“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”- chissà quanti milioni di italiani avrà emozionato quel magico brano di Antonello Venditti, pietra miliare della musica anni ‘90; un testo destinato a permeare le generazioni, capace di rimanere costantemente attuale, un po’ come certi meccanismi emotivi che non cambiano mai, a prescindere dal contesto di riferimento.

Così come nella vita di tutti i giorni, anche nel calcio si allude spesso a legami d’affetto, relazioni sentimentali, unioni indivisibili; del resto, si tratta di uno sport vissuto con estrema passione da parte dei tifosi, un po' come accade per le proprie vicende personali, una realtà che nel corso dei decenni è riuscita a generare un coinvolgimento emotivo sempre più forte, sempre più d’impatto.

Non è un caso, ovviamente, poter osservare ogni qualvolta sia possibile, uno stadio pieno zeppo di gente, pronta a spingere incessantemente i propri beniamini verso la vittoria: il finale di stagione, a testimonianza di ciò, sta regalando cornici di pubblico ancor più clamorose del solito, come fossero il dodicesimo uomo in campo, l’asso nella manica da sfoderare quando sembra che le cose non stiano andando esattamente come previsto. 

Basti pensare al popolo del Meazza qualche giorno fa, quando l’Inter sotto 2 a 0 di fronte ai propri tifosi, stava per dire addio anticipatamente alla corsa scudetto; la partita, terminata poi 4 a 2, ha lasciato aperto un fievole bagliore di speranza, ma chissà cosa sarebbe successo senza il sostegno di quei meravigliosi tifosi. 

Di certo, non sono loro che decidono le formazioni da schierare in campo, né tanto meno le dinamiche della campagna acquisti, però ignorarne completamente l’opinione può rappresentare un errore grossolano, che a certi livelli, una società non può permettersi di commettere. In particolare, continuando a discutere di Inter, secondo alcune indiscrezioni di mercato, raccolte in questi mesi dalle principali testate giornalistiche, la società nerazzurra starebbe cercando di fare un tentativo per riportare Romelu Lukaku alle porte di San Siro. Con la maglia del Chelsea, infatti, il centravanti belga continua a deludere le aspettative, nonostante la recente doppietta realizzata contro il Wolverhampton nel corso della 36esima giornata di Premier League; soltanto 7 centri in campionato in 24 apparizioni, 2 goal in Champions League in 6 presenze, ma soprattutto la costante sensazione che sia rimasto un corpo estraneo rispetto alla fluidità di gioco dei blues. 

Un’annata estremamente deludente per Big Rom, enfatizzata ulteriormente dalle circostanze economiche legate al club, che solo l’estate scorsa aveva sborsato più di 100 milioni per portarselo a casa: se il Chelsea dovesse, inoltre, mancare clamorosamente la qualificazione alla prossima Champions League, è inevitabile che le mancanze realizzative del nazionale belga assumano un peso specifico ancor più determinante, divenendo una delle principali cause all’origine di tale debacle sportiva. 

Venerato come una divinità dai tifosi nerazzurri, poiché protagonista assoluto della cavalcata scudetto, adesso per Lukaku, quei cori gloriosi si sono trasformati in orde di fischi assordanti, come se fosse diventato un giocatore qualsiasi: cambiare marcia, rilanciando la sua carriera è ancora possibile senza ombra di dubbio, dato che compirà 29 anni il prossimo 13 maggio, ma bisogna iniziare ripartendo da subito, dalla prossima stagione. 

Per questo motivo, tra le mosse della dirigenza guidata da Giuseppe Marotta ci sarebbe anche la possibilità di riportare il calciatore in questione a Milano, anche se un’operazione di questo tipo, per ragioni principalmente di natura economica, escluderebbe senza ombra di dubbio, il profilo di Paulo Dybala

Ormai con le valige in mano, l’argentino ha deciso di interrompere il proprio rapporto con la Juventus, con la quale non rinnoverà il contratto, e dunque, sta cercando un nuovo club in cui poter tornare ad entusiasmare le platee come nei suoi anni migliori; la richiesta d’ingaggio sarebbe di 7 milioni netti all’anno, la stessa che l’Inter potrebbe offrire anche a Big Rom, qualora quest’ultimo riuscisse a liberarsi, tramite la formula del prestito dalla sua attuale squadra. 

Da una parte, la Joya rappresenta il tassello perfetto per completare l’undici di Simone Inzaghi, poiché abile nel palleggio, nella conduzione del pallone, negli scambi stretti in prossimità dell’area di rigore, che sappiamo essere la sua zona di caccia preferita; dall’altra il possibile ritorno di Lukaku suscita il pensiero di un amore possibilmente vero, un po’ come quello raccontato da Venditti, pronto a sbocciare nuovamente, dopo una breve parentesi di pausa. Da un lato lo strapotere fisico del belga, dall’altro la classe dell’argentino, due elementi che potrebbero rappresentare potenzialmente, la soluzione concreta in merito a quello che è mancato quest’anno, in casa nerazzurra, in quanto a soluzioni offensive. Infatti, considerando l’attuale scacchiere interista, né Correa, né Dzeko garantiscono lo stesso apporto in termini di sostanza rispetto ai nomi citati in precedenza, che sistemati in coppia con Lautaro Martinez, sarebbero in grado di ripristinare, quasi sicuramente, la coppia d’attacco più prolifica della Serie A. 

Ma a questo punto sorge spontaneo domandarsi quale sia l’opinione dei tifosi di fronte a tale scelta, un bivio che potrebbe condizionare, e non poco, il prossimo futuro dell’Inter, e non soltanto l’esito della prossima stagione; divisi, sicuramente, tra chi sostiene di amarlo ancora, e chi invece di averlo già dimenticato, i tifosi nerazzurri aspettano di conoscere quale sarà il futuro della propria squadra del cuore, ma credo che, nonostante tutto, siano disposti ad accogliere il belga come se non fosse mai andato via.

Di certo, una storia d’amore come quella tra Big Rom e la Milano interista non può limitarsi ad una deviazione di percorso, perché a prescindere da come andrà a finire, rimarrà indelebile il ricordo di quelle esultanze sotto la curva, grintose, emozionanti, un po’ come un abbraccio, che non può finire mai. Eppure, date le circostanze, affetto permettendo, potrebbe non essere così tanto conveniente optare per la strada più sentimentale: con un futuro ancora tutto da decifrare, l'incertezza domina in casa nerazzurra.