"Eppur si muove!": la celebre espressione galileica è un perfetto quadro del mercato nerazzurro nella attuale sessione invernale, da sempre chiamata "di riparazione" dagli addetti ai lavori ed espressione che calza a pennello con la situazione di casa Inter.

Durante l'estate, periodo clou del calciomercato in cui vengono assemblate le rose dei vari club, il grande interrogativo che ha accompagnato l'operato di Marotta e Ausilio (artefici della ricostruzione attuata dalle parti di Appiano Gentile nei mesi successivi alla finale di Champions League persa con il Manchester City) è stato su chi sarebbe arrivato a completare il pacchetto offensivo messo a disposizione di Simone Inzaghi, rimasto orfano di Edin Dzeko e Romelu Lukaku e costretto alla rifondazione attorno all'unico vero punto fermo nelle idee interiste: Lautaro Martinez. Chiuso in fretta e furia Thuram, al termine di un derby di mercato vinto dal duo dirigenziale bauscia (smentito più volte da Casa Milan e sempre confermato lato nerazzurro dei Navigli), la priorità per il boarding del Biscione è rimasta la punta con cui integrare la ormai ben nota ThuLa. L'assenza di vere e proprie occasioni di mercato, unita alla poca disponibilità alla trattativa di alcuni club "venditori" ( gli oltre 40 millioni chiesti dall'Arsenal per Folarin Balogun emblematici in tal senso), hanno portato al dirottamento del budget stanziato verso la difesa, ed in seuito l'acquisto del campione del Mondo Benjamin Pavard, strappato a un riluttante Bayern Monaco alla cifra di 32 millioni di euro. La conclusione della storia è ben nota a tutti: in extremis l'Inter firma Alexis Sanchez e Marko Arnautovic, colmando i due slot mancanti nel reparto d'attacco con soluzioni d'emergenza su cui fin dai primi momenti si sono rincorsi dubbi e scetticismi. 

Al momento l'Inter è una delle formazioni più prolifiche nei 5 maggiori campionati europei, con ben 44 reti segnate nelle 19 giornate che hanno sancito il girone di andata, alle spalle solamente del colosso Manchester City in Premier League ( i vincitori di 4 delle ultime 5 edizioni del campionato inglese si attestano a 45 gol segnati a parità di partite giocate), lo straordinario Girona di Michel (46 i centri degli "albirrojos" ma a fronte di 24 subiti, contro i 9 dei nerazzurri) e del duello a suon di gol che vede protagonisti Bayer Leverkusen e Bayern Monaco in Germania, rispettivamente a quota 46 e 49 in 16 e 15 partite.
Primeggiante in molte delle classifiche di statistiche offensive collettive e individuali del campionato italiano, l'Inter può vantare dal Capocannoniere Lautaro con un bottino di 16 gol al giro di boa al miglior assist-man Marcus Thuram, autore di 6 passaggi decisivi al pari di Paulo Dybala e Felipe Anderson ma a cui il classe 1997 francese ha saputo sommare anche ben 7 reti.
Dotata di una coppia di assoluto livello, la squadra di Inzaghi ha in molti interpreti, sia nel centrocampo che in difesa, in grado di dare un apporto reale e altamente quantitativo, oltre che qualitativo, nella ricerca del gol. La forza fisica di Dumfries, la dinamo di Barella, la regia di Calhanoglu e le combinazioni della rinomata catena di sinistra Bastoni-Dimarco fanno dei nerazzurri una squadra che si adatta all'avversario e al momento, sfoderando una grande diversità di modi con cui arrivare a mettere il pallone dentro la rete avversaria, ogni elemento secondo le sue caratteristiche di punta.  

Con la prima metà di stagione appena conclusasi, l'apporto dei due esperti sopracitati attaccanti è stato pressochè nullo (Sanchez) o comunque insufficiente (Arnautovic) se relazionato ai due titolarissimi, firmatari di 31 partecipazioni dirette alla rete in questo scampolo in campionato. Ovviamente replicare quanto fatto dal 9 e dal 10 dei nerazzurri non era possibile né richiesto ai due bomber di scorta, ma un contributo che valesse la spesa fatta o il posto in rosa guadagnato era quantomeno auspicabile da parte della società e tifoseria meneghina, che hanno visto le loro aspettative fortemente deluse.
Con l'eperienza accumulata negli anni, Marotta e Ausilio sono sempre stati consapevoli di aver corso un grande rischio, evitato dal lavoro encomiabile dell'allenatore e dall'ispirazione dei compagni di squadra, ma, pensare di affrontare i mesi restanti (nonché i più complicati) con Arnautovic e Sanchez come primi rincalzi di una squadra che punta al titolo appartiente a un campo parallelo al realismo.   

Sistemata prontamente negli ultimi giorni del 2023 la falla lasciata dall'infortunio di Cuadrado nel ruolo di quinto a destra con l'acquisto a titolo definitivo di Buchanan, accostato a più riprese negli anni al mondo bauscia ed arrivato in sordina come primo colpo del nuovo anno, l'attenzione dei dirigenti interisti si è ora focalizzata su un problema strutturale: la punta di scorta. La terza punta, perchè di terza si tratterebbe nelle gerarchie di Inzaghi, deve essere pronta ed affidabile, che possa concedere a Lautaro e Thuram un momento per tirare fiato senza che la squadra debba pagarne lo scotto nel rettangolo verde e che porti in dote un buon numero di gol, o meglio, una predisposizione a segnare messa al servizio di un collettivo.

Considerate le ben note difficoltà finanziarie dell'Inter sarà molto complicato che di punto in bianco la società decida di fare una spesa importante per saldare il reparto, ma alcune circostanze problematiche a livello di gestione economica della rosa sembrano star trovando soluzione, dando spazio di manovra sul mercato alla dirigenza e spazio salariale da ridistribuire all'indirizzo di un'eventuale punta.
Ufficializzato il trasferimento di Lucien Agoumè al Siviglia, messa in piedi la trattativa che potrebbe portare Stefano Sensi in Oltremanica ( il Leicester di Enzo Maresca sembra molto interessato al tecnico centrocampista italiano), il tassello mancante che porterebe ai giusti incastri rimane la cessione di Sanchez, desiderato da club arabi da lui snobbati, in quanto ancora desideroso di calcare i massimi palcoscenici internazionali e affascinato dalla possibilità di arricchire un già straordinario palmarés.  

Con l'eventuale partenza di Sanchez, per cui gli uomini di fiducia di Steven Zhang proveranno fino al risuonare del gong il 31 Gennaio a trovare una soluzione, le porte girevoli del mercato si spalancherebbero davanti agli occhi di Simone Inzaghi, desideroso di ricevere quell'attaccante rchiesto a gran voce nelle riunioni nella sede del Club. Le alternative non scaldano particolarmente l'ambiente: Muriel si tratterebbe di usato sicuro per le indubbie qualità, ma l'incostanza che lo caratterizza rappresenta un grande punto di domanda per una squadra che non può permetters passi falsi. Il Cholito Simeone, in uscita dal Napoli, rappresenta uno dei sogni di mercato nerazzurri di Gennaio, ma le probabilità che De Laurentiis ceda a prezzo o condizioni favorevoli un giocatore a una diretta concorrente sono abbastanza limitate, specie durante la travagliatissima stagione post-Scudetto che sta vivendo il Napoli.
Resta in piedi l'ipotesi di un Mister-X, dalla grande esperienza e dall'affidabilità sicura ma al momento si tratta di fanta-mercato, senza nessun identikit specifico trapelato dalla sede di Viale della Liberazione, che a prescindere dalle circostanze si muoverà negli ultimi giorni di mercato per provare a colmare questa lacuna.

Infine c'è lui, un nome tanto proibito quanto suggestivo nelle menti degli uomini mercato dell'Inter, un nome che ha sempre trovato solamente porte chiuse ma che quest'anno stra trovando uno spiraglio dove infilarsi e spera di scardinarlo con un movimento secco, da rapace, come un taglio in area, movimento in cui da sempre è uno dei migliori calciatori del mondo: Mauro Icardi. L'ex-capitano e numero 9 sta vivendo un momento calcisticamente d'oro al Galatasaray e farebbe carte false per ritornare a Milano, una città amica, dove è stato amato e dove è diventato grande. Sebbene negli anni le richieste d ritorno di Icardi si siano sempre susseguite, senza mai trovare apertura, questa potrebbe essere la volta buona per varie motivazioni personali che accompagnano il calciatore autore di 124 gol in maglia nerazzurra. 
Le valutazioni spetteranno a Marotta sul lato economico e allo spogliatoio per quel che riguarda l'accoglimento di un personaggio mai banale come il bomber rosarino, ma tra tutti i nomi che sembrano circolare quello di Mauro Icardi più di tutti accende la fantasia, in quel che sarà la grande saga del mercato di "riparazione" dove l'Inter vuole rimediar agli errori dell'ultima estate.

(in copertina Sanchez e Arnautovic esultano in Benfica-Inter 3-3, unica gara in cui entrambi gli attacanti dell'Inter sono andati a segno).