Siamo entrati nel vivo del mercato, ora non si può più scherzare. Andiamo a fare il punto sui movimenti, trasferimenti ed opportunità di mercato che riguardano le sette regine del nostro campionato. Partiamo seguendo la classifica con cui si è chiusa la scorsa stagione.

INTER - Il primo cambiamento dei nerazzurri si è verificato in panchina, con l’arrivo di Simone Inzaghi al posto di Antonio Conte. Se non si fosse verificato il problema al cuore di Eriksen (in Italia non è permesso giocare col macchinario che gli è stato impiantato, il defibrillatore cardiaco sottocutaneo) l’unica faccia nuova alla Pinetina sarebbe stata proprio quella del tecnico. Invece dato il problema, la società si è mossa per correre ai ripari: è stato infatti ingaggiato il trequartista turco Hakan Chalanoglu proprio dai cugini rossoneri. Viste le difficoltà economiche in cui versa la società, il mercato in entrata potrebbe addirittura terminare così, o comunque verranno effettuate piccole operazioni, vedremo… 
Non si può dire la medesima cosa del mercato in uscita: il 6 luglio scorso è atterrato nella capitale Francese l’esterno destro Achraf Hakimi, ma non in vacanza… È atterrato per presentarsi alla sua nuova squadra: il PSG. Il marocchino ha trascorso una stagione nel nostro campionato, condita da 7 reti ed 8 assist in 37 presenze (45 in tutte le competizioni), che hanno fortemente aiutato l’Inter a laurearsi campione d’Italia. Nelle casse del club milanese vanno 60 milioni di euro di parte fissa, ai quali vanno ad aggiungersi eventuali 8 milioni di euro di bonus (facilmente raggiungibili) ed altri 3 milioni di euro sempre legati ai bonus (difficilmente raggiungibili). È stato lui il giocatore con cui il club ha deciso di fare cassa, nell’ottica del ridimensionamento dei costi imposto dalla società. Ottima plusvalenza considerando che fu acquistato la scorsa estate per 40 milioni di euro più 5 di bonus. L’obbiettivo più arduo sarà quello di rimpiazzarlo, si fanno diversi nomi: uno è già in rosa, Matteo Darmian, professionista esemplare e jolly capace di ricoprire più ruoli, dove lo metti sta e per di più fa bene. Si fa il nome di Alessandro Florenzi, fresco campione d’Europa che, all’Europeo, ha giocato 2 partite: la prima e l’ultima. Il tuttocampista, ritornato alla Roma dopo il prestito al PSG, potrebbe non rientrare nei piani di Josè Mourinho, che però intanto l’ha convocato in ritiro. Situazione in via di definizione. Il nome più caldo è quello di Nahitan Nandez, l’uruguaiano che può operare sia come interno di centrocampo che come esterno destro, è in vantaggio su Denzel Dumfries del PSV (autore di un ottimo europeo con 2 reti all’attivo) ed Hèctor Bellerìn dell’Arsenal. È in vantaggio perché arriverebbe con la formula del prestito più riscatto, l’unica percorribile dalla società nerazzurra. Sulla fascia opposta Simone Inzaghi sembra voler dare fiducia a Federico Dimarco, di ritorno dal positivissimo prestito al Verona (5 goal e 3 assist in 35 presenze) potrà finalmente, all’età di 23 anni, misurarsi con il calcio che conta. Difficile arrivare ad Alex Telles del Manchester United, Konstantinos Tsimikas del Liverpool o Nicolas Tagliafico dell’Ajax; i nomi che vanno più di moda. Fondamentale sarà piazzare gli esuberi, primo tra tutti: Andrea Pinamonti. L’attaccante classe 1999, dopo l’utilizzo striminzito della passata stagione, vuole giocare con maggiore continuità. il giovane interessa all’Empoli, ma ha mercato anche all’estero.

MILAN - Il mercato rossonero è inevitabilmente segnato da due pesantissime “cessioni”: quella di Gigio Donnarumma e di Hakan Chalanoglu. Non si tratta di vere e proprie cessioni, dato che sono andati via a parametro 0, poiché avevano terminato i rispettivi contratti. Il 22enne, votato miglior giocatore dell’Europeo, ha raggiunto un accordo totale con il PSG per un quinquennale da 60 milioni di euro totali. Gigio lascia il milan dopo aver collezionato un totale di 251 presenze con la maglia rossonera, cifra esorbitante vista la sua tenera età. Di Chalanoglu ho parlato poc’anzi. E se è vero che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, il Milan probabilmente l’ha capito. L’assoluta priorità estiva della dirigenza è il rinnovo di Frank Kessie. Iniziare la stagione con la situazione contrattuale precaria dell’ivoriano (in scadenza a giugno 2022) è una leggerezza che il club non vuole e non può permettersi. I due esempi sopraccitati devono servire da insegnamento. In questo momento il Presidente (Kessie viene chiamato così nello spogliatoio) si trova a Tokyo per le Olimpiadi. In goal (decisivo, per il 2-1 finale) contro l’Arabia Saudita. Dall’altra parte del continente, a Milano, si trova George Atangana, suo agente. Nei prossimi giorni le parti potrebbero incontrarsi per provare a chiudere questa importantissima trattativa di rinnovo. L’Ivoriano chiede 6 milioni di euro annui, bonus esclusi, la dirigenza vorrebbe inserirne alcuni così da evitare di mettere tutto nella parte fissa. La sensazione è che per la fumata bianca bisogni attendere la fine delle Olimpiadi, ma le percezioni sono buone. Il primo innesto della squadra è stato il portiere Mike Maignan. Il francese ex Lilla è stato acquistato per 15 milioni di euro, andrà a sostituire il partente Gigio. Maignan farà compagnia al connazionale Olivier Giroud, arrivato per un milione di euro (con l’eventuale aggiunta di un altro milione in caso di raggiungimento di obiettivi di squadra ed individuali). L’attaccante ha firmato un contratto fino a giugno 2023, che gli permetterà di guadagnare 5 milioni di euro lordi a stagione. Indosserà la maglia numero 9 e tenterà quindi di abbattere la maledizione. Sempre dai Blues è stato riscattato il canadese, con nazionalità inglese, Fikayo Tomori. Operazione da 28 milioni di euro, per il classe 1997 arrivato a gennaio e che ha pienamente convinto la dirigenza del Milan. Altri importanti riscatti sono quelli di: Sandro Tonali dall’Empoli (dopo i 10 milioni di euro già versati lo scorso anno, si aggiungono 6 milioni e 900 mila euro, più 3 milioni di bonus) e Brahim Diaz dal Real Madrid (torna al Milan in prestito biennale oneroso da 3 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 22 milioni di euro e controriscatto a favore del Real Madrid già stabilito a 27 milioni di euro) , quest’ultimo con il 10 sulle spalle. A sinistra è arrivato il vice Theo: Fodè Ballo-Tourè che lascia il Monaco dopo 54 partite disputate in 2 stagioni. Il Milan sta tentando di riscattare Diogo Dalot dal Manchester United, trovando però resistenza dai Red Devils. Questi riscatti scanditi da cifre importanti hanno, di fatto, prosciugato il budget del mercato del Milan, che ha bisogno di liberarsi di alcuni giocatori. Hanno mercato il talentino norvegese Jens-Petter Hauge e Tommaso Pobega, reduce da un’ottima stagione da esordiente in Serie A, con lo Spezia. Complessivamente potrebbero portare circa 20 milioni di euro nelle casse rossonere così da cambiare le prospettive del mercato in entrata. Più difficili da piazzare sono: Mattia Caldara ed Andrea Conti. I due classe 1994, costati 60 milioni di euro, hanno deluso le rosee aspettative a causa, anche, dei numerosi problemi fisici che li hanno perseguitati.

ATALANTA - A Bergamo sperano che questa possa essere la stagione della consacrazione finale. Dovranno però fare a meno del portiere che per 112 partite ha difeso la loro porta. Pierluigi Gollini dopo 4 stagioni con la Dea si trasferisce a Londra, nel borgo di Haringey. Il classe 1997 (cresciuto, anche, nel Manchester United) è il nuovo portiere del Tottenham e vivrà la sua seconda avventura in Inghilterra dopo quella all’Aston Villa. L’Atalanta si era mossa con anticipo, chiudendo per Juan Musso il 2 luglio scorso. L’ex Udinese è costato 20 milioni di euro ed ha firmato un quadriennale da 1,6 milioni di euro a stagione. Il difensore argentino Cristian Romero potrebbe seguire il suo portiere, in quanto piace molto alla dirigenza del club londinese, in particolare a Fabio Paratici, che lo acquisterebbe per la seconda volta in carriera. La differenza di 5 milioni di euro tra offerta e richiesta (55 contro i 50), potrebbe limarsi in tempi relativamente brevi. Intanto a far tremare i tifosi è una foto postata sui social da Luis Muriel, che lo ritrae proprio con la maglietta degli Spurs, indizio di mercato? Probabilmente no. In cima alla lista dei desideri del club dei Percassi rimane Jeremie Boga, esterno del Sassuolo. Per l’ivoriano con cittadinanza francese servono 25 milioni di euro senza sconti. Troppi per la dirigenza, che deve prima decidere del futuro di Josip Ilicic (valutato circa 8 milioni di euro). Lo sloveno interessa al Milan che, però, non ha ancora mosso offerte concrete. Non si registrano altre mosse in entrata. Il colpo più importante sarebbe trattenere Robin Gosens. Il tedesco è stato autore di un ottimo europeo, condito dalla rete contro il Portogallo. In uscita: corsa a tre per Sam Lammers (Genoa, Sampdoria e Salernitana sull’olandese). Zapata e l’ucraino Ruslan Malinowsky continueranno a fare faville insieme, e divertire i propri tifosi.

JUVENTUS - Max Allegri come prima mossa ha blindato il suo gioiellino: Paulo Dybala. L’avventura della Joja con la Juve è destinata a proseguire, a breve ci sarà l’incontro per il rinnovo. La volontà tra le due parti di arrivare ad un nuovo accordo è stata esplicitata da qualche settimana. È atteso infatti in Italia Jorge Antun, agente dell’argentino, per parlare con Federico Cherubini, nuovo direttore dell’area sportiva della Juventus.  Situazione in bilico è quella di Merih Demiral: il turco (primo auto-marcatore di questo Europeo), all’alba della sua terza stagione bianconera, è indeciso se restare o meno. In difesa le gerarchie sono chiare: De Light rappresenta il presente ed il futuro, Bonucci è l’erede designato di Chiellini (prossimo al rinnovo, data la maglietta già acquistabile sul sito ufficiale) ed i due amici-campioni divideranno, anche, la fascia di capitano. Allegri potrebbe preferire un gregario come Daniele Rugani, come quarto slot, al posto di Demiral. Per cui lo spazio a sua disposizione è estremamente risicato, attende infatti la chiamata opportuna per andare via. Il sogno di una notte (in questo caso più notti) di mezza estate, per la Juventus, risponde al nome di: Manuel Locatelli. Il centrocampista italiano, autore di una stagione da incorniciare, rappresenta il profilo ideale per la Juventus. La mediana è senz’altro il reparto con più problemi. Arthur non ha convinto, Rodrigo Bentancur nonostante le ottime qualità di cui dispone non riesce ad esplodere, Adrien Rabiot alterna alti e bassi (più bassi che alti). L’offerta per il 23enne neroverde al momento è la seguente: 5 milioni di euro per il prestito, altri 2° milioni entro il 2023, più 7 milioni di bonus e la percentuale sull’eventuale futura rivendita del giocatore (si parla addirittura del 25%). È in corso un triangolo tra Juve-Atalanta e Totthenam: con Romero al Totthenam, la società bianconera incasserebbe circa 16 milioni di euro, inoltre Demiral piace alla Dea; queste operazioni potrebbero aprire il trasferimento di Locatelli alla vecchia signora. Anche se il talento italiano piace molto all’Arsenal che sul piatto hanno messo circa 40 (appetitosissimi) milioni di euro. La Juve sembra intenzionata ad accogliere nuovamente tra le proprie fila Miralem Pjanic. Il bosniaco ha trovato pochissimo spazio al Barcellona e non rientra nei piani della società blaugrana. L’intento della società, fresca di nuovo presidente (Juan Laporta), è quello di ridimensionare il monte stipendi.  La priorità del club è quella di ri-tesserare Leo Messi (il cui contratto è scaduto il 1 luglio scorso), per quanto il suo ingaggio sia sceso del 60%, la dirigenza dovrà fare salti mortali per abbassare gli enormi costi salariali. Lo stipendio di Pjanic (il cui utilizzo è pressochè minimo), che arriva a 8,5 milioni di euro netti, grava e non poco sulle casse blaugrana. Trapela l’idea di uno scambio con il gallese Aaron Ramsey, nonostante il suo stipendio graviti attorno agli 8 milioni di euro ed in Catalogna, probabilmente, non se lo possono permettere. Il vero colpo di mercato della Juve è trattenere Federico Chiesa. Su di lui sono in pressing costante Bayern Monaco e Chelsea. Riamme l'incognita legata al fuoriclasse portoghese. Sembra che, dopo mesi tormentati, l'avventura di CR7 alla Juve sia destinata a proseguire. PSG e Real rimangono alla finestra.

NAPOLI - Il mercato partenopeo gira attorno a Koulibaly ed al capitano Insigne.  Spalletti ha affermato che per evitare il trasferimento del primo, sarebbe pronto addirittura ad incatenarsi. Per il secondo invece si dovrà attendere l’incontro con la dirigenza, anche se il tecnico ha rassicurato circa l’accordo possibile tra le parti. Speriamo per Insigne, se dovesse rimanere, che Spalletti abbia migliorato la sua capacità di gestire i leader. I precedenti di Icardi e Totti non fanno lui onore. Piotr Zielinsky rimarrà lì, inamovibile sulla trequarti, pronto ad incantare, con i suoi ottimi piedi, il Diego Armando Maradona. Il mercato in entrata rimane bloccato in attesa di alcune uscite. Gli indiziati principali sono Mario Rui e Tutino, anche se, ad oggi, non si registrano offerte concrete. Emerson Palmieri (il cui valore si aggira attorno ai 15 milioni di euro) rimane l’obiettivo principale del mercato napoletano, difficile però arrivare a lui senza prima cedere.

Concludo con le due romane.
LAZIO - Slogan sentito e risentito. La Lazio prima di comprare, deve necessariamente vendere per rispettare l’indice di liquidità. Motivo per il quale non è stato possibile ufficializzare i nuovi acquisti:  Hysaj a parametro 0 dal Napoli, Felipe Andreson dal West Ham per 3 milioni (la rata che la squadra Londinese doveva rendere alla Lazio), Kamenovic (il cui arrivo fu ufficializzato a gennaio) per 3 milioni di euro dal Cukaricki, ed infine Luka Romero, a parametro 0, dal Maiorca. Il, non ancora, 17enne trequartista è già uomo record: il 24 giugno 2020 è diventato il giocatore più giovane ad esordire nella Liga Spagnola, all’età di 15 anni e 219 giorni. La società biancoceleste ha deciso di non riscattare Andreas Pereira dal Manchester United. Evidentemente il belga, naturalizzato brasiliano, non ha convinto la società, nonostante le 23 presenze a lui concesse.   La Lazio ha come obiettivo primario quello di cedere Joaquin Correa. L’argentino, reduce dalla vittoria in Copa America, ha deciso di non proseguire la sua avventura nella capitale. Dopo 22 reti in 92 presenze, le strade (molto probabilmente) si divideranno. Lotito lo valuta 35 milioni di euro e ha rifiutato un’offerta proveniente dal Psg di 18 milioni più il cartellino dello spagnolo Pablo Sarabia. Sul Tucu rimangono ora in corsa: l’Arsenal, il Totthenam e (secondo il Corriere dello Sport) anche l’Everton. I soldi, che deriveranno da questa operazione, saranno investiti per portare nella capitale il trequartista Julian Brandt (in forza al Borussia Dortmund) ed il mediano Toma Basic (in forza al Bordeaux). Più vicino il secondo rispetto al primo.

ROMA - In questo lato del Tevere il colpo più importante è già arrivato ed è stato ufficializzato il 4 maggio scorso, Josè Mourinho.. L’”acquisto” giallorosso più importante arriverà a gennaio, si tratta di Leonardo Spinazzola. Il laterale sinistro ha fatto innamorare mezza Europa, grazie a tutte le cavalcate con cui ha arato la sua fascia di competenza e che hanno permesso all’Italia di diventare campione d’Europa. Nei quarti di finale contro il Belgio ha rimediato la rottura del tendine d’Achille e non sarà disponibile per la prima parte di stagione. Mou lo attende con ansia…  Per quanto riguarda i “veri” trasferimenti invece, caldissimi sono i nomi di Matias Vina e Granit Xhaka.  Il primo è un laterale sinistro di 23 anni che, con molta probabilità, arriverà settimana entrante dal Palmeiras. Sono sorti piccoli ostacoli riguardo le modalità di pagamento che, secondo gli esperti, non dovrebbero mettere a rischio la riuscita dell’operazione. Il costo dell’uruguaiano si aggira attorno agli 11 milioni di euro più bonus. Per quanto riguarda il centrocampista svizzero in forza all’Arsenal, ora, si trova in vacanza in Grecia con la famiglia ed aspetta solo la chiamata di Tiago Pinto, per raggiungere la Capitale senza farse scalo a Londra.  L’accordo per il trasferimento è sicuramente facilitato dall’arrivo di Albert Sambi Lokonga ai Gunners. Come per Vina, anche per Xhaka la fumata bianca dovrebbe arrivare nella prossima settimana. Lo svizzero ha perfino deciso, da tempo, di ridursi l’ingaggio per raggiungere la sua nuova squadra. Ha un accordo con la società giallorossa per un quadriennale a 2,5 milioni di euro a stagione.  Intanto parteciperà sicuramente al ritiro con la squadra, in Portogallo, il portoghese Rui Patricio. Il portiere sostituirà il partente Pau Lopez, in prestito al Marsiglia.  L’ex Wolverhampton è costato 11 milioni di euro, ed è stato fortemente richiesto dal tecnico connazionale.  Sulla lista dei desideri compaiono anche i nomi di: Kostic, Shomurodov ed infine Sardar Azmoun. Il primo, serbo di nascita, è un esperto centrocampista offensivo dell’Eintracht Francoforte. Il secondo è un classe 1995, attaccante Uzbeko del Genoa, che la scorsa stagione con il grifone ha messo a segno 8 reti in 31 partite. La valutazione si aggira intorno ai 15 milioni di euro.  L’ultimo, dei tre sopraccitati, è un attaccante Iraniano in forza allo Zenit. Secondo Sky Sport è un obiettivo fortemente gradito dalla dirigenza e dall’allenatore stesso. Coetaneo di Eldor Shomurodov, Sardar ha realizzato 53 goal e 19 assist in 84 partite in Russia. Un bottino niente male.  La cessione di Pedro, che non rientra nei piani tecnici della società, potrebbe sbloccare una di queste trattative.   Zaniolo proverà a scrollarsi di dosso la negatività dell’ultimo biennio ed a suon di giocate, goal ed assist tornerà ai suoi livelli. Come ogni sessione di mercato, da due anni a questa parte, uno dei tormentoni è la permanenza o l’addio di Edin Dzeko. Le voci quest’estate sembrano essere meno nitide del solito, ma non si può mai sapere. Ad oggi sembra che il Bosniaco possa iniziare la sua sesta stagione in giallorosso.  Si lavora per il rinnovo del capitano Lorenzo Pellegrini che sembra essere una semplice formalità. Il romano-romanista continuerà ad essere giallorosso.