La critica calcistica odierna privilegia molto il gioco offensivo. Dopo la trasferta di Monza sono piovute dai bloggers rossoneri critiche pesanti sull'operato di Pioli, a mio avviso caduto proprio per il suo gioco eccessivamente offensivo.
Già Zardoronz nel suo intervento per la vittoria contro il Rennes aveva evidenziato un 415 tutto di attacco che peraltro era stato salutato con molto entusiasmo dalla critica sportiva.
Avevo per la verità più visto un 424 con Luftus quasi seconda punta vicino a Giroud.

Con il Monza, squadra di metà classifica e con prestazioni di Palladino piuttosto inferiori a quelle brillanti ed inaspettate dello scorso anno, Pioli propone sostanzialmente la stessa cosa. Viene pesantemente sconfitto e le critiche ritornano puntuali.
Il Rennes era sicuramente molto più temuto del Monza e quindi non vedo perché Pioli non dovesse ricorrere ad una quarantina di milioni della campagna acquisti per cercare un sorpasso su una Juve, che dopo aver tenuto botta con la stratosferica Inter di quest'anno, mostrava per la prima volta il fianco per un sorpasso.
Eventualità che tutti si aspettavano, dalla Dirigenza e dallo stuolo di tifosi che hanno facilmente percorso i pochi chilometri che separano Monza da Milano.
E probabilmente se lo aspettava tutto l'ambiente milanista, anche ex milanista a cominciare da Capello che sono pochi giorni fa aveva definito la rosa del Milan, nel suo insieme, di livello superiore a quella della Juve.
Quindi tutto lasciava intravedere la elevata se non quasi sicura possibilità che il Milan agguantasse un secondo posto di elevato prestigio e anche di migliore prospettiva futura.
Addirittura si ventilavano miracolose possibilità di mettere in discussione ancora il Campionato.

Quando si aspetta che un evento debba verificarsi, succede l'inverso. Avevo già parlato della ironica legge di Murphy, che in fondo non scientificamente spiega che se un evento deve andare male la probabilità che ci vada è altissima, soprattutto se si aspetta che non vada assolutamente male.
A pochi giorni dal ritorno con il Rennes, con il quale già si dà troppo per scontato il passaggio del turno, dimenticando capitomboli ben più clamorosi con allenatori considerati molto di più di lui, Pioli ha messo in campo contro il Monza delle forze fresche e anche ben pagate per contrastare un Monza non certo irresistibile e come detto molto meno quotato del complesso francese.
La domanda semplice è quindi: se non contro un Monza quando giocatori come Chuku e Okafor e pure Jovic devono o possono avere la possibilità di partire titolari, pure in una partita importante?
Una delle critiche è che non si capisce perché tutti insieme. E perché no, visto che i sostituti non arrivano da un mercato invernale ma sono lì ad apprendere gli schemi di Pioli da mesi e quindi, visto che almeno i quattro giocatori di attacco solo loro valgono la valutazione totale del Monza c'è davvero da chiedersi dove sia l'errore così drammatico di Pioli.
L'errore oppure gli errori che gli vengono ripetutamente imputati magari sempre aggiungendone di nuovi sono tutti figli di un errore padre notevole e questo sì unico e totalmente criticabile che viene dalla impostazione iniziale, alla quale non si è posto rimedio oppure che si ritiene di proseguire.

Quanto questa impostazione sia stata legata al suo specifico intervento e quanto no, non è dato di saperlo e le supposizioni contano poco, visto che il ruolo di Pioli nel giro di pochi mesi è stato ampiamente ridimensionato.
Mi pare però indubbio che la rosa è stata costruita per svolgere un gioco di attacco, e che ci sia un titolare o un altro poco importa a mio avviso, perché se fosse diversamente si sarebbero spesi tanti soldi per avere dei comprimari e qui, visto che Maldini non aveva nemmeno le deleghe per comprare, possiamo immaginare che sia stato solo Pioli a condurre una campagna acquisti da 100 milioni? Direi certamente no.
Quindi il suo errore è solo stato quello di puntare su un gioco molto offensivo, molto magnificato del resto da una critica sportiva che dava il Milan in estate scorsa più che adeguato per una lotta scudettata ora molto lontana dall'avverarsi.
Più che un errore mi sembra una chiara scelta tecnica, del resto oggi ampiamente supportata da una critica sportiva che la definisce molto europea.
Mi sembra piuttosto contraddittorio quindi affermare che si può essere d'accordo con Capello che la rosa sia notevole e poi criticare Pioli perché utilizza in una valutazione di capacità di tenuta, che solo lui può giudicare con il suo staff, “riserve” che riserve non sono.
Quindi il ragionamento dovrebbe essere abbastanza semplice, o questi giocatori sono davvero dei comprimari e quindi spostiamo il peso delle responsabilità in senso ascendente, oppure Pioli è stato tradito da quelli su cui aveva messo fiducia.
Oppure direi io la squadra non ha risposto ad una sollecitazione esterna che chiedeva qualcosa che non è stata capace di dare, oltre alla suddetta legge di Murphy.

Se Thiaw commette in successione due interventi che un difensore in quelle condizioni di gioco non dovrebbe mai commettere, come evidenziato da Costacurta, che di difesa se ne intende, se un suo giocatore viene pure ripreso dall'arbitro insieme a Izzo, quindi in maniera autorevole, e poi si lascia andare ad un gesto plateale che lo fa espellere, quanto c'entra Pioli che in fondo mette un centrocampo titolare e sempre sostanzialmente un insieme di giocatori in attacco il cui valore, come detto, vale tutto il Monza?
Se c'è un errore, che considero grave, da parte di Pioli in questa specifica partita è quello di aver tolto praticamente il trio di attacco per sostituirlo con i titolari, un gesto molto discutibile, sia per il morale degli stessi e sia per il loro valore intrinseco, che dimostra che questi tre presi uno a uno in sostituzione dei cosiddetti titolari insieme non sono in grado non solo di giocare in una partita, sì importante, ma pure  contro un avversario, che pure in 11 contro 10 ha giocato di rimessa.

Cade quindi il ragionamento della rosa o della sciocchezza che tutti sono titolari oppure vale quello che una squadra non certo chiamata ad affrontare una squadra superiore non ha giocatori che siano in grado di riproporre un gioco ampiamente studiato? Colpa dell'allenatore o dei giocatori. E se un allenatore ottiene risultati con i titolari perché non succede con le “riserve”?
La elevatissima aspettativa della vittoria assolutamente necessaria ha giocato un brutto scherzo, dimostrando che queste riserve forse lo sono davvero, almeno caratterialmente e che Pioli è stato ampiamente tradito e che il suo gesto di sostituzione globale sia qualcosa che ha a che fare sulla attuale inadeguatezza di oltre 40 milioni spesi.
E non aver considerato che il pareggio poteva andar bene quanto di quella spasmodica aspettativa di sorpasso ha giocato?
E' qualcosa che si può attribuire a Pioli oppure ad un livello superiore? E' una domanda che pongo ai bloggers milanisti che oggi scelgono Pioli come solo capro espiatorio di una sconfitta totalmente inaspettata visto che il Monza non è il Real Madrid.

Con l'Inter di quest'anno c'è ben poco da fare, visto che il Cholo, uno degli allenatori più affermati e sicuramente europei è sceso ieri sera nello sempre stupendo San Siro, schierando un sostanziale 550 contro l'Inter in un supercatenaccio da far impallidire Gipo Viani.
Ne esce solamente con un solo gol di scarto ma solo gli errori clamorosi di Arnautovic gli permettono di  superare  Milano con molta speranza per la partita di ritorno.
Gli juventini se la prendono con Allegri come i milanisti con Pioli ma Allegri in fondo è rimasto abbastanza attaccato all'Inter così temuta da Simeone e Pioli addirittura si trova tuttora nelle condizioni di superare la Juve visto le partite che mancano.
Che l'Inter sia una squadra fortissima non c'è bisogna che sia io a dirlo, lo ha detto uno dei più forti allenatori del mondo mettendosi in difesa con il vecchio e sempre valido scopo, che per me rimane validissimo, che nel calcio è sempre meglio per prima cosa non prenderle.

Per quando riguarda lo stadio il mio augurio è che la proposta di ristrutturare San Siro sia presa molto sul serio dall'attuale dirigenza/proprietà che, a mio avviso,  deve ancora dimostrare di non cosiderare il Milan solo come un'opportunità di buy and sell e quindi Pioli per me rimane molto di più un aspetto secondario e poi nemmeno così male, vista la sua longevità,  non tanto come viene negativamente descritto seppur dai validissimi bloggers rossoneri.