Ho cercato di analizzare con freddo distacco la partita di ieri per valutare il più possibile obiettivamente i pro e i contro per il Milan e per il Napoli, in vista del ritorno di Champions.
Innanzitutto devo registrare due cose: la paura del Milan, con relativa difficoltà iniziale a scrollarsi di dosso una certa confusione tattica, il cui sintomo più palese è stato il 'rifugiarsi' nel peggior facitore di gioco rossonero in impostazione che è Tomori.
Dall'altra invece un certo nervosismo che montava fin dai primi minuti da parte del Napoli, che ha portato, pur nelle trame ben costruite, ad alcuni errori piuttosto figli di frenesia e quindi a discapito della precisione nella parte conclusiva.
Il Milan è stato un Cobra ma avrei preferito fosse Leone, ma non è stato in grado per merito di un ottimo Napoli. Davvero una squadra gli elogi che riceve.
MA... già lo scrissi e lo ripeto. Il Milan è più forte, o comunque è indigesto al Napoli e lo ha dimostrato in tutti gli scontri diretti di quest'anno, anche in quello perso. La mancanza di Osimhen è un fatto, non si può discutere, ma la mancanza del VAR ieri ha abbondantemente compensato, portando benefici al Napoli come fosse un uomo in campo.
È innegabile che l'intervento della tecnologia sul fallo di "abbattimento stile wrestling" subito da Krunic, ancor più che su quello subito da Saelemakers (per me rigore tutta la vita perché Lobotka non guarda ne prova a prendere minimamente la palla) avrebbe consegnato all'arbitro, non in grandissima forma, la possibilità di revvedersi su decisioni molto discutibili.

L'arbitro ha fatto molti errori, il mancato giallo a Leao non è corretto, lasciar correre alcuni interventi del primo tempo nemmeno. Ma se Kim e Anguissa non ci saranno al ritorno, è colpa loro e su quello l'arbitro non ha sbagliato.
Non voglio soffermarmi sui singoli perché tutti abbiamo visto chi ha reso e chi solo a tratti.

Il risultato è giusto, quel giusto che tiene alta la tensione del Milan e consente anche al Napoli di sperare in un ritorno aperto. Io rimango dell'idea che il rientro di Osimhen sarà sulla bilancia solo parzialmente utile al Napoli, rispetto alle assenze di Kim e Anguissa.
Il Milan giocherà nel modo più consono a se stesso, con un riferimento chiaro in difesa, pur che sia dall'alto contenuto fisico e tecnico da controllare, ma con una fase di interdizione e costruzione più agevole con più facilità negli gli strappi uno contro uno e nei contrasti aerei in attacco.
Il Napoli subirà molto di più, senza i due squalificati.