Un mese perfetto: nel periodo delimitato dalle soste nazionali di ottobre e novembre, Inzaghi e i suoi ragazzi hanno avuto una rassicurante continuità di gioco e di risultato, uscendo sempre con i 3 punti dal campo, campionato o Champions League che fosse.
Nelle sei partite giocate (4 in Serie A, andata e ritorno con il Salisburgo nella massima competizione Europea) i nerazzurri sono andati in rete 11 volte, confermando la prolificità del loro attacco, premiato dai numeri come il migliore del campionato.
L'Inter si prende il trono della voce "Gol segnati", recitando un eccellente 29 nel tabellino della stessa, e di conseguenza mette i propri attaccanti principi al primo posto delle speciali classifiche offensive: il capitano Lautaro sta dominando la classifica dei migliori bomber con le 12 marcature messe a referto in altrettante partite (il milanista Giroud, secondo, è a quota 7), lo straripante compagno con il numero 9 primeggia per assist (5).
La coppia d'attacco interista sembra giocare insieme da sempre: si trova ad occhi chiusi, tenta giocate di rabbia e di fino, segna di tecnica e di rapina e sembra dividersi le responsabilità del segnare i gol-partita. I due si aggiudicano primo e terzo posto della graduatoria "Gol+Assist", 13 per l'argentino, 9 le partecipazioni del figlio d'arte, che mette nella collezione anche 4 reti oltre ai già citati assist, ma si vede superare dal connazionale Giroud a 10. In questo mese il 9 e il 10 sono andati a segno entrambi nella trasferta di Torino sponda granata, nuovamente il francese nella partita del suo predecessore Lukaku ( con un timbro che sa di successione) mentre trova spazio per un euro-gol 5 giorni dopo Lautaro, nella trasferta di Bergamo. Il capitano si è tolto anche la soddisfazione di trasformare un calcio di rigore alla Red Bull Arena di Salisburgo, consegnando al mondo Inter gli ottavi di finale prima di volare in Argentina per rispondere alla chiamata Albiceleste.

Alla mole offensiva creata dalle due punte, si aggiunge la predisposizione offensiva di una squadra vogliosa di partecipare attivamente all'azione, indipendentemente dal ruolo e dal risultato. Dagli inserimenti della mezzala con il numero 22 alla disperata ricerca del primo gol stagionale di Barella (arriverà), dalla martellante costanza di Dumfries in fascia alla magia sprigionata delle traiettorie di Dimarco, tutti vogliono segnare e aiutare il proprio compagno a fare altrettanto.
E poi c'è Chalanoglu. Il turco ha raggiunto un livello di apice con questo nuovo ruolo ritagliatogli da Inzaghi, ma è la naturalezza con cui sfodera prestazioni sontuose a stupire partita dopo partita. Oltre all'estrema affidabilità nei calci piazzati, punizioni e calci d'angolo, si è rivelato un rigorista glaciale, che riempie una lacuna lasciata dall'addio di Lukaku per approdare al Chelsea. La quantità di rigori ricevuta dall'Inter ha proiettato il numero 20 nerazzurro a 5 reti in campionato, figlie di altrettanti penalty, e a questo bisogna aggiungere l'incessante e indispensabile lavoro nelle due fasi. Chalanoglu è il primo attaccante e il primo difensore nelle scacchiere di Inzaghi e lui svolge il suo compito con regia sapiente e una fame da recupera-palloni insaziabile.

Per gli amanti delle statistiche, ai 5 rigori in campionato si aggunge quello valso il raddoppio nell'andata casalinga con il Salisburgo. All'efficientissima produzione offensiva, l'Inter somma una difesa che, nonostante l'apparente leggerezza del trio difensivo, ha dato a grandi tratti l'impressione di imperforabilità una volta in campo. Grazie alla disponibilità dei 5 centrocampisti, il mister nerazzurro si concede l'utilizzo di braccetti con la regia nelle vene e piena coscienza di come trattare il pallone e di cosa farne. Bastoni si sta dimosrando in costante crescita, diretto verso l'olimpo dei giovani difensori, la leadership tecnica e caratteriale messa nel rettangolo verde e fuori da Pavard ha sorpreso e contagiato tutto l'ambiente, rispettoso del palmares del campione francese. Con l'infortunio del numero 28 si apre spazio per il soldatino Darmian, sempre pronto quando chiamato in causa, come quinto e come braccetto senza alcuna distinzione.

Qualche numero snocciolato qua e là: l'Inter ha concesso 6 gol in campionato, di cui solamente 1 nelle 4 partite giocate in questo mese ( quello segnato da Lookman, innescato da un contatto vigoroso con Dimarco a cui il nigeriano ruba il pallone). Questo basta a fare gli ultimi finalisti di Champions League la difesa meno battuta dl campionato, ma c'è di più: le 8 partite in cui Sommer ha mantenuto la sua porta inviolata sono il miglior record della Serie A ( raggiunto Onana nella classifica nerazzurra), e con le 2 ottenute in Europa sono ben 10 in 16 partite totali. In questo mese, dove hanno conosciuto solamente vittorie, i nerazzurri hanno visto essere premiati manager e capitano, rispettivamente miglior allenatore e giocatore della Serie A di Ottobre.

Inoltre, grazie al passaggio agli ottavi di Champions League, che è bene ricordare essere arrivato con 2 turni di anticipo, che lasciano piena libertà di gestione a Inzaghi, è scattata automaticamente la partecipazione al Mondiale per Club Fifa Usa 2025 (sebbene sia ancora da ufficializzare il ranking che verrà adottato per selezionare gli inviti) e il sesto posto nel ranking Uefa.
Un mese veramente straordinario.