Prendere o lasciare, perché per Maurizio Sarri non esistono le mezze misure: l'ex tecnico del Napoli durante l'esperienza partenopea era stato più volte sotto i riflettori della stampa per alcuni comportamenti sopra le righe, e adesso la polemica imperversa anche l'Inghilterra: infatti in seguito all'amara sconfitta per 2-0 intervenuta sul campo dell'Arsenal nel precedente weekend di Premier League, il maestro toscano si è contraddistinto per le dure parole rivolte ai propri calciatori, colpevoli di una prestazione al di sotto delle aspettative, soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento mentale; inoltre una particolare nota pungente della sua intervista ha riguardato il fuoriclasse belga Eden Hazard, reo di non incarnare la personalità degna di un leader sul terreno di gioco.

Pochi giorni più tardi però i blues sono riusciti ad imporsi sui rivali del Tottenham, malgrado la sofferenza scaturita dalla lotteria dei rigori, nella semifinale di ritorno della Carabao Cup, raggiungendo il prestigioso obiettivo di disputare la finale in programma il mese prossimo contro il Manchester City di Pep Guardiola: protagonisti del match il centrocampista francese N'Golo Kanté, autore dell'1-0 della formazione di casa con un destro velenoso da fuori area, e scherzo del destino probabilmente, anche il belga Eden Hazard è stato uno dei maggiori interpreti dell'incontro con una prestazione da 9 in pagella, impreziosita dalla rete del momentaneo raddoppio del Chelsea con un acuto da vero opportunista, figlio di uno splendido inserimento in zona goal.

Ai microfoni dei giornalisti, curiosi di conoscere l'opinione del ragazzo inerente alle parole precedentemente rilasciate dal tecnico italiano, il talento della nazionale belga ha risposto secco:"non mi interessa", lasciando intravedere il complicato rapporto finora creatosi con il proprio allenatore, divenuto così uno dei temi più caldi delle ultime ore, interpretato da qualcuno come un preoccupante segnale d'instabilità proveniente dalle parti dello spogliatoio della formazione del Nord di Londra. 

In merito alla vicenda è intervenuto anche Ruud Gullit, ex campione rossonero e noto opinionista della BBC, accusando Maurizio Sarri di essere stato troppo impulsivo e diretto con le proprie dichiarazioni nei confronti dei calciatori, creando così un principio di dissapore nell'ambiente, che se non affrontato e risolto nel breve, potrebbe riservare ulteriori sviluppi negativi per la società, con la figura dell'allenatore toscano che potrebbe uscirne compromessa. Insomma come diceva qualcuno: "i panni sporchi vanno lavati in casa", e viste le circostanze bisogna ammettere che non ne aveva tutti i torti.

Maurizio Sarri è un personaggio con personalità da vendere, il quale ha spesso dimostrato di non avere alcun timore di raccontare lati oscuri della verità, che molti altri decidono di nascondere di fronte alle critiche altrui, ma giunti ad un passaggio così delicato della propria carriera, l'esperienza dovrebbe recitare la parte dell'insegnante anche davanti ad un maestro come lui, mostrandogli come dosare meglio la propria esuberanza caratteriale, unica macchia del suo imprescendibile valore di allenatore: il tecnico toscano non sbaglia quando richiama il suo fuoriclasse dicendo che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per la propria squadra, ma dovrebbe farlo esclusivamente lontano dai riflettori, impedendo in tal modo alla schiera dei nemici di seminare discordia nel suo rapporto con il calciatore.

Simbolo del lavoro e della perseveranza, l'ex allenatore partenopeo non smette mai di stupirci, sia perché è uno dei più brillanti conoscitori di calcio in circolazione, sia per le sue particolari uscite fuori dagli schemi, ormai un classico del suo personaggio: in conclusione credo fermamente che quest'uomo potrà presto togliersi più che una semplice soddifazione con il proprio club, vincendo quei trofei che fino a questo momento non hanno accompagnato degnamente la sua carriera, e se non ci credete abbastanza, concedetegli tempo a sufficienza, anche soltanto il necessario affinché il "sarrismo"possa conquistare così anche il Regno Unito.