Si dirà, ma come? La direzione della FIFA è di tutt'altro tenore, sostiene che questi sono i Mondiali più fighi di sempre.
Certo, come potrebbe mai sostenere il contrario? Con tutti i miliardi messi in campo, gli interessi politici, i compromessi, fatti, avrebbero mai potuto fare autocritica, riconoscendo che Qatar22 è stata una grandissima edizione, certo, ma per gli errori da non fare ma più?
Difendono se stessi, logico, comprensibile.
Meno comprensibile è l'entusiasmo di chi dovrebbe essere imparziale e vedere le cose dalla prospettiva giusta. Cose da dentro e fuori il campo non possono muoversi da sole. E comunque anche se fosse per le sole cose da campo, questo mondiale è stato pessimo. La Croazia, senza mai tirare in porta è arrivata terza, squadre come il Marocco, sognavano addirittura di vincere il Mondiale, errori arbitrali allucinanti, con il VAR che si è smarrito chissà dove, con un calcio giocato di livello mediocre per essere dei Mondiali di calcio dove si dovrebbe in teoria vedere il meglio del meglio, come poter sostenere che questi sono stati i Mondiali più strafighi di sempre? Il calcio giocato, tolta l'esuberanza dei Messi dipendenti, che giocherà il suo ultimo Mondiale con l'Argentina, tolta la giocata di qualche individualità, e qualche giocata della Francia, la squadra più forte, decisamente, di questo Mondiale, il resto, nisba, zero totale, delusione sconcertante.
Ma non è una casualità aver fatto giocare questi Mondiali in inverno, spaccando in due i campionati di calcio, sballando le preparazioni atletiche, con una enormità di infortuni incredibili con cui hanno dovuto fare i conti le società di mezza Europa, è stata una follia!

Cosa c'è da salvare di questi Mondiali? Il fatto che dei tifosi hanno avuto la possibilità di vedersi le partite in quelle cattedrale nel deserto, di poter conoscere il mondo arabo? Certo che se il mondo arabo è quello del Qatar, con le donne tutte coperte dal velo, con le persone omosessuali che rischiano la galera, considerate come deviate, con uno sfruttamento dei lavoratori da quinto mondo, è proprio una gran figata questo mondo arabo. Il mondo arabo è complesso, eterogeneo e sicuramente non è quello del Qatar, e comunque arrivati ad un certo punto si sarebbe fatta miglior figura nel tacere. Ma il sistema deve autocompiacersi, deve contemplarsi innanzi allo specchio dell'arroganza, deve riconoscersi come il più bello del mondo, fino a quando non resterà solo.
Il calcio ha prevalso?
Ni. Sicuramente a chi piace il calcio giocato, ha cercato di concentrarsi, per quanto possibile, sulle questione di calcio, e solo calcio, ma non ha prevalso, non poteva prevalere, non si può dimenticare quanto accaduto, non si possono dimenticare i 15 mila operai morti in dieci anni per costruire dei benedetti stadi che verranno smontati alla fine di questa follia! Ma anche se fossero stati 6 mila, o 500, o uno solo, parliamo in ogni caso di situazioni inaccettabili.
Quando passeranno questi Mondiali, si penserà già ai prossimi, come successo con Russia 2018. Il dolore di chi non c'è più rimarrà affare privato, riservato, dimenticato dal mondo che deve già riempirsi la bocca di fantastiche parole con le quali ingannare i "malati" di calcio, perchè il calcio è una malattia che ci sta accecando se non riusciamo a capire che questi Mondiali sono stati un clamoroso fallimento per tutti ed un sistema che si autocompiace dovrebbe essere contrastato.
I signori del calcio stanno distruggendo il calcio. Il calcio è il calcio, certo, ma anche no. Perchè arrivati ad un certo punto la gente si stuferà ed il momento non è così lontano.
Servirebbe una rivolta, servirebbe un nuovo governo nel calcio mondiale, che sappia salvaguardare il calcio, l'etica, la questione morale, i principi dello sport che con Qatar 2022, dopo Russia 2018, sono andati nuovamente a farsi benedire, con la discriminante che se Russia2018 sul piano del calcio giocato è stato un Mondiale di alto livello, veramente bello, Qatar 22, si è rivelato l'esatto opposto.

E per la prima volta, da quando vivo il calcio, non seguirò una finale dei Mondiali. Tanto è una finale tutta sotto il segno del Qatar, a cui è consentito essere proprietario di una squadra di calcio, i cui simboli di quella squadra giocheranno la finale, in Qatar.
Coincidenze del destino, si dirà. Già.