Nel mio Milan attuale ed ideale, parlo di un Milan economicamente sostenibile, probabilmente giocherebbe solo Donnarumma, forse Romagnoli e Leao. Il resto sarebbe diviso tra regali tipo Santa Claus a piene mani e cessioni sperando di non smenarci troppo. Ma il Milan attuale è molto lontano da quello che potrebbe essere, se a qualcuno non fossero bruciati tra le mani quattrocento milioni e non ci avesse regalato dei pacchi, intesi questa volta come fregature, che ovviamente non vuole nessuno.

Ogni tanto penso a cosa ho fatto di male per trovarmi nel 2019 con Borini o Biglia in squadra, e cerco di consolarmi immaginando che sia una specie di vendetta divina: Zeus, come sempre invidioso dei mortali, ha lanciato le sue saette dall’Olimpo, condannando una delle squadre più vincenti della storia a 10 anni di triste mediocrità! E 10 se va bene, aggiunge Apollo appollaiato in un angolino.

Ma tant’è, questo abbiamo e con questa roba qua dobbiamo fare i conti. Ho più volte suggerito la pezza che metterei a tanta tristezza: fuori i cinque Orrendi che ormai non possono più indossare questa maglia ed estenuare il tifo (date un occhiata ai social media), e dentro tutta la campagna acquisti: Gabbia, Maldini e virgulti vari in panchina, svizzeri e turchi vari in gita scolastica fino a gennaio.

Ci teniamo Calabria sulla fascia (quando non è dal pediatra), e le belle speranze acquistate dai prodi bandieroni del Milan che fu.

Ma occorre altresì sottolineare che, del tutto inaspettatamente, si stanno alimentando dubbi feroci su due certezze che a gennaio ci hanno di fatto sfiorare la Champions per mezzo palo: P&P! Le sconfortanti uscite dei rossoneri stanno pian piano rosicchiando i giudizi entusiastici che avevano accolto i due neoacquisti.

Da parte mia urge una precisazione: se Piatek mi piace, e tanto, Paquetá ad oggi non l’ho capito; non ha corsa, strappo, tiro, e soprattutto, non ha un ruolo. Non ha giocato una sola partita in cui si sia urlato al miracolo, anzi! Ho paura che finisca, e mi dispiacerebbe, nel calderone dei mediocri dove sguazzano da anni elvetici e argentini.

Spero di sbagliarmi, ma una fetta consistente del tifo sta già storcendo il naso.

Quindi prego il Gianmaestro di trovare rapida soluzione almeno per innescare il polacco (che alla Juve farebbe 40 gol). Le armi le ha sotto gli occhi: non sono né turche né spagnole né, temo, brasiliane.