Pane e Calcio. E’ la dieta che sin da bambino, ho sempre seguito. Sono cresciuto, ho esplorato culture, sport e lingue alternative, ma la mia alimentazione non è mai cambiata.
Ma non vivo di solo calcio, mi piace dilettarmi anche con i puzzle, sin da quando all’età di 10 anni ricevetti in regalo un puzzle di 1000 pezzi di uno stadio francese. Ricordo di averlo fatto e rifatto una decina di volte, campeggiava fisso sotto il mio letto. La tecnica era sempre la stessa, sopra un foglio di giornale, rigorosamente sportivo, perchè a casa mia non si poteva trovare altro, iniziavo a scandagliare e mettere da parte i pezzi del bordo. Una volta definito la cornice, andavo a stringere, delimitando l’area sempre di più.

Ora, qualche decina di anni dopo, mi ritrovo davanti un nuovo puzzle, gentilmente regalatomi dal Presidente Andrea Agnelli.
Dal 18 Maggio, giorno in cui Andrea Agnelli ha comunicato ufficialmente la separazione dal tecnico livornese Max Allegri, i pezzi del puzzle hanno cominciato a prendere vita, un puzzle misto, con tessere di varie dimensioni e colore, più che un puzzle sembra una macedonia.

Negli anni non ho perso la passione nell’incominciare a fare un puzzle, anzi, ho iniziato a condividere questa passione con il mio primo figlio, ma la tecnica rimane sempre la stessa, si incomincia dai pezzi che rappresentano la cornice.

E allora cerchiamo di definire la cornice di questa storia, la Juventus ha messo la parola fine a una relazione durata 5 anni, costellata di altrettanti scudetti, e di 2 finali di Champions League dall’epilogo, ahimè, triste. In questi 5 anni, mister Allegri ha cambiato tanto, ogni anno ha sperimentato ma la costante era una sola, la vittoria, che nel suo cammino è arrivata in media più di 7 volte su 10.
Nonostante questo prestigioso ruolino di marcia, la Juventus, nella persona di Andrea Agnelli, ha voluto dare una scossa al gruppo e ai suoi tifosi, una scelta netta ma allo stesso tempo lucida.
La serenità con la quale la Juventus ha ufficializzato questa scelta, sia nei tempi che nei modi, sono sintomi di una situazione molto chiara e in pieno controllo, una situazione già definita nei dettagli, che però ancora oggi risultano sconosciuti.

Sono passati 17 giorni, e nel frattempo la lista dei candidati si è ridotta, e l’uomo “prescelto” secondo tutto il mondo della stampa è il tecnico toscano Maurizio Sarri, in prossima uscita dal Chelsea, fresco campione di Europa League. Le ultime competizioni si sono concluse, e ci si aspettava finalmente una comunicazione ufficiale che mettesse fine a questa storia, ma così non è stato.

La Juventus rimane senza un tecnico, una situazione paradossale per una società che ha dichiarato di avere le idee chiare, e allora cosa starebbe aspettando la Juventus per chiudere ufficialmente con Maurizio Sarri? La sensazione è che la tessera con Maurizio Sarri non entri in questo puzzle, sembra combaciare eppure non collima perfettamente.
C’è un evento che ancora non si è manifestato
e che potrebbe sparigliare le carte, questo evento è la decisione della Uefa sulle eventuali sanzioni al Manchester City, che dovrebbe arrivare entro questa settimana.

L’esclusione dalla Champions League potrebbe liberare Pep Guardiola dal suo impegno contrattuale con il Manchester City e tornare quindi in voga come nuovo allenatore della Juventus.
E’ lui l’obiettivo principale, il vero tassello che potrebbe completare questo puzzle. Maurizio Sarri diverrebbe così il piano B.

Siamo alle battute finali, nel giro di questa settimana il puzzle sarà completato, pronto per essere incorniciato ed esposto, perchè comunque vada, dovrà essere più bello del precedente.