Po-po-poropopò! Gini Wijnaldum! Poroporopopò! Gini Wijnaldum!

Questo il motivetto con cui i tifosi del Liverpool celebravano il centrocampista olandese, vero idolo della KOP negli anni passati nella città dei Beatles. Non è certo un caso se il nazionale orange, in una squadra piena zeppa di campioni, fosse l’uomo che aveva rubato il cuore ai supporters ‘reds’. Perché ‘Gini’ è tante cose; nato esterno d’attacco e con ottimi numeri all’attivo, reinventato trequartista confermandosi anche in quel ruolo a ottimi livelli - al punto da vincere il premio come giocatore dell’anno 2014/15 in eredivisie - passa al Newcastle alle dipendenze di Rafa Benitez, e qui l’esplosione definitiva trasformandosi ancora in un meraviglioso centrale di centrocampo, con la conseguente ‘chiamata’ di Klopp nell’anno successivo.

Probabilmente alcuni penseranno che sia un dipinto troppo entusiastico e ‘da tifoso’ di questo giocatore; potrebbe anche essere cosi, sono di parte e tra l’altro adoro questo calciatore sin dai tempi in cui divideva il campo con un altro discreto professore della mediana, quel Kevin Strootman così forte da far sembrare Gini un giocatore qualunque, in un Psv che oltre a contemplare la contemporanea presenza di questi due ‘mostri’ del centrocampo, schierava davanti anche ‘campanellino’ Mertens e Memphis Depay: una robetta niente male.

Il quadro che ne esce fuori, è quello di un giocatore totale, forse formidabile in niente, ma a suo modo indispensabile praticamente in tutte le squadre di cui ha vestito le casacche. L’eccezione diventa proprio il Psg, sua ultima squadra in ordine temporale e che nel tentativo quasi disperato di mettere su un undici da champions, la scorsa estate ha fatto incetta di parametri zero andandosi però a riempire più di ‘nomi’ che di uomini funzionali all’idea tattica di Pochettino. Un modus operandi per certi versi ‘copiato’ dalla Roma in questa lunga estate; sono arrivati infatti agli ordini del 'comandante' Mou: Svilar, Matic, Dybala e a breve Wijnaldum; tutti a costo zero, con la notevole differenza però che sono tutti calciatori che vanno a riempire caselle in cui la squadra giallorossa era carente, per cui gestione decisamente più oculata di quella ‘parigina’ che un anno fa faceva 'sbarcare' sotto la torre Eiffel Leo MessiDonnarummaRamos e lo stesso Wijnaldum, quasi più per ingordigia che per effettiva utilità.

E non è tutto, perché ‘radio mercato’ racconta anche di un accordo già in essere con il ‘gallo’ Belotti, ennesimo arrivo a parametro zero qualora si concretizzasse, anch'egli giocatore che si rivelerebbe utilissimo alla causa capitolina andando a colmare la lacuna del vice-Abraham, non adeguatamente sostituito nella scorsa stagione da Shomurodov. Per l’arrivo dell’ex capitano granata, servirebbe l’uscita dell’uzbeko, che ha proprio nel Torino una possibile pretendente, oltre al Bologna che dopo le varie uscite operate dal ds Sartori, è intenzionato a battere qualche colpo in entrata. Staremo a vedere, al momento si è in una fase di stallo perché Tiago Pinto si farebbe convincere solo da una cessione definitiva; serve un prestito con obbligo semplice, in caso contrario un arrivo così recente come quello della punta ex Genoa non può trovare soluzione avendo un residuo a bilancio piuttosto oneroso.

Tutto in secondo piano però, senza nulla togliere a Belotti, quello che ci interessa davvero è che si vada a dama per Wijnaldum; è questo l’arrivo che darebbe una svolta definitiva alle ambizioni di Europa che conta che circolano nella testa di Mourinho e di tutto il mondo Roma, è lui quel centrocampista che chiede a gran voce il portoghese sin da prima di insediarsi sulla panchina del club di Via Uffici del Vicario.
Eh già, perché l’olandese sarebbe un fantastico equilibratore di una squadra che si appresta ad essere parecchio offensiva; Matic-Wijnaldum è una coppia che ha tutto per funzionare benissimo, con la bravura del serbo nel dettare i tempi e la capacità dell’olandese di accelerare o rallentare il gioco a seconda dei momenti della partita; grazie al lavoro dei due, Pellegrini risulterebbe abbastanza svincolato da compiti difensivi, riuscendo così a liberare tutta la qualità di palleggio di cui dispone per la coppia Dybala-Abraham, in più Gini ha dimostrato di avere una capacità fuori dal comune nell’ occupare gli spazi, andando probabilmente ad aggiungere quei gol tra i centrocampisti mancati nella scorsa stagione, avendo dovuto contare in chiave realizzativa quasi esclusivamente sui numeri del ‘sette’, con Mkhitaryan costretto ad abbassarsi per facilitare la manovra romanista e Veretout - che nella stagione alle dipendenze di Fonseca era andato in doppia cifra - nell’ultima vuoi per uno scarso feeling con il gioco chiesto dallo 'special one', vuoi perché distratto dalla situazione contrattuale che non lo soddisfava appieno, ha vissuto un’annata piuttosto negativa al punto da essere considerato cedibile in questa sessione (per lui interesse concreto da parte del Marsiglia). Insomma, se il Liverpool ha dominato una Premier, ha vinto una Champions League e ne ha sfiorata un’altra, è anche per merito di questo ragazzone nato a Rotterdam trentuno anni fa; se Van Dijk si è preso la ‘palma’ di miglior difensore al mondo, se Alisson si è confermato affidabile e con tanti ‘clean sheet’, se il tridente Salah-Firmino-Manè è riuscito a splendere, c’è tanto del signor Gini, che nell’ombra fa un lavoro enorme e non conquista copertine, ma il cuore dei tifosi quello sì: Po-po-poropopò! Gini Wijnaldum! Poroporopopò! Gini Wijnaldum!

Rui Patricio (Svilar) Mancini Smalling Ibanez (Kumbulla) Karsdorp (Celik) Wijnaldum (Bove) Matic (Cristante) Spinazzola (Zalewski) Dybala (Zaniolo) Pellegrini (El Shaarawy) Abraham (Shomurodov o Belotti?) Se come sembra, si andrà avanti con il 3-4-2-1 ( o 3-4-1-2 con Lollo unico trequartista), serve anche numericamente un quinto difensore centrale, arrivo a questo punto abbastanza probabile, sperando che sia un titolare più che un’alternativa alla stregua di Kumbulla. In ogni caso, l’ormai probabile arrivo dell’ex Psg aumenta notevolmente il livello complessivo della rosa a disposizione del tecnico lusitano, con Cristante che pur venendo da una buona stagione, diventa una valida alternativa - anziché un titolare - di una squadra che a questo punto si candida prepotentemente per un posto ‘in paradiso’, quel fatidico quarto posto che varrebbe l’accesso alla prossima Coppa Campioni.

Attendendo fiduciosamente la conclusione di questa trattativa, e con medesimo ottimismo anche quella che riguarda Belotti, mi appello al buon Tiago che comunque sta svolgendo un lavoro incredibile: “Tiago, regalaci un centrale! Per favore che quest’anno siamo forti! Inventati qualcosa, fai un prestito, droga i presidenti, vai a rubare ma portaci un centrale mancino di livello!” Sicuro che Josè apprezzerebbe molto questo appello, lo faccio anche suo. Nel frattempo… Po-po-poropopò! Gini Wijnaldum! Poroporopopò! Gini Wijnaldum! Po-po-poropopò! Gini Wijnaldum! Poroporopopò! Gini Wijnaldum! Po-po-poropopò! Gini Wijnaldum! Poroporopopò! Gini Wijnaldum!

Daje Roma Daje!
Forzaroma27