per chi gioca: mi piace molto Andrea Cambiaso, è un giocatore rapido, preciso e capace di realizzare dei cross molto pericolosi per l'avversario.

Max Allegri decide di schierare la Juventus in campo col solito 3-5-2 formato da: Szczesny tra i pali; difesa a tre costituita da Bremer, Danilo e Rugani, che viene schierato in campo dal primo minuto di gioco; centrocampo a cinque formato da Locatelli al centro, con a fianco Rabiot e Fagioli e, nelle fasce esterne altre due riserve, Andrea Cambiaso e Weston McKennie; infine zona d'attacco occupata da Chiesa che sta volta non forma la coppia d'attacco con Vlahovic, ma con il polacco Arkadiusz Milik. D'Aversa invece decide di schierare il suo Lecce sul classico 4-3-3: Falcone a difendere lo specchio; difesa a quattro costituita da Venuti, Pongracic, Baschirotto e Dogru; centrocampo Blin, Ramadami e Oudin; infine, tridente d'attacco costituito da Almqvist, Krstovic e Strefezza.

Primo tempo direi quasi noioso, poche occasioni rispetto quelle che sarebbero avvenute durante la seconda frazione di gioco. La Juventus ha la meglio sulla squadra pugliese, riusciendo ad ottenere un maggiore possesso palla. Comunque nessuna delle due squadre riesce a segnare la prima rete per sbloccare la partita sin lì molto monotona. La seconda frazione è ben certo più ricca d'azione rispetto il primo tempo, povero di "spettacolo".
La Juventus riesce finalmente a sbloccare la partita trovando la rete dell'uno a zero dopo dodici minuti dal fischio di ripresa: al minuto '57, un cross indirizzato verso l'area del Lecce trova Adrien Rabiot che attraverso un colpo testa prolunga il pallone per il polacco Milik, che anche se circondato da due uomini, riesce a spedire il pallone dentro la porta protetta da Falcone, regalando alla Vecchia Signora la rete del vantaggio, che decisamente segna una fine della noiosità! La Juventus ha un'altra occasione al 64esimo minuto di gioco, con Rabiot che decide di tirare dal limite, facendo però finire il pallone al lato destro della porta Giallorossa.
La Juventus ha qualche altra occasione che però non riesce a concretizzare, il Lecce inoltre riceve un espulsione: allo scadere dei 90 minuti di gioco, durante il recupero: Mohamed Kaba viene mandato sotto la doccia dopo essere stato ammonito per la seconda volta, dopo essere stato sanzionato a causa di una simulazione, dopo che ha provato ad aggiudicarsi un calcio di rigore nell'area biancorea. Guia però nota la simulazione e lo espelle.

Dopo ben sei minuti di recupero, l'arbitro Antonio Guia mette in bocca il fischietto e fischia tre volte, decretando la fine di un match più che faticoso per la Juventus, che dopo parecchi minuti mandati a vuoto è riuscita a trovare la rete che ha regalato i tre punti, che sono sempre fondamentali!

Andrea, 14 anni.