Sono stato un imprenditore, uno sportivo e un "uomo di mondo", ma mai mi è successo di sentire che, un'offerta economica al ribasso, possa essere più interessante di una più alta. A tre giornate dalla fine di un campionato che potrebbe essere "indimenticabile", visto gli oltre dieci anni trascorsi a vedere vincere, o perdere, la Juventus, tutto era auspicabile tranne creare distrazioni o diversivi, oltretutto quasi tutti privi di fondamenti logici, utili solo a portare confusione fra la tifoseria e indirettamente a tutto l'ambiente squadra.

Partendo dalla constatazione che le poche notizie che sono trapelate in merito alla trattativa di vendita, intavolate dal Fondo Elliott, sono tutte di provenienza estera, sia per Inverstcorp, prima di Pasqua, che ora per RedBird, stupisce il fatto che ci siano commentatori o opinionisti, di fede milanista e non, pronti ad assicurare che la trattativa potrebbe venire annullata, oppure favorita l'offerta più bassa. Ora capisco che essere in lotta per vincere lo scudetto possa portare a "giramenti di testa" inaspettati, a considerarsi più forti e competitivi di quello che realmente siamo, ma veramente i "pifferai di corte" sono convinti di quello che dicono ? Veramente non riescono a riconoscere la differenza di disponibilità economica, fra l'americana RedBird e Inverstcorp ?   Se così fosse, ci sarebbe molto da preoccuparsi. Per mia fortuna e di conseguenza di chi mi legge, c'è chi ha sempre commentato i miei articoli, in modo chiaro e preciso, tanto che l'evolversi di trattative "affaristico economiche" del Nostro Milan, ci sono apparse talmente semplici da rimanere sbalorditi dall'evidente incompetenza di troppi addetti ai lavori.          

Robysan è un tifoso che segue e commenta gli articoli sul Milan, sempre in modo pertinente. Ecco il suo ultimo intervento, che riporto integralmente e che fotografa perfettamente una trattativa che, improvvisamente sembra complicarsi, senza lasciare spazio a malintesi : "... in questi casi girano parecchie voci incontrollate (o controllate ad arte...), che però hanno comunque un certo seguito, anche perchè in pochi conoscono bilanci e procedure commerciali (giornalisti compresi!). Mettiamola giù così, facendo un passo indietro. I motivi, che da quasi un anno spingono alla cessione del Milan da parte di Elliott, puoi ricavarli qui sotto in altri interventi. Sta di fatto che la Rossoneri Lux, la società veicolo di Elliott e proprietaria del Milan, nel 2019 (ultimo bilancio pubblicato) aveva un "rosso" di un miliardo e cinquanta milioni, che poi non sono altro di quanto ha speso il fondo americano nel Milan, comprensivo degl'interessi (mutevoli tra il 12,5 ed il 15%). A questo "rosso" poi si devono aggiungere gli esercizi passivi 2020, 2021 e parzialmente 2022 (che allo stato attuale è un semestre in positivo), oltre ovviamente ai relativi interessi passivi. A fronte di questo totale (circa 1,2 miliardi di euro), è incredibile che arrivi questa società americana, RedBird e che offra una cifra inferiore al "rosso" della Rossoneri Lux (rosso che sarebbe per differenza una perdita per Elliott). Appena uscita la notizia di Investcorp scrissi subito che il 1.1 miliardo era una cifra insufficiente, infatti poco dopo è stata corretta a 1.180, cifra ben più aderente alla realtà. Poi c'è la questione della scadenza dell'esclusiva. Credo, per solo buon senso, che un qualsiasi acquirente, nel momento in cui ha verificato l'integrità del valore del possibile acquisto, vada poi a richiedere, se necessario, un prolungamento della trattativa in esclusiva, ma sempre entro i termini già previsti, ed il venditore, una volta verificata la volontà e la capacità economica dell'acquirente, non avrebbe alcun motivo per non accogliere una data posticipata di qualche giorno del preliminare (che attenzione, al contrario dell'atto compravendita vero e proprio, non è vincolante, eccetto minime penali). Per converso, se l'acquirente lascia scadere la data d'esclusiva, senza cercare un accordo sulla data posticipata del preliminare, significherebbe che non sarebbe più interessato all'affare! Quindi, se fosse vero che ancora stanno trattando, o l'esclusiva è stata prorogata, oppure la data di scadenza è diversa da quanto scritto sinora. A tal proposito c'è una questione, che come al solito in pochi conoscono (ma nonostante poi parlano......). Elliott un annetto fa ha messo nero su bianco, nella nota integrativa del bilancio rossonero, che s'impegnava a non cedere il Milan sino a fine MAGGIO 2022. Capito no? Allora è più che probabile che la data termine della trattativa in esclusiva non sia mai stata il 30/4, bensì il 31/5/22, perchè, anche se volesse, sino alla fine mese di questo mese Elliott non può cedere il club. Il preliminare con Investcorp, verrà siglato 11 maggio per poi esser "pubblico" qualche giorno dopo, per via delle registrazioni di legge. Attenzione il tutto quanto sopra, ribadisco, se le trattative tra Elliott e Investcorp ancor oggi sono attive (!). ...............

Come vedete, a fronte della dettagliata spiegazione di Robysan, appare evidente che l'ingresso in scena di RedBird sia solo un diversivo o peggio, una invenzione, che non ha alcuna logica. Probabile che la lotta scudetto abbia proiettato Milano sotto i riflettori calcistici mondiali, oppure che la cessione del Chelsea, che il Presidente Abramovic ha dovuto fare, obbligatoriamente, possa aver mosso investitori ora interessati al Milan, ma Inerstcorp tratta da mesi, ha già visionato e verificato bilanci e contratti, perchè dovrebbe farsi superare da RedBird, fondo oltretutto meno ricco, che non sarebbe certamente la migliore delle soluzioni, con Elliott disponibile anche a un introito più basso ?. Dalle mie parti si leverebbe un grido :" sospendete le bibite". Se oltretutto come segnalato da Robysan, Inverstcorp che ha alle spalle finanziatori ben più importanti, potrebba anche coinvolgere un fondo, questa volta degl'Emirati Arabi, che era pronto a offrire ad Elliott, sino ad 1 miliardo e mezzo di euro. Fondo che fa  capo ad una famiglia del Golfo, che si è mosso in lieve ritardo, ma che potrebbe rientrare dalla finestra, attraverso il suo inserimento nella costituzione del fondo ad hoc previsto da Investcorp per il Milan. Questo perchè il fondo degli Emirati ha grossi interessi immobiliari in Italia, con persino dei terreni liberi di proprietà a 2-3,5 Km da S.Siro (ma in altro Comune), per cui vorrebbe costruire una cittadella dello sport, quindi comprensivo anche di un nuovo stadio esclusivo per il Milan. Ecco che anche tutti i fantasiosi discorsi inerenti al pagamento verrebbero cancellati. 

Perchè queste informazioni così dettagliate non si leggono da chi fa di professione questo mestiere ? A chi giova creare confusione o peggio indicare il Fondo Elliott quale l'unica e la migliore delle soluzioni ? Elliott venderà certamente, mettetevi il cuore in pace, forse si starà pentendo, pensando che avrebbe potuto aumentare ulteriormente il suo guadagno, oppure vuole monetizzato quella quindicina di milioni in più, che può valere il piazzamento a quel primo posto che loro stessi hanno ostacolato. Ma non è sempre domenica e competere per vincere, ha un costo, quello che lui non vuole affrontare poichè ricadrebbe sul prezzo di vendita. Oltretutto, con la costruzione dello stadio ben lontana da qualsiasi certezza e senza possibilità di sganciarsi dall'Inter, il rischio di non avere vie d'uscita altrettanto remunerative è alto. In questa domenica di Maggio, al tifoso milanista poco interessano queste chiacchiere, oltretutto se non rispecchiano la realtà. C'è una partita da giocare e possibilmente vincere, per riprendersi la vetta del campionato. Una partita difficile, a Verona, contro una squadra che sa lottare e giocare, ma con 16 mila tifosi rossoneri ad incitare la squadra, nonostante le minacce gratuite e non sufficientemente condannate, di un gruppo di Ultras del Verona. E' bene ricordarlo  se vogliamo veramente un calcio per tutti, famiglie comprese. Questi atteggiamenti devono essere emarginati. Tornando al solo campo, il Milan deve fare la sua parte, aggrapparsi a tutte le motivazioni utili per giocare la partita perfetta. Alla fine dell'incontro, al triplice fischio finale sancito dall'arbitro, sapremo il verdetto e quale squadra sarà più vicina a conquistare il TITOLO.       

Tre giornate alla fine, possono cambiare le proprietà, i dirigenti, gli allenatori o i giocatori, ma il MILAN resta e con essi i tifosi e la passione, per una squadra che è del MONDO, che non può essere limitata a lottare per il quarto posto, che infatti è amata, non certo per il piazzamento a cui può aspirare, ma per le gioie che ci sa regalare, nel bene e nel male, dal 1899.