Avviso ai naviganti, ai deboli di cuore e ai critici dell'ultima ora e ai #pioliout.
Qui si parla dei problemi, dello status attuale e della crescita del Milan. Qui non si raccontano barzellette, panzane e non si cavalca l'onda giornalistica e mediatica di chi in fondo non vuole analizzare, ma solo dare all'untore. Qui non si scende e si sale dal carro ad ogni piè sospinto o al cambio di alito di vento. 

Il Milan è pieno di problematiche da gestire e deve poterlo fare in piena fiducia e tranquillità. Sgombro subito il campo: Pioli non è un problema del Milan, ma una risorsa. Di contro il Milan, oggi come ieri, non ha risposto in modo convincente al problema degli infortuni. Staff e preparazione concordate anche con il mister e coi medici, non ci trasmettono alcuna sicurezza.
Se però ci limitiamo ai dati oggettivi e non ai sentiment, il Milan è in corsa con la Champions con 2 trasferte fatte. Due risultati bugiardi su 3 (...e non certo perché Pioli sbaglia i gol davanti alla porta). È a 3 punti dal vertice di serie A, con la maggioranza degli scontri di alto livello già giocati. Unico neo grosso: il bruttissimo derby. Il tutto al netto dell'annoso problema relativo allo schieramento su ogni singola partita, di quei 3-4 assenti puntuali come la morte, al fischio d'inizio, addirittura in fase di rifinitura o riscaldamento.

La società Milan, nella figura della sua Proprietà, è stata estremamente generosa sul mercato, eppure il piano di restyling della rosa è comunque lontano dall'essere completato e lontano di molto dai vertici attuali del calcio europeo. Lo sanno loro e lo hanno anche detto a più riprese, eppure...
Qui sta l'errore madornale di una selva incredibile di tifosi inesperti, giovani o ignoranti (nel senso che ignorano) o anche solo facilmente influenzabili da campagne denigratorie, social o giornalistiche, travestite da informazioni analitiche. Pensare, o peggio, aver assimilato acriticamente, che il Milan sia oggi una squadra da semifinale di Champions e stabilmente ai vertici internazionali. 
Da qui anche la sovrastima dell'organico, la sovra valutazione del gioiello Leao e quindi, pur nei normali momenti di down psicofisico di chiunque, reo principale sempre sotto il riflettore dei maligni. Quindi si avvicendano nelle cronache e negli editoriali antimilanisti, il nostro n.10 e il nostro mister, senza soluzione di continuità, con strali e minacce di tragedia imminente. Poi vedi bene e ti accorgi che a giustificare tali improperi, l'unico comune denominatore "solidissimo" è sempre e solo il risultato del tabellino di domenica o mercoledì che sia. Ridicolo.

Come grottesca ora è la questione dell'ingaggio di Ibrahimovic; c'è chi lo legge come commissariamento di fatto per il mister; c'è chi lo legge come un restauro strategico necessario per la dipartita scriteriata di Maldini, come se fosse un passo indietro e una ammissione di colpa. Comunque sia Ibra è parte del Milan nel cuore e nel cervello e sarà eventualmente letta la sua entrata nell'organico societario solo DOPO che si saprà qualcosa relativamente al suo ruolo e soprattutto lui cosa si sente pronto a fare...
E non è certamente il commissario straordinario di Pioli. Purtroppo non scenderà più in campo, ma se sarà necessario in qualche posizione aperta presso Milanello lo scopriremo. I problemi sono altri. Non la motivazione dei nostri giocatori. Vi pare che Giroud o Calabria abbiano bisogno di motivazione? Ecco... E nemmeno gli altri...

Sono certo, come già detto, che il Milan nel suo 11/15 titolari non ha molti competitors in Italia. Giusto l'Inter, con il quale si protrarrà la sfida fino all'ultima giornata. Le altre sono indubbiamente meno attrezzate qualitativamente.
Se il nodo infortuni però non si risolverà, sarà impossibile tenere il ritmo. Agli infortuni devo sommare purtroppo anche una certa reticenza nel renderli chiari al momento dell'accadimento e soprattutto nei tempi di recupero.

Un Loftus-Cheek che ti salta le 5 partite clou della prima parte di stagione, per un 'non si sa cosa di infiammazione' e che, da una partita all'altra rimanda il rientro, è tanto irritante quanto una recidiva di Kalulu che è rientrato per forza di emergenza per carenza di giocatori da un momento all'altro e quindi inevitabilmente si è fatto male ancora.
Tolto questo, diciamocelo però che, senza tema di smentita, siamo più forti dell'anno scorso. Che tatticamente 90 su 100 dominiamo la partita... e invece c'è gente che si lamenta o vuole trovare lui il sistema di gioco perché Pioli è scarso... e poi magari mi mette in confronto Saelemakers con Okafor e Pulisic con Diaz... Sì, ho letto anche questa... Siamo al delirio. Posso criticare solo l'aspetto di gestione degli infortuni. Vero tarlo che non ci vogliono spiegare.

Ma che si contesti Pioli o Leao o Theo o chiunque si voglia, è una assurdità. Che li si metta artatamente gli uni contro gli altri, è un gioco che io non accetto. Questa squadra sta performando, e con pieno merito, oltre la sua effettiva media valore. Da due anni a questa parte. Le carenze di alcuni elementi vengono compensate da ritmi e tattiche di pressione dispendiose. E hanno portato a risultati straordinari. E hanno portato anche ad una anormale media infortuni.
Così è... Ma vi deve andare bene e dovete tollerarlo e tifare forte per allenatore e questi ragazzi. Perché lo meritano. Diversamente saremmo la Juve o la Lazio, o la Fiorentina. E invece questo è il nostro Milan. Voglia di primeggiare e rischi di infortuni. Non siamo quelli dello spogliatoio in subbuglio. Balle! verdi, rosse e gialle...

Questa rosa 2023/24, pur evidentemente non completa, è sicuramente più lunga rispetto agli ultimi anni e con margini tecnici decisamente più stimolanti. Inevitabilmente per i budget a disposizione è stata anche riempita anche di giovani promettenti, a basso costo di acquisizione, per affrontare le partite di medio basso livello e nell'interesse futuro di integrarsi e sedimentare ritmi e peculiarità del campionato Italiano.

Detto questo, non si può pretendere quindi che, in una partita di cartello, non accadano casi come l'intervento tecnico da 'somarelli' come quello di Pellegrino su Politano o l'inconsistenza di un Romero che fornisce pochi risultati in avanti e semidisastri in ripiegamento, un Bartesaghi che in qualche modo 'contribuisce' al caos che porta all'espulsione di Maignan.
Questi giovanissimi non sono a livello per queste partite; il problema è doverli avere lì in campo perché non si può schierare uno straccio di alternativa adeguata. 

Tutti: Pioli, Leao, Calabria, Giroud sono parte integrante e costruttivo di un gruppo che non è 'vincente' per unzione divina, ma può essere vincente. Sono tutti la stessa faccia della stessa medaglia.
Occorre riformare l'ufficio stampa, la 'comunicazione', questo sì! La capacità di trasmettere ciò che è il Milan, questo Milan, come Società e singoli giocatori, sui quale in troppi come avvoltoi e sciacalli, e troppo facilmente, aggrappano casi e cose che sanno di panzane, ma che raccolgono proseliti, sul terreno fertile degli insoddisfatti. 

Beh, io dico a questi insoddisfatti di fede rossonera, di guardarsi indietro a 3 anni fa. Cosa eravamo e cosa siamo oggi. A lamentarsi per una partita contro PSG e una sconfitta ridicola, sfortunata e immeritata con la Juve... 3 anni fa eravamo fuori dai radar europei e in difficoltà contro squadre che oggi archiviamo in 40 minuti e che non arrivano alla nostra porta. Senza debiti e una proprietà e dirigenza che va avanti col piano crescita, obiettivo: vertici mondiali. 
Abbiate pazienza e godetevi ciò che stiamo creando. Perché non è poco.

Oppure ho la soluzione per voi: andate a tifare l'Inter... Lì troverete posto, perché sono sempre coi gazebo aperti alla ricerca di piagnoni e ingrati ipercritici. 
Forza rossoneri!