Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili. Ci sono storie in cui si mette un punto e si va a capo, ce ne sono altre in cui si mette una virgola e poi si riprende, perché ci sono dei legami che non possono essere spezzati. La storia di Pirlo è la storia di un amore mai tramontato nei confronti della Juventus, squadra con cui ha avuto un rapporto speciale, un rapporto indescrivibile.

Pirlo iniziò la sua carriera nel Brescia il 21 maggio 1995, esordendo in Reggiana-Brescia, a 16 anni e 2 giorni, quando le rondinelle erano ormai retrocesse. Nella stagione 1996-1997, non fu chiamato in prima squadra, pertanto giocò in Primavera vincendo il Torneo di Viareggio. L'annata successiva vide Pirlo in prima squadra che fu impiegato spesso dal tecnico Edoardo Reja. Infatti, disputò 17 presenze, mise a segno 2 gol e contribuì alla promozione del Brescia in Serie A. Il suo secondo anno in Serie A, fu a dir poco stupendo per un giovanissimo come lui. Realizzò 4 gol in 29 partite giocate, dei quali il primo arrivò contro il Vicenza sugli sviluppi di un contropiede. Tutto ciò, non bastò ai bresciani che tornarono nella categoria cadetta.

L'Inter fu molto colpita dalle prestazioni di Pirlo e decise di acquistarlo nell'estate 1998. Andrea, però, non rese quanto ci si aspettava: in campionato collezionò 18 presenze, ma non lasciò il segno in nessuna partita. L'unica nota positiva della stagione fu il suo esordio in Champions League contro lo Skonto Riga. Per la stagione 1999-2000 l'Inter mandò un prestito Pirlo e fu scelta, di comune accordo, la Reggina. Pirlo con la maglia granata è stato l'assoluto protagonista ed è andato a segno ben 6 volte in 28 partite.

L'anno seguente tornò all'Inter, pronto per la nuova stagione. La prima parte fu per lui un'intera delusione. La maggior parte delle partite le ha viste dalla panchina, quindi i nerazzurri lo girarono nuovamente in prestito, destinazione Brescia. L'allenatore bresciano, per far convivere sia Baggio che Pirlo, decise di arretrare quest'ultimo nel ruolo di playmaker. L'intesa tra i due fu vincente tant'è che il Brescia si piazzò settimo. La preziosità di Pirlo si è vista contro la Juventus, quando ha servito un assist proprio a Baggio.

Il talento del centrocampista di proprietà dell'Inter era ormai sbocciato, ma non era riuscito a fiorire con i nerazzurri, quindi la partenza fu altamente probabile. E fu proprio così. Nell'estate 2001 Pirlo viene acquistato dal Milan per circa 35 miliardi di lire. Nella stagione 2001-2002 Pirlo disputò un'ottima annata con il Milan riuscendo a segnare anche un grandissimo gol su punizione. Il Milan si classificò al quarto posto in campionato, mentre in Coppa UEFA e in Coppa Italia si fermò in semifinale. Il 2002-2003 fu una stagione all'insegna di successi e record personali per Pirlo. 42 presenze, 9 reti, terzo posto in campionato, vittoria della Champions League e della Coppa Italia. Nella stagione 2003-2004 Andrea ebbe modo di confermarsi a livello internazionale come regista. Protagonista del centrocampo del Milan, Pirlo giocò 44 partite segnando 8 reti. Riuscì a coronare la sua ascesa nel panorama calcistico vincendo anche lo Scudetto. La stagione 2004-2005 fu aperta con il trionfo del Milan in Supercoppa italiana. Pirlo trascinò assieme ai compagni di reparto Gattuso e Kaká il centrocampo rossonero, ma ciò non bastò. Il Milan fu eliminato ai quarti di Coppa Italia, arrivò secondo in campionato e perse la finale di Champions League ad Istanbul nello storico Liverpool-Milan. Quella sconfitta fu uno smacco per Pirlo che, addirittura, prese in considerazione l'idea di lasciare il calcio giocato. Per fortuna ciò non accadde. Nella stagione 2005-2006 Pirlo fu il più presente in campo insieme a Kaká, Seedorf e Gattuso e segnò 5 gol. Quell'anno, fu però, carente di successi: eliminazione in semifinale di Champions League, eliminazione ai quarti di Coppa Italia e terzo posto in campionato in seguito allo scandalo di Calciopoli. Poi venne l'estate 2006, l'estate più italiana delle estati italiane. L'Italia vinse il Mondiale. Pirlo, pilastro del centrocampo, raggiunse l'apice della sua carriera. Fu nominato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zidane e Cannavaro. Nelle successive 5 stagioni al Milan, Pirlo vinse uno Scudetto, una Champions League, una Supercoppa UEFA e un Mondiale per club. Ma dopo la stagione 2010-2011, Pirlo dopo 10 anni di Milan, 10 anni di successi, 284 presenze e 32 gol si svincolò.

Nell'estate 2011 Andrea Pirlo si accasò alla Juventus a parametro zero, e ciò gli permise una seconda giovinezza. L'esordio con la casacca bianconera fu a dir poco favoloso: 2 assist e una prestazione perfetta. La sua pulizia nel gioco della palla lo rendevano un Maestro che scendeva in campo per amministrare la partita. Quell'anno fu premiato come miglior calciatore della Serie A e ottenne un successo in campionato. La stagione 2012-2013 fu splendida. La Juve era riuscita nel suo intento: ha fatto risplendere, a più di 30 anni, Andrea Pirlo. Pirlo fu inserito nella Top 11 UEFA dell'anno e vinse con i bianconeri Scudetto e Supercoppa italiana. Nella stagione 2013-2014, Pirlo dimostrò ancora la sua intelligenza calcistica in campo e i risultati li vide: 10° posto per il Pallone d'Oro e il tutto a 34 anni. Con la Juventus vinse ancora una volta Serie A e Supercoppa italiana. La stagione 2014-2015 Pirlo trascinò la Juve a suon di prestazioni spettacolari e non a caso fu vincitrice di Scudetto e Coppa Italia, mentre le amare delusioni sono arrivate in Champions League e in Supercoppa italiana: sconfitta in finale. A 36 anni, Pirlo decide di chiudere il suo fantastico capitolo con la Juventus e si svincola, dopo 4 stagioni a Torino.

Il 6
 luglio 2015 viene acquistato dal New York City e lascia definitivamente la Serie A con 493 presenze all'attivo. Nell'MLS disputò 3 stagioni, collezionando 60 presenze e 1 gol. Una volta appesi gli scarpini al chiodo Pirlo dichiarò di non voler percorrere la carriera da allenatore, ma tornò sui suoi passi e nel 2018, ottenne la qualifica per allenare tutte le squadre fino alla Serie C. Il 30 luglio 2020 Pirlo viene preso come allenatore della Juventus U23, squadra che milita in Serie C. Ma dopo appena 9 giorni, arriva la notizia clamorosa: Pirlo è il nuovo allenatore della Juventus. Dopo 5 anni dall'addio, Andrea Pirlo torna alla Juventus, ma non come calciatore bensì nelle vesti di allenatore.

Questa è la storia di Pirlo alla Juve, la storia di un amore mai tramontato.