NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.


Alcuni parlano già come di un potenziale fenomeno, altri non lo conoscono nemmeno; l'identikit di Antonio Nusa, è quello di un ragazzo appena diciottenne che si sta guadagnando le attenzioni di diversi top club in giro per l'Europa.

Nonostante la giovane età (classe 2005), si è già conquistato la titolarità nel Club Brugge, società belga a cui lo lega un contratto con scadenza giugno 2027. Che sia un talento naturale, non lo si può certo negare, poiché basta osservare pochi attimi mentre sposta il pallone per capirlo: dotato di un controllo delizioso, riesce a far scomparire la sfera proprio una frazione di secondo prima che il difendente possa strappargliela via.

In un calcio sempre più fluido e moderno, doti di questo tipo, come ad esempio l'abilità nel saltare l'uomo negli spazi brevi, lo rendono un profilo super appetibile e versatile, soprattutto se al giusto ritmo, che consenta di sfruttare in modo efficace la superiorità numerica.

Nel corso di questa stagione, ha già disputato 17 presenze in Jupiler Pro League, condite da ben 3 reti, a cui si aggiunge quella segnata in Conference League ai danni del Bodo Glimt.  Dati che non necessariamente dovrebbero impressionare se guardati con occhio superficiale, ma scavando più a fondo emerge che questo ragazzo realizza circa 2,5 dribbling a partita, nonché 1,1 passaggi chiave ogni match disputato (fonte: whoscored.com). 

Nello specifico, questi numeri raccontano di un potenziale "crack", anche se bisogna comunque contestualizzarli al livello (mediamente modesto) del campionato belga, da cui proviene anche Charles De Ketelaere, ex stellina dello stesso Club Brugge, prima di volare in Italia per vestire la maglia del Milan. Quest'ultimo è riuscito a trasformarsi nel giro di pochi mesi in un giocatore capace di far sobbalzare gli spettatori dalla calma piatta a cui egli stesso li aveva abituati, grazie ad un percorso di crescita al dir poco clamoroso, sapientemente gestito da Giampiero Gasperini.

Una vetrina di prim'ordine, quindi, la Jupiler Pro League, che espone Nusa come l'ennesimo gioiello pronto da piazzare a suon di milioni, anche se attualmente rappresenta un'opportunità alla portata anche per i club di Serie A, a cui corrisponde un livello finanziario decisamente meno impattante rispetto ad altri scenari.

Durante l'appena conclusa sessione di mercato, alcune voci lo avrebbero collocato sul taccuino dei dirigenti dell'Inter, (oltre al Chelsea ed altre squadre straniere), collegandosi ai discorsi intrapresi nell'ambito della trattativa che ha portato Buchanan a vestire la maglia nerazzurra; intesa di massima che richiederebbe uno sforzo economico importante, intorno ai 15 milioni di euro, motivo per cui, ad ogni modo se ne riparlerà con la dovuta calma a fine stagione.

Futuro incerto, dunque, per il giovane Nusa, di cui apprezzeremo sicuramente l'evoluzione nel corso delle prossime annate, con la speranza di accoglierlo in Italia, un paese che si sta reinventando patria di tantissimi talenti, provenienti dalle più disparate nazioni, poiché da una necessità, economica in primo luogo, possono nascere comunque delle virtù non indifferenti, che nello specifico possono definirsi sviluppo, idee, crescita.