Pioli resta, ciao ciao al tedesco. Come chiedevano in molti, o forse no.
Già perchè adesso leggo tanti commenti di gente che parla di non progettualità nella retromarcia rossonera sull'allenatore. Ho qualche dubbio sull'entità della retromarcia e sul fatto che sia solo figlia di questo sorprendente filotto di risultati positivi, la verità non la sapremo mai tutta o almeno non adesso.
Detto questo, la conferma di Pioli è un inno alla meritocrazia, questa sconosciuta nel nostro paese. Con l'aiuto di Ibra, sì certo e non è una colpa, anzi, averne di allenatori che sanno farsi aiutare dai big invece di fancularli in onore al proprio ego, il buon Pioli ha costruito una squadra. Innanzitutto facendo quello che pareva impossibile, quasi che su questa scelta gravasse una maledizione: mettere i giocatori nel loro ruolo. Visto Calhanoglu? E' un trequartista a tutto campo, non un fenomeno, ma neanche il mezzo giocatore incostante visto fino ad oggi. Bennacer soffre il ruolo da vertice basso costretto a menare come un fabbro rimediando cartellini gialli a ripetizione? Bene, gli si affianca uno che possa aiutarlo a livello fisico. E così si aiuta pure Kessiè liberato dai compiti mezzala. I due si aiutano a vicenda e formano una cerniera di centrocampo solida e dinamica, ne trae giovamento anche la difesa, più protetta, e il trequartista, liberato da troppi compiti difensivi. Ha scoperto l'acqua calda direte voi, si certo ma intanto ha aperto un rubinetto che altri tenevano testardamente chiuso. Rebic non ha mai segnato tanto, Leao a poco a poco sta diventando un calciatore vero e non solo un fumoso funambolo, Saelemakers si è adattato al nostro calcio, non è Donadoni, ma corre per due, ha gamba, grinta, personalità, sta facendo bene. Lo stesso vituperato Castillejo (un altro che mai sarà tra gli dei del calcio) ha fatto le sue più che dignitose partite. Kjiaer sembra mantenere oggi le promesse di quando era un ragazzo e giocava nel Palermo, non velocissimo ma gran senso della posizione, piedi buoni per far ripartire l'azione e una abilità sulle palle alte da molto tempo nostra pecca. Ibra è Ibra, ma anche saperlo gestire bene, avere gli attributi di tirarlo fuori mezz'ora prima prendendosi gli improperi del fumantino svedese e avere il buon senso di capire e non prendersela personalmente, ma andare avanti per la propria strada spiegando a Ibra che va gestito e amen, è un merito del mister. E hai detto poco... per molto meno "pelatone" Spalletti se la sarebbe legata la dito fino al 2050...

Ma arrivano le Cassandre: questi risultati sono figli della situazione particolare, Pioli non è un allenatore da quarto posto ma da media classifica e via discorrendo. Allora, la situazione particolare lo è per tutti, il Milan durante il lockdown si è allenato seriamente ed è un merito, se altri lo hanno fatto meno problemi loro, non è che adesso noi giochiamo ogni settimana e gli altri ogni 3 giorni...siamo nella stessa barca, l'unico vantaggio nostro sono i 90 minuti della coppa Italia contro la Juve in più nella gambe: all'inizio erano minuti importanti per la condizione fisica, alla fine peseranno.
Poi... Pioli è arrivato terzo con una Lazio che onestamente non era gran cosa, ma chi altri ha allenato per parlare di allenatore da mezza classifica? No, perchè la stessa Lazio era tutt'altro che fenomenale, l'Inter una baraonda immane a livello di spogliatoio (lo abbiamo visto dopo no ?), Pioli iniziò benissimo poi probabilmente vennero fuori le divisioni interne. Vogliamo parlare del periodo alla Fiorentina? Con una squadra costruita con pochi spiccioli e ancora meno idee, a gestire pure la drammatica situazione della scomparsa del proprio Capitano Astori (con la maiuscola non a caso). Pioli ha tenuto la Fiorentina lontana dalla zona B (con Montella ci è quasi finita in B) poi ha dato le dimissioni perchè di fronte ad un attacco da ubriacone al bar, come quello di Della Valle, chiunque con un minimo di dignità se ne sarebbe andato. Lo ha fatto con educazione, altri avrebbero avuto qualcosina da ribattere al calzolaio (con tutto il rispetto per chi svolge questa nobile arte)...
Date a Pioli una squadra sensata con giocatori al loro posto, una società seria alle spalle e poi ne riparliamo. Intanto siamo matematicamente settimi (se pure Sassuolo e Verona ci dovessero raggiungere come punti saremmo davanti per gli scontri diretti), vediamo di evitare i preliminari di Europa League e speriamo che la società lavori bene con oculatezza e idee in sede di rafforzamento, servono 4-5 elementi che migliorino le prestazioni di chi già c'è, magari confermando Ibra, vecchio, da gestire e tutto quanto, ma con una dote che non comperi: l'ESEMPIO. Se vedi uno così farsi un mazzo tanto per non mollare mai un metro sai cosa devi fare tu.
Su questo mi cospargo il capo di cenere, ero tra gli scettici su Ibra, felice di essermi sbagliato. Chapeau.