Sono stato accontentato e, ad onor del vero, Bennacer e Leao, meno Theo Hernandez, hanno largamente giocato bene facendo dimenticare in fretta i cadaveri di cui hanno finalmente preso il posto.

E tolto sciaguratamente Leao, il Milan è crollato psicologicamente come gli accade da sette anni. Una sostituzione assolutamente sciagurata frutto di un tecnico del tutto inadatto che sta dando il colpo di grazia ad una squadra che non ha sangue nelle vene. Un Toro scarso ha giocato 15 minuti ed ha portato a casa i 3 punti; il Milan, incassato il gol degli avversari, si autodistrugge come è sempre accaduto dalla notte dei tempi.

Un gol su azione in cinque partite: un verdetto impietoso, e se Maldini dovesse ribadire la fiducia al tecnico abruzzese come dichiarato prima del match, condannerebbe questa squadra a barcollare pericolosamente nella parte destra della classifica fino a fine torneo.

Per l’ennesima stagione, una squadra costruita da cani con i ridicoli lasciti della stagione precedente: se incombe il FFP gli altri trovano sempre il modo di aggirarlo: un’accozzaglia di disperati conciata in questo modo doveva assolutamente considerare Godin, Llorente e Ribery a parametro zero, perché ha una spina dorsale fatta di burro e certe clamorose lacune si colmano togliendosi la puzza da sotto il naso e finendola di menarla coi profili giovani. Questi ultimi, uniti ai bidoni vecchi, purtroppo, portano in un secondo a questa situazione da incubo!

Diventa sempre più chiaro il limbo di assoluta gravità cui ci hanno condannato tre non-proprietà in quattro anni: così non esisterà alcuna possibilità di resurrezione, così non ci sarà, con l’urgenza dovuta e non più procrastinabile, una nuova proprietà che non perseveri ad assemblare mostri e che cominci davvero  a costruire un percorso di rinascita invece di questi aborti che si sciolgono puntualmente come neve al sole nel giro di una manciata di gare.


Chiedo al fondo Elliott di fare in fretta ciò che deve fare e di lasciarci in pace a leccarci le ferite: avremo anni di dolori per tornare alla ribalta e non vorremmo farlo con la sua sgradita compagnia, pur consapevoli che lui è solo l’ultimo dei responsabili, e nemmeno il peggiore. In fin dei conti ci è stato antipatico fin dall’inizio, e la sua costante assenza, fisica e morale, ci suggerisce che siamo stati da lui abbondantemente ricambiati. O sbaglio?