45 minuti, il tempo necessario alla squadra di Sarri per demolire per 4-1 l’Arsenal di Unai Emery. Basta un tempo, il secondo, giocato su ritmi elevati, per ottenere il primo titolo Europeo di Maurizio Sarri, l’ennesimo nella bacheca del Chelsea.

Un secondo tempo magistrale dei Blues, che hanno sfoggiato il meglio del proprio repertorio, un'orchestra di talenti diretta egregiamente dal tecnico toscano, un figurone per il calcio inglese, un figurone per il tecnico ex Napoli.
Una magia, quella di Sarri, degna di un trasformista, che nell’arco di poco più di 24 ore, si è prima travestito da allenatore ansioso, un concentrato di nervi che si è abbattuto sulla sua preda preferita, il proprio cappellino, per poi diventare il re dei tecnici dell’universo, della storia, che si è visto auto premiarsi con la sua preda preferita, la sigaretta.
Maurizio Sarri è anche questo, il suo calcio ieri sera ha reso omaggio anche al calcio italiano, ma sopratutto alla sua carriera che finalmente sembra aver preso il volo. Destinazione?!

Chi invece ha effettuato il suo atterraggio, per scelta propria, è stato il portiere dell’Arsenal Petr Cech, autore di una partita strepitosa nonostante le 4 reti incassate.
Ha deciso di lasciare il calcio in uno degli ultimi momenti di apice della sua carriera, contro la sua ex squadra, sperando in un esito felice, ma si è scontrato nella serata di Maurizio Sarri, ieri sera toccava a lui, a Maurizio Sarri, ora osannato e voluto da tutti, fino a poco tempo fa quasi ai margini del Chelsea, con l’ombra di Frank Lampard come suo prossimo successore sulla panchina dei Blues.

All’indomani della vittoria, sembrano cambiare di nuovo gli scenari, Maurizio ha raggiunto qualcosa di inarrivabile per molti, ha vinto un titolo e lo ha fatto giocando anche bene.
Vincere con il bel gioco, il desiderio di tutti, traguardo tagliato per pochi.
Abramovich è davanti a una dura scelta, per assurdo questa vittoria gli ha scombinato i piani, ora che anche la stampa e i tifosi londinesi sono dalla parte di Maurizio.
E la Juventus in tutto questo?
Felicitazioni per aver già l’accordo con il nuovo fenomeno degli allenatori? Macchè, questo di Maurizio è l’assist perfetto per Pep!

Sarri, diciamolo chiaramente, non era l’obiettivo della dirigenza Juventus, la sua vittoria consolida la sua figura internazionale ma anche la sua occupazione corrente, la Juventus non lo ha mai cercato veramente.
La Juventus ha fatto una scelta, che non è dovuta all’istinto o ad un imprevisto, è stata una scelta maturata negli ultimi 3-4 mesi, probabilmente a partire dal periodo di black out della squadra di Allegri passato tra l’eliminazione dalla Coppa Italia, per opera dell’Atalanta, e la partita persa malamente al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid.
Nonostante l’impresa poi effettuata nella partita di ritorno contro i Colchoneros, gli equilibri all’interno dello spogliatoio e tra tecnico e dirigenti non erano più gli stessi, e così l’idea di valutare profili diversi.

La Juventus, ricordiamo che è una società quotata in Borsa, nelle proprie scelte deve valutare anche questo, qualsiasi variazione ha una incidenza sulle oscillazioni del titolo, ecco perchè una scelta ponderata, come questa, non può essere una scelta di cuore ma bensì ragionata.
La ragione porta ad un profilo di crescita, il bel gioco in casa Juve non è considerato motivo di crescita, può essere un vanto, certo, ma così fine a se stesso non interessa.
L’interesse è sempre solo quello di continuare a primeggiare in Italia e iniziare a vincere anche fuori Italia, il risultato è l’unica cosa che conta, insieme alla crescita costante dei ricavi e della propria immagine.

Il profilo può essere uno solo... Pep Guardiola.
Le dichiarazioni di smentita del tecnico spagnolo e del membro del CDA del Manchester City sono solo dichiarazioni di facciata, ovvio che con alcune competizioni in corso non possono ancora esporsi, perchè chi prenderà il suo posto potrebbe essere proprio uno degli allenatori coinvolti nella finale di Champions.

Altro argomento di discussione è come farebbe la Juventus a finanziarsi un tecnico di questo livello?
In parte, lo abbiamo detto in precedenza, sarebbe ricompensato dal valore del titolo in borsa, che analogamente a quanto successo lo scorso giugno con l’affaire Cristiano Ronaldo, subirebbe una forte impennata.
Un fattore fondamentale, che sfrutterà anche l’Inter con l’ingaggio di Antonio Conte, riguarda le agevolazioni fiscali, perchè Guardiola rientrerebbe nel “Decreto Crescita”, un decreto che prevede: “chi dopo due anni di lavoro all’estero (anche senza iscrizione all’Aire, Anagrafe italiani residenti all’estero), decide di rientrare in Italia per lavoro, sarà tassato solamente sul 30% del compenso da lavoro dipendente per i primi 5 anni dal rientro, a condizione che rimanga per almeno 24 mesi nel nostro Paese.”
Inoltre, non mancherebbero le eventuali sponsorizzazioni, che andrebbero a remunerare il tecnico la dove la Juventus non potrebbe arrivare.

Complimenti quindi a Maurizio Sarri, per l’ottimo traguardo ottenuto, per il bel gioco che ci ha resi orgogliosi del calcio italiano e del favoloso assist per il nuovo tecnico della Juventus...