Archiviato con il successo per 3 a 1 contro la Dinamo Zagabria, l'esordio casalingo di Champions League, che dimostra quanto sia determinante la fascia di inserimento, oltre al Chelsea in un momento di appannamento generale, ogni attenzione ora è rivolta alla sfida contro il Napoli, prima della sosta delle nazionali. Probabilmente la partita più insidiosa dell'intero campionato e vado a spiegarne il motivo.

Chi segue il calcio con particolare attenzione è consapevole che c'è un "filo invisibile" che lega moltissime partite del campionato, dal quale è difficile sottrarsi, a tal punto da poter intuire prima che venga giocata una partita, quale possa essere l'esito finale. Milan-Napoli rientra certamente fra uno di questi. Non c'è trasferta a Verona dove non venga riproposta come la "fatal", memori delle sconfitte subite prima da Rocco e successivamente da Sacchi, tanto inaspettate e dolorose, quanto fin troppo indirizzate da eventi extracampo. Poi, dati alla mano, si scopre che, nella città che fu di Giulietta e Romeo, il Milan vince quasi regolarmente, come a Bologna, dove anche giocando in nove, si riesce ad ottenere il massimo.
Così succede che Milan contro Napoli riporti a trionfi di anni passati, quando Berlusconi diventava il Presidentissimo e Diego Armando Maradona, il re del pallone, deliziava il mondo calcistico giocando per la squadra del Presidente Ferlaino. Soffermandosi però a guardare più attentamente i risultati ottenuti a Milano negli ultimi anni, apparirà evidente che il Napoli ha relegato la squadra rossonera a comparsa, qualsiasi fosse l'allenatore seduto nella loro panchina, Spalletti, Gattuso o Ancelotti.
Per trovare una vittoria del Milan bisogna tornare indietro di molti anni, alla stagione 2014/15. Pippo Inzaghi era seduto sulla panchina rossonera, Menez e Bonaventura i marcatori, in apertura dei due tempi, mentre sulla panchina partenopea sedeva Benitez e in campo schierava fior fior di giocatori, da Hamsik a Higuain, da Kolibaly a Jorginho, senza dimenticare Callejon o Zapata. Da quel 14 Dicembre la sfida di Milano è diventata una passeggiata di salute per la squadra partenopea.
Otto incontri senza perdere, quattro vittorie e altrettanti pareggi. Ecco la serie, relativa alle ultime dieci sfide, impietosa quanto preoccupante:
2012-13 Serie A 14/04/2013 Milan - Napoli 1-1
2013-14 Serie A 22/09/2013 Milan - Napoli 1-2
2014-15 Serie A 14/12/2014 Milan - Napoli 2-0
2015-16 Serie A 04/10/2015 Milan - Napoli 0-4
2016-17 Serie A 21/01/2017 Milan - Napoli 1-2
2017-18 Serie A 15/04/2018 Milan - Napoli 0-0
2018-19 Serie A 26/01/2019 Milan - Napoli 0-0
2019-20 Serie A 23/11/2019 Milan - Napoli 1-1
2020-21 Serie A 14/03/2021 Milan - Napoli 0-1
2021-22 Serie A 19/12/2021 Milan - Napoli 0-1

Più in generale e volendo essere più ottimisti, la sfida di domenica sera sarà la numero 74, fra quelle giocate a San Siro e le statistiche dei 73 incontri precedenti evidenziano 32 vittorie del Milan, 15 del Napoli e 26 pareggi. Uno score che appare più che positivo, ma che da un decennio non sorride al Milan che viceversa ha trovato la vittoria più facilmente all'ombra del Vesuvio che della Madonnina. Eppure il Milan era riuscito nell'impresa di stare imbattuto per ben 27 anni e gli azzurri dovettero aspettare la stagione 2013-14 per ritrovare la vittoria e ciò anche grazie ad uno straordinario Gonzalo Higuain e ad aggravare ulteriormente ogni preoccupazione, va aggiunto questo dato: era settembre. Il giorno? Il 22.

Appare dunque evidente che firmare per un pareggio sarebbe conveniente. Sono altre le partite da vincere e contro altri avversari. I segnali avversi sono troppi e sarebbe opportuno non sottovalutarli. Comprendono anche gli arbitraggi che hanno spesso sorriso alla squadra oggi del Presidente De Laurentis. Viceversa chi non crede a queste statistiche, chi crede che il Milan possa avere facilmente la meglio sulla squadra allenata da Mister Spalletti, per loro è facile e bellissimo ricordare la splendida vittoria che i ragazzi di Arrigo Sacchi seppero rifilare al Napoli.

Milan-Napoli 4-1 era il 3 marzo 1991. Quel pomeriggio in una giornata di sole a San Siro, il Milan allenato da Mister Sacchi mise in mostra tutte le sue qualità, anche se è altrettanto vero che la squadra allenata da Albertino Bigon, ex gloria rossonera, era sulla via del tramonto.  Autorete di Ferrara, poi i gol di Gullit, Rijkaard e Donadoni, veri e propri habituè della sfida contro il Napoli. Il gol partenopeo lo mise a segno Incocciati, vecchia conoscenza milanista, ma ormai sia la partita che il periodo italiano di Maradona erano ai titoli di coda.

Non ci resta che aspettare e incrociare le dita, ma comunque vada a finire, siamo fin troppo consapevoli da che lato pende la bilancia e servirà una vera e propria impresa per smentire quella logica che propende per uno sgradito, X2.
Non resta che aspettare ed augurarsi che le mie previsioni siano totalmente sbagliate.
FORZA MILAN!