Era stato accostato anche ad alcune squadre italiane, ma adesso è ufficialmente un nuovo calciatore del Rennes: visite mediche di rito e poi subito le firme sui contratti, per uno dei profili più interessanti dell’ultimo europeo under 21, il centrocampista francese Enzo Le Fée.

Nato il 3 febbraio del 2000, cresciuto nelle giovanili del Lorient, squadra della sua città natale, ha dato il meglio di sé nell’ultima stagione di Ligue 1: un contributo di 5 reti e 5 assist, a fronte di un campionato che ha visto il suo club arrivare decimo in classifica, lontanissimo dalla zona calda della retrocessione.
Un’annata che ha regalato più di una soddisfazione al popolo del Lorient, tra cui il prestigioso successo sul campo del Paris Saint Germain, in un clamoroso 1 a 3, stappato dallo stesso Le Fée, autore della rete del primo vantaggio ospite.

La sua avventura nel calcio che conta continuerà nel Rennes, formazione ambiziosa che si è qualificata alla prossima edizione dell’Europa League, conquistando sul campo il quarto posto in classifica: 20 milioni di euro, il prezzo del suo cartellino, e a giudicare da quello che potrebbe diventare in prospettiva, si può parlare di un affare per la squadra allenata da Bruno Génésio, che può investire il suo centrocampo di ulteriore talento.
Non soltanto un mix tra classe e tecnica, ma un vero concentrato di qualità e quantità, con tanti duelli vinti a partita (7.2, percentuale del 49%), uniti ad una precisione nei passaggi prossima al 90%, oltre ad un heatmap che lo riporta praticamente in ogni zona del campo (fonte dati:sofascore.com).

Abile nel calciare da fermo, nella sua ex squadra era ormai un punto di riferimento, a partire dai calci d’angolo, passando anche per le punizioni dal limite; la sua completezza lo rende utile a qualsiasi tipo di centrocampo, poiché può dare fantasia e vivacità sulla trequarti, ma può adattarsi anche alla mediana, con corsa e discrete geometrie.
Titolare inamovibile nel Lorient di Regis Le Bris, adesso per Le Fée si aprono scenari più competitivi, in cui dovrà conquistarsi un posto in una formazione ricca di qualità come quella del Rennes: sulla trequarti ci sono già Doué e il rientrante Blas, per non parlare di Majer in mezzo al campo, croato classe 1998, che ha disputato una stagione di altissimo livello, al punto da divenire un nome caldo al centro dei rumors di calciomercato.

Soprannominato “zozo” in patria, il maghetto, per le giocate che riesce a fare con il pallone tra i piedi, poteva essere una soluzione alternativa per arricchire il centrocampo di alcune formazioni italiane, Milan e Juventus su tutte, che sono appunto alla ricerca di un paio di tasselli da inserire in quel ruolo.

Per i rossoneri, la partenza di Tonali ha lasciato un vuoto che il solo Loftus-Cheek non può in alcun modo colmare: serve un altro centrocampista, per cui si era parlato dello stesso Frattesi (ormai approdato all’Inter), nonché di Musah del Valencia, statunitense classe 2002, per cui gli spagnoli chiedono circa 30 milioni di euro.

Sponda bianconera invece, la nuova dirigenza sembra intenzionata a puntare su Milinkovic-Savic della Lazio, in scadenza nel 2024, che attualmente non sembra intenzionato a rinnovare con i biancocelesti: 40 milioni, la cifra richiesta dal presidente Lotito, uno sproposito per un giocatore con un solo anno di contratto, mentre Pogba continua ad essere più un dubbio che una garanzia.
Trattasi sicuramente di centrocampisti con caratteristiche in parte diverse da quelle di Le Fée, che non ha una fisicità tale da poterlo paragonare a questi ultimi, però poteva comunque rappresentare un investimento congruo alle esigenze dei due club, che si trovano tutt’ora alla ricerca di idee per dare nuovo vigore al proprio gioco.
Inoltre, il futuro del calcio italiano non può che passare dai giovani talenti, su cui bisogna puntare per trasformarli in futuri campioni, poiché di certo non si può pensare di competere economicamente con i principali club europei, che possono sborsare cifre clamorose per accaparrarsi i migliori calciatori in circolazione.

Soltanto così, la Serie A potrà riacquistare il prestigio e la credibilità che possedeva in passato, aggrappandosi alle idee che devono essere il nostro punto di ripartenza.