Leo Messi ha vinto il pallone d’oro 2021. L’argentino per la settima volta in carriera (dal 2009) riceve questo riconoscimento, staccando definitivamente Cristiano Ronaldo (fermo a 5). Completano il podio Robert Lewandowsky e Jorginho tra il malcontento generale.    

Il pallone d’oro è il riconoscimento individuale più ambito dai giocatori; istituito nel 1956 dalla rivista francese France Football, sull’idea dell’ex calciatore e giornalista Gabriel Hanot.
Ma quali sono i criteri per l’assegnazione di questo premio? 
-insieme delle prestazioni individuali e di squadra dell’anno preso in considerazione 
-valore del giocatore (talento e fair play) 
-carriera 
-personalità, carisma e leadership

Nonostante sembrino essere requisiti chiari, per un’assegnazione attendibile e trasparente, purtroppo non è così. Numerose sono le critiche espresse dal pubblico circa questo riconoscimento che, anno dopo anno, sta perdendo sempre più credibilità e valenza reale. Da ambito riconoscimento individuale, si sta trasformando in un premio folcrositico ed autoreferenziale, riconducibile ad intenti di marketing. France Football sceglie (per l’assegnazione del premio) il giocatore che, nel mondo, ha più appeal in quel determinato momento; negli ultimi anni, giocando sulla dicotomia Messi-Ronaldo (eccezion fatta per Modric), nei giorni dell’asssegnazione attira su di sè l’attenzione di tutto il pubblico mondiale planetario. Negli anni ha molte volte dimostrato di non essere realmente interessato alla reale valenza dei giocatori di quello specifico anno, ma piuttosto alle preferenze del pubblico.
Nel 2010 la Spagna salì sul tetto del mondo e l’Inter di Mourinho trionfò in patria ed in Europa aggiudicandosi il Triplete, ma il pallone d’oro fu consegnato nelle mani di Messi. L’assegnazione apparve, perlomeno inaspettata, ma alquanto sospetta. I pronostici pendevano, clamorosamente, verso uno della triade composta da Xavi, Iniesta, Sneijder. Per non parlare dello scandalo che riguardò Diego Milito; l’attaccante argentino fu escluso dalla lista dei 23 contendenti al premio, dopo aver messo a segno 30 reti (2 nella finale di Champions contro il Bayern, per il 2-0 finale) in 52 presenze, ed aver (come detto poc'anzi) vinto tutto con l’Inter.
Nel 2019 l’esito fu il seguente: Messi vinse il sesto pallone d’oro della sua carriera, dopo aver vinto la Liga. Quello stesso anno il Barcellona subì l’ennesima clamorosa rimonta in Champions (dopo quella dell’anno precedente a discapito della Roma) ad Anfield. Il Liverpool vinse la Champions ed arrivò secondo in campionato, arrendendosi solo allo straripante Manchester City. Altra assegnazione condita da numerose critiche, secondo cui (giustamente) il premio sarebbe dovuto spettare a Van Dijk, perso per appena 7 punti. 686 Messi, contro i 679 del centrale Olandese.
Inspiegabilmente, nel 2020 il premio non è stato assegnato. Il vincitore, oggettivamente, sarebbe stato il centravanti del Bayern Monaco Robert Lewandowsky. Nella stagione 19\20 il polacco ha realizzato 55 goal in 46 presenze, che hanno portato il Bayern a vincere il Triplete. Un furto inspiegabile di France Football in virtù del fatto che, nonostante la pandemia, la stagione sia regolarmente terminata. Un’assegnazione, questa, che avrebbe messo tutti d’accordo.

Non si può dire lo stesso quest’anno. La vittoria dell’alieno argentino ha generato numerosi mugugni e malcontenti. È sembrata più una mossa politica e di merchandising, visto il recente passaggio della “Pulce” al PSG. Il premio Jascin, vinto meritatamente dal nostro Gigio Donnarumma, sarebbe lo stesso al classe ’99 qualora non fosse un giocatore del PSG... ? Che Messi sia uno dei giocatori più forti della storia di questo sport è indiscutibile, non serviva questa faziosa ed autoreferenziale assegnazione per decretare tale ovvietà. Robert Lewandoswky avrebbe meritato questo riconoscimento e la sua assegnazione avrebbe fatto riguadagnare al trofeo un minimo di credibilità persa in questi anni. Sarebbe stata una scelta intelligente premiare un calciatore che in due stagioni ha realizzato più goal (101) che presenze (82) e soprattutto rispettosa nei confronti di un giocatore che si è visto inspiegabilmente negato questo riconoscimente l’anno precedente.Occasione persa per France Football, che ha preferito, nuovamente, il marketing.

“I sostenitori di Messi” considerano troppo poco la vittoria della Bundesliga per assegnare il Pallone d’oro; al contempo ritengono doverosa quest’assegnazione, in quanto il fuoriclasse argentino ha guidato, finalmente, la sua nazionale a trionfare in Copa America. Competizione in cui il 10 è stato protagonista, autore di 4 reti e premiato come miglior giocatore del torneo. Ritengono che questa vittoria abbia fatto pendere, dalla sua parte, la bilancia. Ma allora perchè non Lautaro Martinez? Anche lui ha vinto la Copa America e, per di più, ha vinto lo scudetto con l’Inter, interrompendo la decade di dominio incontrastato della Juventus in Italia.
Troppo poco anche, Champions League, Supercoppa Europea ed Europeo per Jorginho? Assolutamente no. “però ha sbagliato rigori decisivi” questa “l’accusa” mossa al regista italiano. Vorrei precisare e ricordare “che I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli”, ed uno dei requisiti per l’assegnazione è proprio la personalità.

È impossibile mettere d’accordo tutti, me ne rendo conto, ma qualche sforzo in più la rivista francese avrebbe potuto e dovuto fare. invece ha dimostrato, una volta di più, quanto questo premio abbia poco a che fare con il calcio giocato e molto con il marketing e la politica.