Da un fallo di mano veementemente reclamato dal Milan tanto da portare un nervosissimo Giroud alla espulsione per le sue reiterate proteste al gol vittoria del Lecce annullato in zona Cesarini dal VAR si è vista una partita nella partita.
Quella regolare viene prima giocata benissimo dal Milan nel primo tempo e malissimo nel secondo e in cui Pioli fa davvero proprio di tutto, non solo per non vincerla ma addirittura per perderla invece che cercare di gestire un risultato ottenuto da un Milan dominante nel primo tempo. L'immobilità quasi in catalessia del nostro allenatore nel secondo trova ben poche giustificazioni pure nella sua usuale conferenza di sapore kafkiano. Francamente comincio a pensare che l'ingresso di Ibra stia ponendo Pioli in una situazione di forte riduzione rispetto all'allargamento inusuale che gli era stato concesso. Un 2 a 3 sarebbe forse stato un risultato molto imbarazzante per lui anche se questo 2 a 2 ha comunque il sapore più di una sconfitta che di un punto guadagnato, anche se rimane comunque troppo presto, considerare il Milan già fuori dalla lotta per lo scudetto, questo da me sempre giudicato piuttosto improbabile e comunque per rimanere in Champions.
Giroud sporca la sua stupenda partita con delle proteste che un giocatore della sua esperienza dovrebbe evitare ma che dimostrano il fatto che la squadra è comunque attraversata da segnali di nervosismo evidenti, forse solo mascherati dalla prestazione contro il PSG. Sicuramente il dispendio mentale di questa partita si è fatto sentire ma comunque questo spiega poco perché si sia addirittura sfiorata la sconfitta. Totalmente imperdonabile il nostro allenatre quasi fosse paralizzato nel non intervenire con adeguati cambi nel secondo tempo quando il centrocampo del Milan sparisce letteralmente dalla partita. Cervellotica e insana la mossa di Musah nel secondo tempo in una improbabile posizione di terzino destro totalmente in balia di un Banda scatenato Nella prima fase della partita è infatti il Milan a tenere il campo con un Giroud monumentale che entra in tutte le azioni importanti.
L'infortunio iniziale di Leao appare come un cattivo presagio per una serata che inizia malissimo. Okafor invece in ottimo scambio con Theo, entra nel primo gol ed è fantastico il movimento di Giroud, che pure con i due centrali addosso, riesce comunque, con fulmineo movimento a metterla in rete. Ma già in questa fase della partita, il movimento di Pobega risulta legnoso e spesso impreciso. La sua posizione spesso balla pur nel mediocre centrocampo leccese, dove Rafia e Kaba non riescono ad imprimere ritmo alla azione dei leccesi rendendo l'attacco completamente privo di palle giocabili e dove, comunque, Reijnders giganteggia praticamente da solo poco pure aiutato da Krunic il cui declino tecnico e pure dinamico rende davvero inspiegabile e direi imbarazzante il suo continuo utilizzo.
Nonostante non sia certo un fenomeno la sua partecipazione tecnica e pure mentale alla partita registrano comunque cali vistosi rispetto ai suoi rendimenti abituali Forse è rimasto alla opportunità che si era aperta per lui nel mercato estivo. Del resto Pioli in assenza di Bennacer si trova un poco a gestire la quadratura del cerchio in un centrocampo che non è quello da lui pensato. Questo comunque non lo giustifica per la sua totale inazione nel secondo tempo e pure con scelte chiaramente discutibili. Krunic in effetti rappresenta l'unico giocatore di interdizione e di manovra, almeno fino a poco tempo fa, sicuramente accettabile in quel ruolo nel suo 4231 oppure 433. Lascio a chi se ne intende tecnicamente molto di più di me dare la dimensione di questa strana catalessi gestionale di Pioli.
Come mi rimane inspiegabile il non utilizzo di Adli. Nel Lecce solo Strefezza causa qualche grattacapo nella difesa milanista dove uno spento Krstovic permette a Thiaw divagazioni in attacco anche se questo non è il suo mestiere, perché né lui e né Tomori sono giocatori che abbiano rilevanti capacità propositive in attacco.
E questo per me è uno dei limiti, soprattutto quando l'attacco avversario è praticamente inesistente. Basta quindi molto poco per tenere a bada il Lecce. Dopo 37 minuti l'oggetto misterioso Chukuwueze si ricorda finalmente di non giocare “con la palla” invece che giocare “la palla”, e partecipa a una azione dove non perda regolarmente la stessa, e imbecca uno scatenato Reijnders in una sua tipica azione di percussione centrale che sempre, almeno finora, si era malamente conclusa al tiro. Ottimo, comunque l' assist del nigeriano e straordinario ancora una volta il movimento di Giroud che apre la strada all'olandese in un perfetto movimento di tipo cestistico. Finalmente l'olandese va alla conclusione che il portiere comunque riesce a sporcare ma almeno ha la soddisfazione di realizzare il suo primo gol in rossonero. E poco dopo è ancora una stupenda spizzata di testa di Giroud che lancia Reijnder con sfortunata conclusione sul palo.

A questo punto comincia una specie di switch-off nella testa dei rossoneri che evidentemente Pioli non percepisce, forse per la totale sicurezza di avere, come del resto è, la partita in pugno. Non preoccupa quindi più di tanto il fatto che ci si distragga su una azione di Gendrey che manda Banda al tiro che Maignan sventa con un grande intervento. Nonostante abbia Florenzi a destra, Pioli sceglie una soluzione incomprensibile con un inedito Musah a fare il terzino destro. Il poveretto prima non chiude su Banda sul solito calcio d'angolo letale in fotocopia di tanti già subiti e non solo con il PSG e poi si avventura in una letale costruzione che permette una bella azione in linea conclusa da Sansone che per noi è quasi una sentenza visti i suoi trascorsi. Nonostante che tutto il settore destro del Milan sia praticamente in balia di quello sinistro di un Lecce completamente rinnovato da azzeccate sostituzioni di D'Aversa e che quindi intravede la possibilità di vincere, Pioli rimane inerte a guardare e solo al 71 riesce a riequilibrare la difesa con l'ingresso di Florenzi.
Incomprensibile pure il cambio di Pobega con Jovic, già quando dopo il gol subito era forse più opportuno contenere la spinta del Lecce con un nostro centrocampo in apnea. Non si conosce perché Luftus non sia stato chiamato in causa e pure Adli come prima indicato. Quando sia Pobega e sia Reijnders erano in apnea vista la costante inconsistenza di Krunic. Un palo del solito Sansone e l'incredibile gol da lontanissimo di Piccoli negato dal Var con un colpevole Maignan fuori posizione chiudono una partita da Dottor Jeckill e Mr. Hyde del Milan non solo ma direi del suo allenatore. Forse la facilità con cui il Milan poteva realizzare il terzo gol a inizio del secondo tempo deve aver dato una falsa sicurezza alla squadra. Lo stesso Reijnders, Theo e ancora Okafor non trovano piuttosto colpevolmente il terzo gol con un Lecce molto sbilanciato in avanti e con squadre allungate. I cambi di D'Aversa lo ricompattano in concomitanza di un calo generale del Milan al quale Pioli non rimedia sbagliando completamente la gestione della partita.

L'illogicità delle scelte di Pioli mi lascia francamente sconcertato e pure i suoi valori secondo il mio personale parametro sono in picchiata. Da un valore di 1,00 alla nona giornata siamo ormai passati ad uno 0,5. E pur vero che questo è sempre un valore iniziale ma oggi credo che Pioli abbia raggiunto il punto più basso a livello di gestione di una partita da quando lo seguo e quindi rimango abbastanza convinto che ci siano molti sorrisi forzati nella attuale situazione societaria e pure nelle decisioni della Proprietà con l'ingresso di Ibra, relativamente ai quali non credo che Pioli sia poi così immune.