Se il buongiorno si vede dal mattino... il primo turno di campionato della Premier di questo 2019 è stato caratterizzato dall'assenza del sistema VAR. Un sistema che funziona, ma che deve funzionare meglio lì dove esiste.
Tutto è perfettibile. Indietro non si torna, specialmente nel calcio di oggi che dipende dalla televisione. Una dipendenza che non conosce cura, al momento. Il pubblico televisivo ha preteso il VARIl VAR è figlio del calcio televisivo. Perchè vedere in moviola delle sviste arbitrali che gli arbitri non potevano vedere durante la partita a causa di una miopia figlia di quell'essere puritani da medioevo era diventato realmente un qualcosa di profondamente ridicolo.

E l'ultimo turno della Premier ha confermato la gravità dell'assenza del VAR. Errori madornali degli arbitri. Tra rigori non concessi, falli di mano in area non visti, espulsioni non date. E' successo di tutto.

Questo sarà l'ultimo anno della Premier, pare e si spera, senza VAR. 
E ciò conferma quanto la VAR sia oramai una necessità soprattutto per la Premier che ha fatto scuola in materia di calcio spettacolo televisivo, che ne decide vita e morte e miracoli e che continuava ad essere ancorata a quel no alla VAR a dir poco incomprensibile. Per una volta dobbiamo essere orgogliosi anche noi italiani di aver saputo stimolare delle migliorie nel calcio ed essere da stimolo ed esempio per la Premier League. Certo, in Serie A il sistema è ancora da rivedere, intanto teniamocelo stretto e cerchiamo di saper imporre un modello in Europa.
Alla fine oramai noi siamo rimasti i migliori per gli allenatori e gli arbitri, cerchiamo di non farci scippare pure questo primato.