La città di Sassuolo è riconosciuta a livello mondiale come patria della ceramica e del gres porcellanato per edilizia; basti pensare che circa l’80% delle piastrelle italiane sono prodotte nel distretto ceramico della città, e che il 75% della produzione è destinato al mercato estero, con un fatturato complessivo che supera i 4 miliardi di euro/anno. Solidità, efficienza, ed “italian style” sono i tratti peculiari del prodotto.
Caratteristiche che possono essere accostate anche al quartetto offensivo della squadra emiliana. La solidità del bomber Scamacca, l’efficienza e la duttilità di Raspadori e Frattesi a cui si aggiunge la matrice tricolore del miglior realizzatore Domenico Berardi. Quattro giocatori con un passato diverso, un presente comune ed un futuro tutto da scrivere.

SCAMACCA
Classe ’99, Gianluca cresce nei settori giovanili delle due squadre della Capitale. Dal 2009 al 2012 sponda biancoceleste del Tevere, e fino al 2015 alla Roma. Le caratteristiche tecniche e fisiche erano note e visibili da tutti. All’eta di 16 anni decide di trasferirsi in Olanda, al PSV. Date le 0 reti in 3 presenze, sembrerebbe essere un passo affrettato. Nel 2017 viene acquistato dal Sassuolo ma l’epilogo stagionale è il medesimo di quello olandese. I prestiti alla Cremonese ed allo Zwolle non producono gli effetti desiderati (22 presenze ed appena 1 rete). Un goal in quattro stagioni per un attaccante, giovane, è deprimente e potrebbe rappresentare un fallimento. Ma Gianluca non vuole arrendersi, si rimbocca le maniche ed accetta l’Ascoli in Serie B (le 9 reti in 33 presenze lo riabilitano nel professionismo). Nella stagione 2020\2021 torna al Sassuolo che, desideroso di testarne i miglioramenti nella massima Serie, lo gira in prestito al Genoa. Con il Grifone il giovane-uomo Scamacca esplode, trovando la via della rete in 8 occasioni, delle 26 messe a sua disposizione. Questa stagione sembra essere quella della definitiva consacrazione, ha eguagliato le realizzazioni della scorsa stagione in appena 20 partite. Il Sassuolo è stato bravo a crederci quando sembrava tutto buio, l’ha coccolato, plasmato ed ora, meritatamente, se lo gode. 

FRATTESI
Davide condivide con Gianluca età e percorso. Muove I primi passi nelle giovanili della Lazio, salvo poi trasferirsi in giallorosso nel 2014. Rimarrà a Trigoria fino al 2017, quando viene acquistato dal Sassuolo. Da questo momento iniziano I prestiti (uno per anno), per garantire minutaggio ad un giocatore le cui qualità iniziano ad intravedersi. Ascoli, Empoli e soprattutto Monza. Alla corte della nuova avventura Berlusconi e Galliani, Davide trova contuinità, abbinata ad un rendimento poderoso. 8 goal in 37 presenze. I numeri convincono il Sassuolo a puntarci definitivamente nella stagione corrente, dove è a quota 4 reti e 2 assist in 20 presenze.  
Una volta riconosciuti i meriti del Sassuolo nel riconoscere prima e nel puntare poi sui due talenti, vanno riconosciute le scelte, da considerarsi quantomeno approssimative delle due squadre romane. Rimpianti e rimorsi per la Lazio e la Roma che avevano l’oro in casa e l’hanno trattato come se fosse ottone. Per i due giocatori il passato è rappresentato dal biancoceleste e dal giallorosso (oltre che dal bianco e rosso dell’Ascoli), il presente è costituito dal Sassuolo ed il futuro, non troppo lontano, dalla maglia azzurra della Nazionale. Scamacca ha già esordito con Mancini (subentrato al 62’ a Bernandeschi nel match contro la Lituania, l’8 settembre scorso), per Frattesi è solo questione di tempo.

RASPADORI 
Giacomo, classe 2000, nasce a Bentivoglio (provincia di Bologna) e cresce nel settore giovanile emiliano. Nel 2018 esordisce “tra i grandi” trovando sempre più spazio nelle gerarchie, fino a diventare dalla stagione scorsa con De Zerbi, un punto di riferimento per la squadra, nonostante la giovane età. Con il Sassuolo ha realizzato 14 reti in 59 presenze. Esordisce in Nazionale il 4 giugno 2021, subentrando ad Immobile nell'amichevole vinta per 4-0 contro la Repubblica Ceca, proprio a Bologna. Quest’estate con la Nazionale si è tolto la soddisfazione più importante della sua carriera, la vittoria degli Europei. 

BERARDI  
Per Domenico le porte del professionismo si aprono in maniera del tutto inconsueta, nel 2010, all’età di 16 anni. Nel 2008 approda in prestito al Rossano (squadra di seconda categoria) dove disputa il campionato Allievi regionali; l’anno successivo trascina la squadra alle finali provinciali. Al termine della stagione è vicino al Cosenza, ma il trasferimento non si concretizza. Successivamente svolge un provino per la SPAL, che però non porta i risultati sperati. Nella vita, oltre alle capacità, è essenziale la fortuna: durante una partita di calcetto con gli amici, viene notato da Luciano Carlino (allenatore in seconda degli Allievi del Sassuolo), che lo segnala alla propria società, la quale provvede a metterlo sotto contratto. Nella stagione 2012\2013 viene aggregato alla prima squadra. Con la maglia del Sassuolo detiene i record di miglior marcatore in assoluto, nei campionati nazionali e nelle competizioni calcistiche europee (107 reti). Secondo per presenze in assoluto (294), dietro solamente a Magnanelli. Con la Nazionale Italiana ha realizzato 6 reti in 28 presenze, ed anche lui, come Raspadori, si è laureato campione d’Europa quest'estate.

REALTA' SASSUOLO
I
l Sassuolo vede la massima serie per la prima volta nella sua storia nella stagione 2013\2014 per poi rimanerci in pianta stabile. Il “Mapei Stadium-Città del Tricolore è lo stadio che ospita le partite casalinghe da quella stagione a questa in corso. Impianto innovativo che, costruito ricalcando il modello inglese, consente al pubblico un’ottima visibilità da tutti i settori. La struttura fu rilevata nel 2013 dalla Mapei, impresa titolare e principale sponsor del Sassuolo. La squadra emiliana ha raggiunto il miglior piazzamento della sua storia in Serie A nella stagione 2015\2016, guidata da Eusebio Di Francesco. Nelle ultime due stagioni il Sassuolo, guidato da De Zerbi, ha raggiunto l’ottava posizione, rappresentando un’importante rampa di lancio per il tecnico italiano, che ora allena gli ucraini dello Shaktar. Tutti importanti e nessuno indispensabile, sembra essere questo il motto che ormai accompagna i neroverdi. La squadra è stata capace di sopperire alla partenze di Di Francesco prima e De Zerbi poi, riuscendo sempre ad eguagliare o superare i risultati ottenuti negli anni precedenti. È stata in grado di plasmare talenti del calibro di Pellegrini, Politano e Locatelli, che hanno poi fatto le fortuna delle loro rispettive squadre, e mantenere un ottimo livello, grazie ad innesti di qualità, una volta ceduti. La squadra rappresenta ormai un’importante realtà del nostro calcio.
Attualmente il Sassuolo, trascinato dai fantastici quattro, si trova in nona posizione a parimerito con il Torino e la rivelazione Empoli, a sole 4 lunghezze da Fiorentina, Lazio e La dirigenza si rende protagonista di scelte coraggiose, non solo in campo, ma anche in panchina: l’incarico di allenatore per la stagione corrente è stato affidato all’esordiente Dionisi, reduce dalla buona esperienza al Venezia e l’ottima stagione, tra I cadetti all’Empoli, conclusa con la promozione in Serie A.
Impressionanti sono i numeri stagionali: 36 reti realizzate di cui 28 dai quattro sopraelencati, il 78%. Così distribuite: Berardi 10, Scamacca 8, Raspadori 6 e Frattesi 4. Il primo è un giocatore maturo ed ormai affermato, gli altri tre sono astri nascenti dal presente radioso, tinto di neroverde, e dal futuro assicurato, speriamo, tinto di azzurro.