La questione del gol annullato alla Juventus prende banco ormai da due giorni. E sembra che l'indignazione da una parte e la propria presunzione di innocenza dall'altra, non plachino la polemica.

Cominciamo dalle ragioni della Juventus.
La squadra si trova senza due punti e con tre espulsi a seguito di una decisione a dir poco imbarazzante dell'arbitro e della compagnia al VAR. E c'è pure la multa alla società!  Non si può accettare che chi sbaglia in modo così evidente si comporti come se non fosse colpevole di nulla, ma che si nasconda dietro al fatto che lo sport è questo, e si può anche sbagliare. 
Mi rendo conto che sembra un ragionamento corretto, ma c'è un proverbio che dice: chi sbaglia paga, ma i cocci sono suoi. E qui chi sbaglia non solo non paga, ma non si tiene nemmeno i cocci, che dovrebbe rimettere a posto. E se un giocatore, o un allenatore, oppure un dirigente sbaglia, viene sanzionato. Ma se sbaglia un arbitro, non solo non viene sanzionato, ma lo promuovono pure. Nessuno viene a dare spiegazioni esaustive, si trincerano dietro alla loro "casta", e chi vuole giustizia, si arrangi. Sono decenni, da quando gli arbitri hanno preso il sopravvento sulla catena di comando del calcio, che rimangono sempre un circolo a parte, inappellabili, imperscrutabili e spesso, prepotenti. 
Intanto, vorrei sapere in che modo arbitrano, perché non si capisce più niente. A volte si arbitra all'inglese, ovvero lasciando correre il contatto maschio, a volte il concetto  viene stravolto e si torna a fischiare al minimo contatto. Si vede dare rigore per un minimo contatto di piede in area, e poi si vede non dare rigore se uno prende l'avversario e lo spinge via con entrambe le mani! Si cercano falli microscopici, e non si puniscono le continue simulazioni che vediamo ogni partita. Si definisce simulatore chi scivola e magari non ha colpa di avere perso l'equilibrio, fermando anche un'azione gol, che sarebbe regolare, perché scivolare non è un comportamento scorretto. Ci sono partite che non si riescono a giocare, perché i giocatori si buttano sempre in terra e tra massaggiatori e perdite di tempo varie, si arriva alla fine in qualche modo. Rigori dati per manate sul viso, e poi vedere pugni che volano in area e nessun riscontro da parte dell'arbitro. 

Ma quello che da più fastidio è il teorema ormai in uso nell'atteggiamento arbitrale: se dai torto alla Juventus, non sbagli mai, nemmeno se sbagli!
L'anno scorso, al Milan fu fatto un furto clamoroso, per un "presunto" fallo di mano di Udogie, che segnò così  un gol contestatissimo. E qui gli arbitri chiesero scusa al Milan. Ma l'errore ai danni della Juventus non è presunto, ma acclarato. Il fuorigioco non c'è, e ne danno prova tutte le immagini in possesso di tutti, persino la Ryan Air, ma che il nostro proditorio VAR non possiede. E siccome non ha le immagini, vuol dire che il fatto non è giudicabile. E qui si trasforma Candreva in Babbo Natale, considerando che, come lui, non esiste! Il Presidente Gravina sdrammatizza e dice che il fatto non è importante, e quindi tutto va bene così. Un momento non è importante perché riguarda la Juventus come parte danneggiata? Perché se la Juventus se ne fosse avvantaggiata, cioè a parti invertite, non ci sarebbero state prese di posizione ufficiali e magari interrogazioni parlamentari? 

Si percepisce un forte imbarazzo, e tutte le spiegazioni che il palazzo ci consegna, invece di calmare gli animi, rischia invece di esasperarli ancora di più. E non viene mai detta la frase magica: "Abbiamo sbagliato, scusateci"! E no, non si può, alla Juventus? A quelli che Calciopoli ha dato un anno di serie B e la revoca di due scudetti? Non sia mai!
E anche qui era successa una cosa analoga. Tutte le intercettazioni telefoniche, pare che riguardassero solo le attività "irregolari" della Juventus. Ma dopo un processo sportivo, anche qui molto frettoloso, si arrivò anche ad uno penale. E dal processo penale si ricavarono le intercettazioni che riguardavano, guarda caso, gli "onesti", ed erano anche di una certa gravità. Ma anche qui, siccome il processo sportivo era già avvenuto, ormai era maturata la prescrizione. Quindi anche qui, passata la festa, gabbato lo santo! E pure qui tiene banco il teorema Babbo Natale, ed in questo caso l'Inter non esiste! E da allora ognuno che voglia sbeffeggiare la Juventus, definisce la squadra bianconera un covo di ladri, e quindi se sono ladri, debbono essere derubati a loro volta. 

Vorrei dire che chi ruba al ladro è due cose: o è più ladro di lui, oppure è lui solo il vero ladro, il quale nasconde la propria impunità dietro ad una scusa truffaldina. E se la Juventus ha vinto nove scudetti consecutivi, non li ha vinti rubando, ma dimostrando al mondo del calcio come ci si rialza dalle sciagure e dalle sfortune che attraversano le vicende societarie che hanno procurato danni di milioni di euro, senza che nessuno se ne curasse o ne prendesse in parte la giusta ammissione di colpa. No, tutto prescritto, come quando si va a votare, ci si dimentica spesso di chi ha governato male, ma lo si vota perchè dice tante cose  che ci suonano bene, ma che non servono alla vera causa dei cittadini! Oppure li si vota perchè loro sono contro i poteri forti, o i corrotti, mentre spesso sono proprio costoro i corrotti e gli amici dei poteri forti! 

Tornando alla Juventus, è desolante vedere che ad ogni partita, se un giocatore juventino entra con decisione, tutti i tifosi avversari urlano, e il giocatore "colpito" si butta a terra, e l'arbitro ci casca e tira fuori immediatamente il cartellino, persino se non è neanche fallo. Ma la tentazione di farsi amico il pubblico è tanta. Se poi picchiano i loro giocatori, allora applausi e "bravo" sei un vero "fusto". Sono scene veramente vergognose che mi capita spesso di osservare, come quella volta a Genova, Sampdoria Juventus, Sissoko della Juventus, entra per due volte per prendere il pallone. I giocatori della Samp, fanno delle simulazioni indecenti ed il pubblico rumoreggia. L'arbitro, lo ammonisce due volte e così la Juventus rimane in dieci, pareggiando una partita che se fosse rimasta in undici avrebbe vinto agevolmente. 
Invece in Juventus.Atalanta, Freuler azzoppa Arthur, e dopo va pure a segnare. Arbitro e VAR assenti. Arthur paga l'intervento con sei mesi di stop. E gli esempi potrebbero essere a decine, tutti a sfavore della Juventus.
Ma nessuno reclama, perché la Juventus decide di non dire nulla, per spirito sportivo, e la stampa organizzata, vedi ad esempio Sky, la bastona appena può. Ma qui l'essere signori penalizza. Forse si dovrebbe aizzare la piazza, creare disordini, come fanno da altre parti. E ricordo che alla Juventus fu praticamente rubato uno scudetto, perché a Perugia non si poteva giocare in quella piscina, ma per paura di disordini da parte dei tifosi laziali, si obbligò l'arbitro a fare giocare ugualmente la partita. Quell'anno, lo scudetto fu praticamente derubato alla Juventus, che aveva nove punti di vantaggio a cinque giornate dalla fine, ma decisioni arbitrali discutibii fecero perdere tre partite espellendo giocatori senza validi motivi. E lo scudetto fu consegnato alla Lazio. Da ricordare che nella partita di Perugia, a trenta secondi dalla fine, Pessotto, invece di giocare per segnare il gol del pareggio, ributtò la palla fuori, per renderla sportivamente all'altra squadra che l'aveva messa fuori per consentire di soccorrere un giocatore loro(probabilmente simulava). La stessa cosa non fece il Milan in una semifinale di Coppa Italia, ottenendo anzi un rigore all'ultimo, che la portò in finale. L'Atalanta fu beffata, perché in quel momento si sarebbe aspettata la restituzione della sfera, e così fu impreparata a quell'atto di antisportività!
Quindi, prima di definire gli altri ladri, ci si guardi in casa. E se la memoria fa difetto, si vada a consultare archivi e giornali, e ne vedrete delle belle. Gli armadi con gli scheletri li hanno tutti, anche i "puri di cuore".
Un saluto!