Pronti. Partenza. Via.
E’ partita la Premier League. Scatta subito in testa il Manchester City che, con l’anticipo di venerdì sera, manda un messaggio poco rassicurante alle speranzose contender. I campioni in carica fanno visita alla neopromossa Burnley, nella omonima vicina cittadina del Lancashire (50 KM a nord di Manchester), trovando la prima vittoria stagionale. 

Le resistenze della squadra di casa, allenata da quel Vincent Kompany autore della promozione lo scorso anno ed ex-difensore e bandiera proprio degli Sky Blues, tengono testa alle mareggiate celesti per solamenti 4 minuti, il tempo necessario ad Erling Braut Haaland per tornare a scrivere il proprio nome sul tabellino. Con il primo tocco del suo campionato, il norvegese apre le danze della classifica marcatori e raggiunge quota 100 nei 5 maggiori campionati europei (in solo 103 partite) mezz’ora più tardi, scaraventando un mancino violentissimo sotto la traversa dopo un passaggio incerto di Julian Alvarez. Fantastica azione del City quella che porta al raddoppio di Haaland, grazie a un palla visionaria di Forden a innescare Kyle Walker sull'esterno destro del campo. Scarico a rimorchio del terzino inglese, prima della combinazione tra le due giovani punte di Guardiola che porta al gol del centravanti biondo con il numero 9.
Chiude i giochi Rodri, sempre più letale in zona rete, mettendo il punto esclamativo su una partita mai stata in discussione. Vittoria sul velluto per gli autori del Treble la scorsa stagione, che, nonostante l’assenza del nuovo acquisto record Gvardiol e un mercato ancora aperto in entrata e in uscita, non mette in mostra punti deboli onorando la nomina di favorita al successo finale, per quella che sarebbe la quarta Premier League consecutiva. Il City registra vittorie con la stessa naturalezza di un lavoratore che timbra il cartellino, sarà complicatissimo ostacolarli.

A mettere i bastoni tra le ruote alla squadra di proprietà del City Football Group, ci proverà nuovamente l’Arsenal, apparsa nettamente meglio delle altre big scese in campo sia come forma psicofisica che come fluidità nei meccanismi. Il secondo posto ottenuto lo scorso anno è solo il punto di partenza dell’ambizioso progetto Gunner, volto ad interrompere il dominio nazionale targato City e a risedersi al tavolo delle grandi in Europa. Una sessione di mercato condotta da protagonista, che ha visto arrivare alla corte di Mikel Arteta Kai Havertz dal Chelsea per 75ML di sterline, il terzino olandese Jurrien Timber dall’Ajax (ottimo il suo debutto nel Community Shield ma infortunatosi gravemente al crociato proprio durante la partita di apertura del campionato) e soprattutto Declan Rice per 105 ML di sterline, con l’etichetta di acquisto più cara della storia della Premier League, perlomeno finchè non è stato ufficializzato il passaggio al Chelsea dal Brighton di Moises Caicedo.
3 Punti anche per il club del nord di Londra, grazie al successo di misura ottenuto all’Emirates Stadium contro il Nottingham Forest in una partita colma di storia del calcio d’oltremanica. Nonostante la ricchezza storico-sportiva della sfida, l’andamento dello scontro è stato quasi esclusivamente a senso unico per gli Arteta-Boys che hanno toccato picchi di dominio a tratti imbarazzante. 

La gestione della palla di forte ispirazione al tiqui-taca ispanico, lascia spazio a numeri e giocate individuali di altissima classe oltre che ribaltamenti di fronte fulminei, come da tradizione calcistica inglese. I dirimpettai Odegaard e Havertz, spalleggiati dall’arcigno Rice, inventano spazi per le giocate delle funamboliche ali bianco-rosse, eccellenti in velocità e fantasia. Il gol del vantaggio segnato da Nketiah è frutto dell’estro di Gabriel Martinelli, autore di un assist di ruleta fantascientifico dopo una discesa palla al piede fino a dentro l’area di rigore. Il raddoppio arriva dall’esterno opposto, dove Bukayo Saka trova l’incrocio dei pali con un gran tiro a giro da fuori area, piatto forte della casa.
I due difetti che più sono saltati all’occhio, sono l’enorme mole di gioco offensiva non capitalizzata per la mancanza di un uomo d’area di livello assoluto (Gabriel Jesus, titolare nelle scacchiere di Arteta, è infortunato) e una leggerezza difensiva che, se non corretta, puo’ arrecare dispiaceri. 

Emblematico il gol del Nottingham Forest, realizzato all’80 minuto in cui da una situazione di attacco e in doppio vantaggio, l’Arsenal si ritrova a raccogliere il pallone in fondo alla rete. Da un calcio d’angolo a sfavore la ripartenza del Nottingham si scatena da area ad area crazie ell’ex-United Elanga ed all’autore del gol Awoniyi, capaci di perforare la difesa Gunner nonostante una situazione di netta inferiorità numerica (2 vs 5, 6 contando Ramsdale). La mancanza di malizia ed esperienza è sicuramente imputabile alla giovanissima età della rosa di Arteta ma il manager spagnolo ha in mano un gruppo di finissima qualità e lo dimostreranno nuovamente questa stagione.

Chi, invece, non ha intenzione di smettere di stupire, è il Brighton di Roberto De Zerbi, vincitore in scioltezza contro il neopromosso Luton, attualmente tra le squadre meno attrezzate per la permanenza in Premier League. Nonostante le cessioni del campione del mondo Alexis Mac Allister al Liverpool, del portiere Robert Sanchez al Chelsea, di Moises Caicedo sempre ai Blues e il ritorno dal prestito del miglior difensore degli europei under-21 Levi Colwill - guarda caso al Chelsea- la filosofia di gioco De Zerbiana non è cambiata da una virgola. Pressing alto, palla bassa e tanta, tantissima gioventù. Il nuovo acquisto Joao Pedro (2001) è stato seguito nel tabellino marcatori da Simon Adingra (2002) ed Evan Ferduson (addirittura 2004).
Tutto ciò senza dimenticare l’ingresso del paraguayano Enciso (anche lui classe 2004), lo scozzese Billy Gilmour (2001) e la presenza in panchina di Facundo Buonanotte, argentino, sempre 2004. Dopo la prima storica qualificazione ad una competizione europea, i Seagulls non hanno certo intenzione di fermarsi, come confermato dal biglietto da visita esibito alla prima giornata: un perentorio 4-1 con l'ormai "solito" gioco spumeggiante caratteristico dell'allenatore italiano.

 Situazione simile in casa Newcastle, ripresentatosi con un tennistico 5-1 all’Aston Villa. Il team di Eddy Howe, forte del terzo posto dello scorso anno, rilancia le proprie ambizioni in grande stile nel giorno dell'esordio di Sandro Tonali. Il giovane centrocampista italiano, già entrato nel cuore dei tifosi Magpies, segna uno straordinario gol in acrobazia aerea dopo pochi minuti dal fischio d'inizio della partita utile a sbloccare la partita. Difficile immaginare un debutto migliore. La giovane puinta svedese Isak, leader tecnico della squadra assieme a Bruno Guimaraes, con una doppietta ha fatto riprendere il largo ai bianconeri dopo il gol del pareggio dei Villains targato Moussa Diaby, arrivato in questa sessione di mercato nella squadra di Birmingham.
Chiudono le marcature Callum Wilson e il rinforzo arrivato dal Leicester, Harvey Barnes. L'ex-Foxes è l'ultimo talento aggiunto dalla squadra del fondo PIF per aumentare la qualità nella batteria di attaccanti a disposizione del tecnico inglese. Il gioco molto fisico e dinamico messo in campo dal Newcastle valorizza le abilità nell'1-vs-1 delle Gazze, facendone il proprio punto di forza. Sapere che una squadra di questo valore occuperà la quarta fascia dei gironi di Champions League non lascerà dormire sonni tranquilli alle big Europee.

Il big match di questa prima giornata di Premier League è stato tra Chelsea e Liverpool, le grandi escluse dalla massima competizione europea. Il Liverpool, giunto al ricambio generazionale dopo l'ottimo ciclo Klopp, ha schierato un centrocampo giovane e di qualità ma visibilmente orfano di uno schermo davanti alla difesa che potesse sostenere la presenza in campo di giocatori offensivi come Szoboszlai e Gakpo nel ruolo di mezzali oltre che Alexander- Arnold nel doppio ruolo di terzino-mediano. Ottima la prima uscita del nuono numero 10 Reds, Alexis Mac Allister, autore del lancio millimetrico per Mo Salah in occasione del gol di Diogo Jota. Pallone sulla corsa perfettamente cronometrato, stop delizioso a seguire dell'esterno egiziano e assist al bacio per l'accorrente Jota sulla fascia sinistra del campo. Il manuale del gioco di Klopp. Certamente molto da lavorare per il tecnico tedesco, specie nella fase difensiva apparsa disastrosa in varie occasioni, ma cambiare completamente il reparto nevralgico della squadra spess e volentieri è un progetto di lunga attuazione. Attualmente sembra difficile poter vedere i Reds anche solo lottare per la qualificazione in Champions, certo molto dipende dal periodo di ambientamento dei nuovi titolari agli ordini di un maestro moderno come Jurgen Klopp.
Sponda Chelsea invece sembrano giungere buone notizie: la rosa, sebbene rifondata da cima a fondo con poche eccezioni ( James e Silva gli unici titolari presenti anche la passata stagione, oltre all'acquisto di gennaio Enzo Fernandez e il baby Connor Gallagher) la squadra sembra girare bene con una gestione della palla quasi eccezionale per buona parte della partita. Prova fantastica in particolare per Enzo Fernandez, apparso fulcro del gioco Blues e dominatore del centrocampo. Garra, qualità e intensità per 90 minuti: Pochettino ripartirà sicuramente da lui per costruire l'ennesimo nuovo corso del team di Londra. Al momento ricoprono il ruolo di incognita ma viste le ingenti spese attuate sul mercato inutile negare che le aspettative siano molto alte. 

Chiude il tabellino il Manchester United di Ten Hag contro il Wolverhampton che difficilmente riuscirà a competere con i rivali cittadini del City. I Red Devils hanno mostrato grandi lacune in difesa rischiando più volte di prendere gol, sebbene al 75esimo siano riusciti a perforare la difesa Wolves grazie a Raphael Varane su una torre da calcio piazzato. In alto mare in ottica completamento rosa, lo United schiera un attacco leggero in attesa del rientro di Rasmus Hojlun, strappato all'Atalanta per circa 85 milioni di euro.
L'altro grande acquisto, Andre Onana, è apparso insicuro in queste prime uscite con la nuova divisa sebbene la fase difensiva collettiva abbia lasciato molto a desiderare: Matheus Cunha è riuscito più volte a superare quasi senza difficoltà gli ostacoli e a giungere al tiro, sintomo di come i meccanismi debbano ancora essere perfezionati nel gioco del tecnico olandese. Ovviamente la enorme qualità dei giocatori potrà sopperire nel breve a tutto ciò ma anche in questo caso sembra che i perfezionamenti da fare ci siano e tanti. Nulla di preoccupante, la stagione è appena cominciata e i red Devils, alla pari di Chealsea e Liverpool avranno modo di ingranare i giusti ritmi e movimenti ma la spettacolarità caratteristica della Premier decisamente non è mancata. 

Bentornata Premier!