Settimane e mesi ricchi, scorpacciate di campionati e coppe europee…poi il nulla per due mesi! Dove siete campionati? Quando suona la musichetta della Champions? E l’Europa League? E la cara amica Conference? Cavolo…mi mancate già!

Bentornati amici a quest’ultima puntata pre-mondiale di Jumping Back to the Last Step.

PREMIER LEAGUE

16° Giornata:

Man City - Brentford 1-2

Bournemouth - Everton 3-0

Liverpool - Southampton 3-1

Nottingham F. - Crystal Palace 1-0

Tottenham - Leeds 4-3

West Ham - Leicester 0-2

Newcastle - Chelsea 1-0

Wolves - Arsenal 0-2

Brighton - Aston Villa 1-2

Fulham - Man Utd 1-2

Boxing day:

Brentford - Tottenham

Crystal P. - Fulham

Everton - Wolves

Leicester - Newcastle

Southampton - Brighton

Aston Villa - Liverpool

Arsenal - West Ham

Chelsea - Bournemouth

Man Utd - Nottingham F.

Leeds - Man City

CLASSIFICA: ARSENAL 37* - MAN CITY 32* - NEWCASTLE 30 - TOTTENHAM 29 - MAN UTD 26* - LIVERPOOL 22* - BRIGHTON 21* - CHELSEA 21* - FULHAM 19 - BRENTFORD 19 - CRYSTAL P. 19* - ASTON VILLA 18 - LEICESTER 17 - BOURNEMOUTH 16 - LEEDS 15* - WEST HAM 14 - EVERTON 14 - NOTTINGHAM F. 13 - SOUTHAMPTON 12 - WOLVES 10

*= 2 partite in meno

Meglio non poteva chiudersi la pagina della Premier per la regina Arsenal: 0-2 contro i Wolves, grazie alla doppietta di uno scintillante Martin Odegaard, che tra il 54° e il 75° spedisce i gunners a +5 sui rivali in maglia Sky blues, caduti clamorosamente tra le mura dell’Etihad per mano del Brentford: 1-2 per le “bees”, mandate in estasi dalla doppietta di Ivan Toney, autore di una prestazione da incorniciare. Per il City la rete al 46° di Foden, al suo settimo sigillo in campionato. Sconfitta dolorosissima per gli uomini di Guardiola, padroni del campo con oltre il 70% di possesso palla e sette conclusioni nello specchio. A penalizzare il City anche decisioni arbitrali molto dubbie, con due possibili tiri dal dischetto non assegnati neanche dopo il consulto con il Var. Nulla toglie comunque alla gara di un ottimo Brentford, spesso pericoloso proprio con Toney, il quale non ha trovato la tripletta personale grazie a interventi provvidenziali di Ederson, in giornata di grazia nonostante le due reti incassate. Quinta vittoria consecutiva per il Newcastle: la rete di Willock al 67°, sancisce l’uno a zero contro il Chelsea di Potter che li porta a quota 30, a sole due lunghezze dai campioni d’Inghilterra in carica. Per gli uomini di Potter si tratta della terza sconfitta di fila, lontani dai tre punti ormai dal successo esterno contro l’Aston Villa del 16 ottobre. La domanda ora è: era davvero necessario esonerare Tuchel? Nulla contro Potter che è sicuramente un ottimo tecnico, ma permetti ad un allenatore di gestire acquisti e cessioni, poi due mesi dopo lo mandi via: bah! Due punti nelle ultime cinque lasciano i “blues” a quota 21 e a -8 dal Tottenham quarto, che potrebbe diventare -5 per via del turno in più da recuperare. Dopo la sconfitta con il Liverpool infatti, la squadra allenata da Conte ritrova il successo, in casa contro il Leeds: 4-3 per gli “spurs”, in una partita da cuori forti. I “whites” passano in vantaggio al 10° con l’olandese Summerville, al quarto centro consecutivo in Premier. Al 25°, dagli sviluppi di un calcio d’angolo nasce la bella girata di destro con cui Kane rimetti in pari la sfida. Il Leeds è vivo, e al 43° è Rodrigo a riportare davanti gli ospiti. Al 52°, il gallese Davies fa 2-2, approfittando di un controllo non proprio irreprensibile da parte di Meslier, estremo difensore del Leeds. Al 76° ancora Rodrigo, con una splendida conclusione a incrociare trova l’angolo più lontano e il 2-3. Sembra la pietra tombale per gli spurs, e invece è la miccia che li infiamma: al minuto 81, Rodrigo Bentancur stoppa un pallone messo fuori dalla difesa ospite, calcia di destro e mette dentro il 3-3. Sarebbe già il racconto di una gara esaltante, ma si sa, Conte non ama lasciare le cose a metà: passano ancora due minuti, ed è ancora Bentancur, servito da Kulusevski, a siglare la rete del definitivo 4-3. Una rete a forti tinte bianconere e che lascia un presumibile rammarico nei cuori dei tifosi bianconeri nel vedere questi ragazzi fare così bene, decisamente meglio con una casacca diversa. 29 i punti per il Tottenham, che chiudono quarti alla sosta per il mondiale, in linea con gli obiettivi stagionali. Al quinto posto troviamo il Manchester United con 26 punti, vittorioso per 1-2 sul campo del Fulham: Eriksen al 14° e il diciottenne Garnacho al 93°, regalano i tre punti ai “red devils”. Per i “cottagers”, il gallese Daniel James al 61° firma la rete del pareggio, vanificata dalla rete del giovanissimo argentino tra le fila di Ten Hag. 

Il Liverpool “maledice” la sosta, giunta proprio nel momento migliore dei “reds” in questo altalenante inizio di stagione: 3-1 per gli uomini di Klopp contro il Southampton, grazie alla rete di Firmino al 6°, e alla doppietta di un finalmente ritrovato Nunez, il quale probabilmente sentendo “profumo” di mondiale è arrivato nella forma migliore per aiutare la “seleccion” nel cammino non impossibile del gruppo H, dove troverà Portogallo, Corea del Sud e Ghana, quindi con l’obiettivo minimo del passaggio agli ottavi. Per i reds 22 punti, a sette lunghezze dalla zona Champions ma con una gara in più da recuperare.

Nel “boxing day”, non ci sono sfide da stropicciarsi gli occhi. L’Arsenal per continuare la corsa alla corona, sfida il West Ham all’Emirates Stadium: una gara certamente non semplice, come lo saranno un pò tutte dopo il mondiale, ma se si vuole “regnare” non si può aver timore dell’attuale sedicesima forza del campionato. Il City va in trasferta nel posticipo del mercoledì contro il Leeds, un compagine imprevedibile come si nota dai risultati ricchi di gol e pathos che spesso offrono ai loro beniamini; se i gunners dovessero vincere, gli uomini di Guardiola si ritroverebbero ad affrontare la trasferta partendo da -8 dalla capolista, obbligati a prendersi la vittoria per non arrivare alla soglia del nuovo anno con due partite e mezza di svantaggio. In ogni caso, il discorso fatto per la squadra di Arteta è il medesimo per i “blu” di Manchester: il Leeds è imprevedibile, ma è sempre…il Leeds, con 15 punti guadagnati in quattordici partite. Leicester-Newcastle è una partita interessante, con le “volpi” che si sono finalmente allontanate dalla zona “rossa”, e vivono con 17 punti una situazione di classifica che lascia liberi da pensieri nefasti. Per la squadra di Eddie Howe è l’ennesimo banco di prova da superare per tenersi stretta la zona Champions, e per continuare a imporsi come nuova concreta forza inglese. Fare pronostici con la rassegna mondiale in mezzo è impresa più ardua del solito, ma ci proviamo comunque in uno spazio in cui farlo è gratis e toppare costa al massimo uno sberleffo. 

Leicester - Newcastle x2+gol

Arsenal - West Ham 1

Leeds - Man City 2+gol 

LA LIGA

14° Giornata:

Elche - Girona 1-2

Ath Bilbao - Real Valladolid 3-0

Osasuna - Barcellona 1-2

Almeria - Getafe 1-0

Siviglia - Real Sociedad 1-2

Espanyol - Villareal 0-1

Maiorca - Atl Madrid 1-0

Rayo Vallecano - Celta Vigo 0-0

Valencia - Betis 3-0

Real Madrid - Cadiz 2-1

Prossimo Turno:

Atl Madrid - Elche

Barcellona - Espanyol

Celta Vigo -Siviglia

Getafe - Maiorca

Girona - Rayo Vallecano

Betis - Ath Bilbao

Real Valladolid - Real Madrid

Real Sociedad - Osasuna

Villareal - Valencia

Cadiz - Almeria

CLASSIFICA: BARCELLONA 37 - REAL MADRID 35 - REAL SOCIEDAD 26 - ATH BILBAO 24 - ATL MADRID 24 - BETIS 24 - OSASUNA 23 - RAYO VALLECANO 22 - VILLAREAL 21 - VALENCIA 19 - MAIORCA 19 - R. VALLADOLID 17 - GIRONA 16 - ALMERIA 16 - GETAFE 14 - ESPANYOL 12 - CELTA VIGO 12 - SIVIGLIA 11 - CADIZ 11 - ELCHE 4

Al Estadio El Sadar di Osasuna, vince il Barça e conserva la corona di Spagna: 1-2 per i blaugrana, frutto delle reti realizzate da Pedri al 48° e da Raphinha al minuto 85. Al 6° del primo tempo, David Garcia porta in vantaggio i padroni di casa, dando il via a una serata che al 31° diventa da incubo per gli uomini di Xavi, a causa dell’espulsione a Robert Lewandowski, il quale dopo aver sbagliato il rigore nel turno precedente chiude in maniera persino peggiore questa prima parte di stagione, fortunatamente per lui e per i “cules” non vanificando quanto di buono fatto finora. Tiene botta il Real Madrid, che battendo al Bernabeu il Cadiz per 2-1, resta a due lunghezze dalla vetta. Militao al 40° - seconda rete consecutiva per il difensore brasiliano - e Kroos al 70°, regalano il successo ad Ancelotti; di Lucas Perez la rete che dimezza lo svantaggio al minuto 82. Ritmi serratissimi per le prime della classe, rispettivamente con dodici e undici successi in quattordici giornate; la distanza dalla terza è già di nove punti per i “blancos”, addirittura undici se si guarda alla prima della classe. Terzo posto che adesso occupa la Real Sociedad, vittoriosa per 1-2 al Sanchez Pizjuan contro il Siviglia. Partita che al 20° pende già in favore degli ospiti, in gol con il norvegese Sorloth, alla quarta marcatura in Liga. La sfida si complica ulteriormente per gli andalusi, quando al 28° minuto viene espulso l’ex Barça Ivan Rakitic, a cui fa seguito quella di Nianzou appena sei minuti dopo, che lascia la squadra allenata da Sampaoli addirittura in nove. Al 34° arriva il raddoppio di Brais Mendez, autentico trascinatore dei “bianco-blu”, con sei reti messe a segno in campionato diventa a mio avviso inspiegabile non vederlo nella lista dei convocati della Spagna, nonostante il gruppo guidato da Luis Enrique sia tra i più qualitativi in mezzo al campo. Al 44°, Rafa Mir rende la giornata dei “rojiblancos” un po meno amara, trovando la rete dell’uno a due conclusivo. Amara resta invece la classifica per gli andalusi, impelagati nella lotto retrocessione con soli undici punti raccolti in quattordici turni. Va decisamente meglio all’altra squadra di Siviglia, il Betis di Pellegrini, seppur alla pausa con il morale sotto i tacchi a causa della sconfitta nell’ultima uscita: 3-0 al Mestalla, travolti dalle reti di Andre Almeida, Guillamon e Justin Kluivert. Il Balompie paga ancora una volta la troppa irruenza dei suoi, stavolta in dieci per mezz’ora a causa del rosso patito da Edgar Gonzalez al 61°, i quale si è visto sventolare in faccia due gialli in meno di dieci minuti. Bene per il Valencia, che ne approfitta e porta a casa tre punti che valgono la decima posizione con 19 punti: non proprio un momento in cui brindare, ma il profondo rosso delle casse dei “pipistrelli”, difficilmente poteva far pensare a uno scenario migliore. 24 i punti per il Betis, che condivide la quarta piazza con Bilbao e Atletico Madrid. I baschi si sono imposti per 3-0 nel fortino casalingo: Guruzeta al 19° e al 51°, Vivian al 78°, rispediscono a casa senza punti il Valladolid. Per l’Atletico giornata uggiosa alle baleari: 1-0 per il Maiorca contro gli uomini di Simeone. Al 16°, il “pirata” Muriqi mette a segno l’uno a zero e l’ottavo centro stagionale; otto dei tredici reti complessive realizzati dalla squadra allenata da Javier Aguirre: determinante è riduttivo. E pensare che il centravanti Kosovaro non è stato mai all’altezza di poter essere ritenuto una reale alternativa a Immobile. Probabilmente è vero che il sole fa miracoli!

Nel prossimo turno, derby catalano tra Barcellona ed Espanyol: partita ovviamente molto sentita, seppur con il divario tecnico che ha praticamente sempre fatto pendere l’ago della sfida in favore della “Xavi band”. Anche in questo caso, i pronostici non fanno eccezione, e la vittoria per i blaugrana è il risultato più probabile, quantomeno quello che i più si aspettano, seppure senza il “pichichi” della Liga, che rivedremo in opera solo al mondiale in questo scorcio conclusivo del 2022. Il Real è ospite del Valladolid nell’ultima dell’anno: i “pucelanos” hanno vinto le ultime tre gare in casa, e più in generale hanno conquistato tredici dei diciassette punti complessivi tra le mura amiche del Josè Zorrilla; per i “blancos” non sarà una passeggiata, ma ovviamente Benzema e compagni sono stra favoriti e obbligati al successo per restare agganciati alla vetta. L’Atleti in casa contro l’Elche, dovrebbe riuscire a ritrovare sorriso e successo strappando tre punti da prendere assolutamente visto anche lo scontro diretto tra Betis e Bilbao, partita tra le più interessanti del quindicesimo turno.

Real Sociedad-Osasuna è un’altra sfida di alta classifica: la squadra di Alguacil ha costruito parte del suo successo alla Reale Arena, ma l’Osasuna ha già dimostrato di non temere affatto le trasferte, avendo fermato in tempi recenti persino il Real al Bernabeu; i punti che dividono le compagini d’altronde sono solo tre, seppure nell’attuale “graduatoria” facciano una notevole differenza. 

Atl Madrid - Elche 1

Barcellona - Espanyol 1+over

Valladolid - Real Madrid 2

LIGUE 1

15° Giornata:

Lione - Nizza 1-1

Lens - Clermont 2-1

Rennais - Tolosa 2-1

Psg - Auxerre 5-0

Nantes - Ajaccio 2-2

Lille - Angers 1-0

Montpellier - Reims 1-1

Brest - Troyes 2-1

Strasburgo - Lorient 1-1

Monaco - Marsiglia 2-3

Prossimo Turno:

Ajaccio - Angers

Auxerre - Monaco

Clermont - Lille

Lorient - Montpellier

Nizza - Lens

Psg - Strasburgo

Marsiglia - Tolosa

Brest - Lione

Reims - Rennais

Troyes - Nantes

CLASSIFICA: PSG 41 - LENS 36 - RENNAIS 31 - MARSIGLIA 30 - LORIENT 28 - MONACO 27 - LILLE 26 - LIONE 21 - NIZZA 20 - CLERMONT 19 - REIMS 17 - TOLOSA 16 - TROYES 14 - MONTPELLIER 14 - NANTES 13 -  BREST 13 - AUXERRE 13 - AJACCIO 12 - STRASBURGO 11 - ANGERS 8

Chiude con una manita il Paris Saint Germain: 5-0 contro il povero Auxerre, crollato sotto le reti di Mbappè, Carlos Soler, Hakimi, Sanches e Hugo Ekitike. Una vera e propria passerella per gli uomini di Galtier, tra l’altro estremamente efficaci al punto da massimizzare in toto le cinque conclusioni nello specchio della porta avversaria. Vittoria che comunque non porta differenze in classifica: +5 sul Lens, che non molla, vince 2-1 contro il Clermont e raccoglie il quinto +3 di fila. Al 39°, un autogol di Samed, porta in vantaggio gli ospiti, ma Said al 60° e Seko Fofana al 68° ribaltano gara e sorti del match. 36 punti per i “sangue e oro”, in una situazione di assoluta comodità, a -5 dalla capolista e con cinque lunghezze di vantaggio sul Rennais terzo. Al Roazhon Park, gli uomini di Genesio si impongono 2-1 sul Tolosa, grazie ai gol di un ritrovato Bourigeaud - piuttosto in ombra finora - e di Kalimuendo, al terzo gol stagionale. Per il Tolosa le rete di Dallinga, che al 55° mette la gara sui binari del pareggio, illusione durata appena tre primi, il tempo che impiega Kalimuendo a riportare davanti il Rennais. In quarta posizione il Marsiglia di Tudor, uscito vittorioso dal principato di Monaco: 2-3 contro la squadra di Clement, grazie al gol su punizione di Alexis Sanchez - quinto sigillo per lui - Veretout e Kolasinac. Per i padroni di casa in gol Ben Yedder dal dischetto e Kevin Volland, che al 72° porta persino in vantaggio i monegaschi su splendido invito di Golovin, per poi essere agguantati dieci minuti dopo la marcatura dell’ex Roma e puniti oltremisura al minuto 98, dal gol del terzino ex Arsenal. Vittoria cruciale per l’OM, a quota 30 e a un solo punto di ritardo dal Rennais; per il Monaco battuta d’arresto che li fa scivolare in sesta posizione, superati dal Lorient. La squadra allenata da Le Bris comunque non vive un grandissimo momento, e forse la pausa per loro arriva nel momento giusto: nelle ultime cinque, solo due punti raccolti da Ouattara e compagni, di cui l’ultimo proprio nel turno in questione contro lo Strasburgo. Punticino che arriva con il decimo gol del nigeriano Moffi, terzo in classifica marcatori alle spalle del duo Mbappè-Neymar; per lo Strasburgo il gol di Habib Diallo all’87°, vale l’uno a uno e l’undicesimo punto in quindici giornate.

Ne prossimo turno il Psg ospita proprio lo Strasburgo, che quindi salvo clamorose sorprese aggiornerà la statistica mantenendo gli attuali punti. Il Lens ospite del Nizza, potrebbe trovare qualche difficoltà: i padroni di casa vengono da sei risultati utili consecutivi, anche se gli uomini di Haise non hanno problemi a fare bottino pieno anche in trasferta - chiedere a Marsiglia e Monaco - in ogni caso, il pari non è un risultato impossibile. Il Marsiglia in casa contro il Tolosa, dovrebbe riuscire a prolungare la serie di vittorie, magari approfittando proprio di un possibile passo falso di Fofana e compagni. Anche il Rennais è atteso da un impegno da non sottovalutare, ospite del Reims; partita insidiosa per i “rouge et noire”, che finora hanno raccolto dieci punti in sette gare lontani dal giardino di casa. Gli ospiti sono chiaramente favoriti, ma mi cautelerei con il segno “x” accanto al “2”.

Psg - Strasburgo 1+over

Reims - Rennais x2

Marsiglia - Tolosa 1 

BUNDESLIGA

Risultati 14° Giornata:

Wolfsburg - Borussia Dortmund 2-0

Bayern M. - Werder Brema 6-1

Bochum - Borussia M’Gladbach 2-1

Stoccarda - Herta B. 2-1

Colonia - Bayer Leverkusen 1-2

Union Berlin - Augsburg 2-2

Lipsia - Friburgo 3-1

Eintracht F. - Hoffenheim 4-2

Schalke 04 - Mainz 1-0

15° Giornata:

Borussia M. - Borussia D. 4-2

Bayer L. - Stoccarda 2-0

Hoffenheim - Wolfsburg 1-2

Augsburg - Bochum 0-1

Herta - Colonia 2-0

Werder B. - Lipsia 1-2

Schalke 04 - Bayern M. 0-2

Mainz - Eintracht F. 1-1

Friburgo - Union B. 4-1

Prossimo Turno:

Lipsia - Bayern Monaco

Union B. - Hoffenheim

Eintracht F. - Schalke 04

Wolfsburg - Friburgo

Bochum - Herta B.

Stoccarda - Mainz

Colonia - Werder Brema

Borussia D. - Augsburg

Borussia M. - Bayer L.

CLASSIFICA: BAYERN M. 34 - FRIBURGO 30 - LIPSIA 28 - EINTRACHT F.  27 - UNION B. 27 - BORUSSIA D. 25 - WOLFSBURG 23 - BORUSSIA M. 22 - WERDER B. 21 - MAINZ 19 - HOFFENHEIM 18 - BAYER L. 18 - COLONIA 17 - AUGSBURG 15 - HERTA B. 14 - STOCCARDA 14 - BOCHUM 13 - SCHALKE 04 9

Doppia dose di Bundesliga nell’ultima settimana prima del lungo stop: in Germania infatti, si va in “letargo” fino al 21 Gennaio, per cui quando parleremo di “prossimo turno”, sarà un autentico tuffo nel futuro. Nell’ultima puntata ci eravamo lasciati con il Dortmund che era appena caduto contro i “lupi” di Wolfsburg, rispediti a casa da Van de Ven e Nmecha. Non è andata meglio nella quindicesima giornata, con il BvB sconfitto ancora, stavolta dal Gladbach con un sonoro 4-2 che fa scivolare la squadra di Terzic in sesta posizione. Di Hofmann, Bensebaini, Thuram e Kone i gol che annichiliscono i “gialloneri”, dal canto loro in gol con Brandt e Schlotterbeck, i quali ottengono come unico effetto quello di rendere più godibile un parziale altrimenti assolutamente da cancellare. Se il Dortmund raccoglie un doppio zero, non va molto meglio all’Union Berlin, che solo qualche settimana fa guardava tutti dall’alto in basso, e ora con 27 punti condivide la quarta posizione con il rigenerato Eintracht di Glasner. Nella 14° giornata, la squadra di Fischer non va oltre il pari contro l’Augsburg: Becker e Behrens realizzano al 7° e al 22° le reti che valgono l’uno a zero e il due a uno, a cui risponde Niederlechner all’8° e al 39°. L’Union ci prova ancora, e trova il legno prima con Giesselmann, poi ancora con Behrens, ma il risultato non subisce nuovi scossoni. Nell’ultimo turno, vera e propria lezione impartita dal Friburgo all’Union: 4-1 per la compagine di Streich, nella partita che consacra definitivamente a uomo immagine dei “bianconeri” l’italiano Grifo, autore di una strepitosa tripletta. Nove, i gol complessivi dell’esterno azzurro in Bundes, sempre più trascinatore di una squadra che continua a togliersi soddisfazioni. Di Gregoritsch al 46°, la quarta marcatura per i padroni di casa; per gli ospiti, Michel al minuto 85 realizza il tiro dal dischetto che vale per la bandiera. Partita senza storia, anche per via dell’espulsione del portoghese Diogo Leite, che al 19° lascia i suoi in dieci e sotto di due gol. Nell’ultimo turno gioia, in quello prima amarezza: 3-1 alla Red Bull Arena; Simakan, Nkunku e Forsberg, mettono il nome nel tabellino marcatori. Per il Friburgo, di Lukas Huber al 66° la rete che riaccende le speranze, purtroppo non abbastanza da cambiare il destino della gara. 

30 punti per il Friburgo, che nonostante la battuta d’arresto occupa la seconda posizione a -4 dai bavaresi. In netta ripresa il Lipsia, vittorioso da quattro turni di fila e in serie positiva ormai da otto turni. I “tori” prima si impongono sul Friburgo poi vanno a vincere in casa del Werder Brema: 1-2 per la squadra di Rose, con i gol di Andre Silva e Schlager; per il Werder il gol di Christian Gross, valido solo il temporaneo 1-1. 28 punti e terzo posto per il Lipsia, un percorso incredibile se pensiamo alla squadra spaurita e senza identità delle prime giornate, una squadra che prendendo in esame anche i turni conclusivi della champions e di coppa tedesca, non perde da tredici partite; su tutte, da segnalare il 3-2 con cui superarono il Real Madrid in occasione della quinta giornata del gruppo F; una vittoria che ha minato più di qualche certezza madrilena, da quel momento non più la corazzata inespugnabile ammirata sin dalle prime battute della nuova stagione. Purtroppo per Rose e per il Lipsia, è proprio di oggi la notizia dell’infortunio di Nkunku, il quale in seguito a una distrazione al ginocchio perde anche la possibilità di mettersi in evidenza con la sua Francia al mondiale: i migliori auguri di pronta guarigione a questo ragazzo già autore in questi pochi mesi di 17 gol tra le varie competizioni disputate. 

Per l’Eintracht Francoforte quattro punti in due turni, frutto di uno scoppiettante 4-2 rifilato all’Hoffenheim, e del 1-1 sul campo del Mainz. Nel primo match in esame, Djibril Sow e Kolo Muani indirizzano la gara tra 6° e 8° minuto, poi Ebimbe e Lindstrom arrotondano il successo, solo parzialmente messo in discussione dagli ospiti con i gol di Baumgartner e del turco Kabak. Partita che  invece inizia in salita, l’ultima con il Mainz: i “biancorossi” passano in vantaggio grazie al gol del tedesco Burkardt, al quale risponde ancora una volta Kolo Muani, che con cinque gol e nove passaggi vincenti si guadagna la chiamata di Deschamps, convocato in luogo dello sfortunato Nkunku.

Il Bayern Monaco vince e convince nel doppio turno, chiudendo e legittimando il 2022 in testa alla classifica: 6-1 al povero Werder Brema e 0-2 alla Veltins Arena contro lo Schalke 04. Contro il Werder un assedio iniziato da Musiala e concluso dal giovanissimo Tel: in mezzo una pazzesca tripletta di Gnabry e la rete di Goretzka, a cui si oppone il solo Anthony Jung, in gol al decimo per l’uno a uno che dura appena dodici minuti, quando inizia lo show personale di Serge Gnabry. Contro lo Schalke, ancora Gnabry a sbloccare il risultato, poi un attivissimo Choupo-Moting a fissare il punteggio sullo 0-2 finale. 34 punti per la squadra di Nagelsmann, di cui 19 nelle ultime sette sfide, con sei vittorie e un pareggio, ovvero il 2-2 nel der klassiker di inizio ottobre. 

Alla ripresa c’è subito Lipsia-Bayern, ovvero la sfida tra le due che in quest’ultimo mese hanno dimostrato maggiore qualità e possibilità di resistere in alta classifica. Inutile dire che per i “tori” l’infortunio di Nkunku pesa come un macigno, sperando che sia un qualcosa di non abbastanza serio da pregiudicargli la possibilità di essere disponibile sin dalla prima del 2023; il Bayern non ha rivali, questo è chiaro, ma il Lipsia di fine anno sarebbe stato certamente un avversario molto temibile in uno scontro diretto. Chi può approfittare del big match è il prossimo avversario del Napoli in Champions: l’Eintracht in casa contro lo Schalke fanalino di coda, ha un’occasione importante di inserirsi ancora di più nella corsa ad un posto champions: il segno 1 qui è indispensabile per Glasner e truppa, anche considerando che il Friburgo secondo, non ha un impegno semplicissimo, in trasferta contro il Wolfsburg.

Eintracht F. - Schalke 04 1

Wolfsburg - Friburgo x2+over 1,5

Lipsia - Bayern Monaco 2

SERIE A

La serie A si è chiusa con Juve-Lazio, ma nello stesso turno anche Milan-Fiorentina e Atalanta-Inter ad animare l’ultimo weekend. La Juve che sembrava destinata al fallimento, con decine di tifosi pronti a “tagliare la testa” ad Allegri, oggi si ritrovano in terza posizione, a soli due punti dal Milan campione d’Italia e a dieci da un Napoli che oggettivamente è stato fuori categoria nelle prime quindici giornate: se i partenopei hanno uno score incredibile di undici vittorie consecutive, i bianconeri seguono a ruota, con un ruolino di diciotto punti nelle ultime sei gare, di cui sei sottratti a Inter e Lazio. Attenzione, il giudizio resta negativo, perché l’obiettivo stagionale dei torinesi è dichiaratamente il tricolore, e cominciare il 2023 da -10 sicuramente non era tra i programmi della Continassa, inoltre la debacle in Champions resta, e pesa come un macigno sul giudizio complessivo. 

L’Inter vince a Bergamo contro la dea, riuscendo finalmente a imporsi in un big match: i tre punti tolti alla squadra di Gasperini, migliorano sensibilmente la classifica dei nerazzurri, adesso quinti e a pari punti con la Lazio in virtù della sconfitta dei biancocelesti, e del pari interno della Roma. 

Il Milan batte tra le proteste la Fiorentina, e conserva la seconda posizione a otto punti di distanza dalla squadra di Spalletti. Seppur con defezioni importanti come quella del portierone francese Maignan - tra l'altro costretto a rinunciare anche alla rassegna iridata - i rossoneri si difendono al meglio e santificano la sosta, giunta proprio nel momento di maggior fatica dal punto di vista delle prestazioni offerte, certamente al di sotto delle potenzialità dei campioni d'Italia in carica.

I giallorossi impattano contro il Torino, raccogliendo in quinto punto nelle ultime cinque di serie A: un punto raccolto all’ultimo acuto, grazie a una splendida conclusione di Matic da fuori area; un punto che comunque vale la settima posizione con 27 punti, al pari dell’Atalanta. Sulla squadra di Mourinho si fa un gran parlare, alcuni al punto da mettere in discussione anche le qualità dell’allenatore lusitano, nonostante lo stesso abbia vinto quanto la Roma non vincerà per i prossimi due secoli. Siamo alle solite: come già detto in altre occasioni, un allenatore che si assume l’onere e l’onore di guidare il club capitolino, deve sapere che ha la scadenza come per i prodotti confezionati: dall’apertura consumare preferibilmente in diciotto mesi, dopodiché rischia di risultare indigesto ai fini palati dei tifosi romanisti, abituati a dominare in lungo e in largo sui suoli d’ogni dove. Thiago Pinto è oggetto di discussione dopo aver fatto una campagna acquisti clamorosa e senza moneta spendibile, Mourinho è sulla bocca di chi “non c’è gioco”, casualmente gli stessi che denigravano Fonseca nonostante un gioco spesso godibile “ma nun se ponno pijà tre ggò a partita, se stava Mourinho nun perdevamo 6-2 cor Manchester”; è un gioco visto e rivisto, la solita cantilena che ha seguito negli anni vite e carriere di Luis Enrique, Zeman, Rudi Garçia, Spalletti, Di Francesco, Fonseca e adesso Josè, l’unico che ci ha portato a vincere un trofeo a distanza di quattordici anni di nulla. 

E’ innegabile che lo spettacolo offerto dalla Roma sia tremendamente deludente, così come i risultati, è altrettanto innegabile che se a una squadra costruita su determinati calciatori, questi vengano a mancare, diventa difficile colmare certe lacune, soprattutto non avendo a disposizione uomini con le stesse caratteristiche di chi manca all’appello. Questa squadra era stata pensata sul dinamismo di Wijnaldum, sulla qualità nel concludere e servire di Dybala, su un giocatore come Pellegrini che man mano si è smarrito tra acciacchi e mancato riposo, su un attaccante che solo pochi mesi fa chiudeva una stagione da 27 gol complessivi e ora si divora gol a porta vuota: Mourinho ha responsabilità? Certo che ne ha! Questa è la squadra che allena, e sta a lui prima di ogni altro trovare soluzioni, ma non è allontanando l’ennesimo allenatore che si trova il bandolo della matassa. Non è un caso che Dybala in venti minuti abbia creato più di chi ha calcato il campo per i restanti settanta: non c’è qualità perché manca in chi è deputato a tamponare le assenze. Facendo un veloce rapporto con la stagione scorsa, è facile notare come in mezzo al campo ci fosse un giocatore come Mkhitaryan, con una qualità di palleggio e un dinamismo molto diverso dal duo Cristante-Matic, che non è e non può essere una coppia, sono anzi l’uno la riserva dell’altro. In ogni caso, seppur si dovesse chiudere la stagione ben lontani dagli obiettivi, non vedo a cosa possa servire cambiare e ricominciare ancora una volta da zero; mi auguro che non sia così, fiducioso che i Friedkin persino prolunghino il contratto del tecnico portoghese. Per fortuna la maggior parte dei tifosi la pensano come il sottoscritto: 

Società, squadra e allenatore: noi con voi nella stessa direzione

Game - Set - Match

W la Curva Sud, Forza Roma!

A presto amici, buon mondiale…seppur senza la nostra Italia…

#JBLS

FR27