Il primo valzer europeo è giunto al termine, abbiamo visto fuochi e fiamme, battaglie, contrasti e tanta voglia di salire su quell'aereo direzione Istanbul. Tutte queste emozioni sono ciò che dal piccolo schermo, e i più fortunati dagli spalti, hanno potuto ammirare nel primo capitolo delle due semifinali di Champions League. Da una parte un Real Madrid che come sempre ha messo in campo la sua esperienza in questa competizione, cercando di contrastare avversari che nessuno in questo momento vorrebbe mai affrontare, stiamo parlando naturalmente del Manchester City di Guardiola. Il primo scontro tra queste regine d'Europa termina con un pareggio di 1-1 con le splendide reti di Vinicius Jr sponda Blancos, mentre per il club inglese il fuoriclasse belga De Bryne. Un risultato che rimanda il discorso alla gara di ritorno che si disputerà in Inghilterra all'Ethiad Stadium il prossimo 17 Maggio. Un match tra due squadre pronte a darsi battaglia per ottenere un pass di platino, sarà sicuramente una partita molto instensa e di altissimo livello. Se questo si può affermare per la sfida tra gli spagnoli e inglesi, lo stesso non si può fare in ottica italiana, visto che il match tra Milan vs Inter andato in scena ieri sera a San Siro sembra aver dato già il nome della squadra finalista.

Analisi della partita: la squadra rossonera scende in campo con il tradizionale schema 4-2-3-1, ma con una pedina mancante a dir poco fondamentale visto l'infortunio del fuoriclasse portoghese Leao. Dall'altra parte i neroazzuri rispondono con il modulo  3-5-2. Dopo il fischio d'inizio dell'arbitro spagnolo Manzano avviene l'impronosticabile, poiché all'ottavo minuto l'Inter va subito a segno con una sciabolata del numero 9 bosniaco Dzeko che spiazza Maignan. Dopo neanche 5 minuti la squadra di Simone Inzaghi sigla il secondo gol con Mkhitaryan. Una partenza a dir poco elettrizzante per la sponda neroazzura che ha avuto diverse occasioni per raggiungere un parziale che avrebbe addirittura già potuto chiudere il discorso qualificazione. Per quel che concerne il Milan, si è potuto constatare che è sceso in campo con un atteggiamento eccessivamente passivo commettendo errori che hanno creato buchi difensivi degni di nota. Complice la sfortuna con la pesante assenza dell'asse portoghese, la squadra di Mister Pioli non si è mai resa pericolosa in attacco e non ha mai impensierito Onana.

Quello che è chiamato a fare il tecnico rossonero, insieme ai suoi ragazzi, è sicuramente un grande lavoro tecnico e tattico, ma allo stesso tempo anche psicologico, in vista della partita di ritorno che si disputerà il prossimo 16 Maggio. Ciò che servirebbe al Milan è trovare almeno una vittoria con 2 reti senza subirne portando così il discorso qualificazione ai tempi supplementari.  Impresa ardua nei confronti di un'Inter in grande forma che di certo non si farà trovare impreparata.  Di certo, la storia dell'euroderby di Milano non è ancora giunta al capolinea, tutti gli appassionati di calcio hanno voglia di vedere altro spettacolo che sicuramente le due formazioni meneghine offriranno sul campo, ma poiché la posta in gioco è alta è doveroso fare delle riflessioni: dopo oltre 10 anni l'Italia ha la possibilità di tornare a vincere un trofeo così importante che è la Champions League, e chi veramente ha voglia di vedere trionfare il nostro tricolore non può fare a meno di analizzare le percezioni avute dalla partita di ieri e trarne delle conclusioni in ottica finale. Purtroppo le difficoltà del Milan sono abbastanza evidenti, prendere 2 gol nei primi quindici minuti di gioco fa pensare che la squadra del tecnico parmigiano non è pronta per affrontare una big tra Real Madrid e Manchester City. Forse, ciò che deve fare la squadra rossonera è pensare alla qualificazione in Champions del prossimo anno, che non è ancora sicura, e di rinforzare la propria rosa per far sì che la prossima stagione possa presentarsi sulla scena europea in una forma più competitiva. L'Inter dall'altra parte sembra essere un gruppo più forte e maturo per cercare di contrastare due colossi che potrebbero far svanire il sogno italiano di ritornare alla gloria dopo oltre un decennio.   
È il caso di dire: Per il bene italiano è meglio l’INTERnazionale di Milano