Grande serata per la Juventus che riesce a battere la squadra di Walter Mazzarri per una rete a zero. I bianconeri ottengono tre punti fondamentali per la posizione in classifica, che attualmente è la più elevata. La Juventus si trova in prima posizione davanti l'Inter, che però deve ancora disputare la partita della quindicesima giornata. 
35 punti totali per i bianconeri, che non subiscono una sconfitta in Serie A dal 23 settembre, quando il Sassuolo ha avuto la meglio dopo aver calato il poker ai bianconeri.
Il Napoli si trova in un periodo non di certo positivo, ottenendo la terza sconfitta consecutiva comprendendo le coppe oltre la Serie A. Quinta posizione per la squadra condotta dal tecnico di San Salvatore, ad un solo passo dalla zona di qualificazione per la prossima stagione di Champions League. Fondamentale per entrambe le squadre la qualificazione alla Coppa dei Campioni, soprattutto per la Juventus, che quest'anno non ha avuto la possibilità di partecipare a nessuna coppa europea a causa della penalizzazione dovuta alle plusvalenze della scorsa stagione. 
Oltre al denaro che si ottiene qualificandosi in Champions League, per la Juventus sarebbe più una questione di dovere, dato che per una squadra di questo spessore, che nelle stagioni precedenti ha partecipato sempre a coppe europee, è fondamentale qualificarsi per prendere parte a quest'ultime. La squadra si Massimiliano Allegri ha inoltre avuto la possibilità di migliorare e coprire le lacune mentre le altre squadre giocavano nelle coppe internazionali, quindi questa esclusione dalle coppe non ha solamente avuto aspetti negativi.

Il Napoli gioca relativamente bene, ma è la Juventus la vincitrice della partita. I bianconeri spesso riescono ad ottenere risultati utili anche senza disputare un match eccellente. La squadra partenopea possiede di più il pallone durante la partita, ma non riesce a concretizzare le differenti occasioni che le si presentano. Il Napoli tira nove volte, la Juve sei, solo una volta in porta però per gli azzurri. Sono di più i passaggi del Napoli, con una differenza di   ben trecento.
Tutto sommato, come ormai siamo abituati a dire, prova di forza piuttosto che tecnica della Juventus. Una squadra sicuramente operai che non spicca nella tecnica ma ha fiato e molta grinta per compensare. Animo operaio in una squadra non dovrebbe mai mancare, probabilmente perché è quello l'aspetto che permette di vincere la partite più importanti. Allegri, anche secondo ciò che ha detto durante l'intervista, crede che la sua squadra abbia ancora palesemente bisogno di migliorare, passo dopo passo come lui afferma. I bianconeri commettono ancora adesso troppi errori che in certe situazioni si rivelano altamente pericolosi. La cattiveria e la grinta della squadra torinese traspare anche dai risultati delle partite, che spesso sono decise da giocatori molto raramente associamo al termine "marcatore". A decidere il match contro i campani ci pensa il difensore centrale Federico Gatti, il bomber che ottiene il suo secondo gol consecutivo; un altro fatto che dimostra che la Juve è anticonformista è il totale dei gol segnati dagli attaccanti, che equivalgono a poco. Non sempre sono gli attaccanti coloro che decidono le partite regalando il gol alla propria squadra.

Max Allegri torna alla formazione delle prime partite della stagione, con anche un grande ritorno molto aspettato, quello del difensore brasiliano Danilo, componente fondamentale della squadra bianconera: dopo due mesi di assenza, Danilo diventa subito capitano e torna a rianimare i giocatori bianconeri, già abbastanza soddisfatti delle ultime prestazioni positive. 
La Juventus segue il modulo del 3-5-2: il polacco Wojcech Szczesny a difendere la porta bianconera; tridente difensivo (chiamato così per i diversi gol segnati) formato da Danilo, Gleison Bremer e Federico Gatti, o meglio, Bomber Gatti; centrocampo a cinque composto da Kostic, Rabiot, Locatelli, McKennie e Cambiaso, probabilmente il migliore in campo; infine coppia d'attacco Vlahovic-Chiesa. Mazzari sceglie invece il 4-3-3: Meret in porta; difesa a quattro formata da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Natan; i tre di centrocampo sono Anguissa, Lobotka e Zielinski; infine, tridente d'attacco composto da Matteo Politano, Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia.

La cronaca: primo tempo della partita piuttosto monotono, il Napoli ha un'occasione al dodicesimo minuto che però non sfrutta. La partita si avvia lentamente, le squadre sono macchinose e fanno fatica a creare occasioni concrete. La prima vera occasione diventata poi rete ce l'ha la Juventus dopo cinque minuti dall'inizio della seconda frazione di gioco, al minuto cinquantuno: Andrea Cambiaso fa partire una spennellata morbidissima dalla fascia destra; il pallone calciato con perfetta precisione raggiunge Federico Gatti, che facendosi trovare preparato riesce a colpire il pallone di testa e ad indirizzarlo nel secondo palo. Meret non ci arriva, ottima realizzazione collettiva della Juventus che trova la rete dell'uno a zero. Il Napoli tenta a segnare la rete del pareggio, Osimhen lo fa, ma la rete viene annullata per posizione di fuorigioco. Dopo sei minuti di recupero, l'arbitro Orsato fischia tre volte decretando la fine della partita: Juventus 0, Napoli 1. Importante vittoria per la squadra di Allegri, contro una big molto pericolosa della Serie A.

In seguito alla partita, durante l'intervista Allegri ha rilasciato queste dichiarazioni: "Sogno scudetto? Vincere stasera è stato molto importante perchè abbiamo messo il Napoli a -12. Noi dobbiamo continuare a lavorare passo dopo passo, perchè sbagliamo ancora troppo tecnicamente. Nel primo tempo i ragazzi sono stati bravi e nei momenti di difficoltà la squadra diventa un blocco granitico", possiamo anche dire che vogliamo lottare per lo scudetto, ma non bisogna pensare a quello che sarà. Bisogna pensare a oggi. Più punti facciamo e più abbiamo possibilità di andare in Champions e restare attaccati alla squadra più forte del campionato. Noi dobbiamo mantenere sempre l'equilibrio, allenarsi per vincere". 
Le parole dell'allenatore toscano danno fiducia alla Juventus che sta finora disputando un'ottima stagione.

Andrea, 14 anni.