Nonostante un progresso scientifico e tecnologico, ormai apparentemente inarrestabile, l’essere umano non smette mai di chiedersi quale sia la sua reale missione in questo mondo, senza però riuscire a trovare risposte interamente esaustive.
Eppure dovremmo a questo punto riconoscere un’impossibilità oggettiva nel rispondere a determinate domande che provengono dal più profondo dell’io, in una sorta di resa leopardiana al dolce naufragar nel mare della vita.
E come biasimare il grande Giacomo Leopardi, in fondo aveva ragione a pensarci bene, poiché le spiegazioni non sono mai abbastanza per avere un quadro completo della situazione, un profilo che sia in grado di dissipare ogni dubbio. Le incertezze resteranno sempre al nostro fianco, costringendoci a partecipare ad una gara forse un po’ assurda, a chi è più in gamba nel nasconderle

Stamattina, durante la mia solita colazione, stavo osservando con ammirazione il palinsesto calcistico di quest’oggi, con un particolare pizzico di attenzione incentrato sull’Europa League: così mi interrogavo arrovellandomi il cervello, per cercare di spiegare a me stesso, chi potesse spuntarla tra le diverse contendenti.
E allora, siccome la mia mente non è poi così geniale, ho pensato di concentrarmi principalmente soltanto sul match che vedrà affrontarsi l’Arsenal e lo Slavia Praga.
Non posso negare che la formazione ceca sia da un po’ di tempo a questa parte una specie di meraviglioso mistero che mi piacerebbe svelare, dato che in fin dei conti, senza spendere chissà quanti milioni di euro, si trova lì a giocarsela alla pari con club blasonati come quelli provenienti dalla Premier League.
Che si tratti soltanto di una gestione dello spogliatoio eseguita a regola d’arte dell’allenatore Jindřich Trpišovský?

Nonostante sia di vitale importanza scendere in campo sempre compatti e con grande attenzione all’equilibrio tattico della formazione, quest’aspetto non può di certo bastare per spiegare il successo di questo club, divenuto nel giro di pochi anni, una presenza fissa in Europa.
Soltanto due anni fa si presentò con la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, conquistata ai danni del Siviglia, (campione in carica della competizione), con la formazione ceca che dovette arrendersi soltanto di fronte al Chelsea, squadra che di lì a poco avrebbe vinto addirittura la coppa. 
L’anno scorso fu la volta di una fugace apparizione in Champions League nel girone di ferro con Barcellona, Dortmund e Inter, in un’avventura dignitosa anche se non di successo.
E adesso nuovamente tra le prime 8 della seconda competizione europea, ancora una volta di fronte ad una formazione inglese, anch’essa di Londra.
Ma quali misteri cela la storia recente di questa società apparentemente così virtuosa?
Lo Slavia Praga ha da sempre recitato un ruolo importante all’interno della compagine calcistica nazionale, soprattutto quando in seguito alla divisione della Cecoslovacchia, è divenuto uno dei club più prestigiosi in assoluto nella nascente Repubblica Ceca.

Negli anni ‘90, in particolare nella stagione 1995/96, non mancarono di certo le soddisfazioni, con il trionfo in patria e la conquista di una semifinale di Coppa Uefa, disputata contro i francesi del Bordeaux, poi finalisti.
Anche nel corso dei successivi decenni, la formazione biancorossa continuò ad ottenere prestigiosi successi, tra cui altri due titoli (2007/08 e 2008/09), e diverse apparizioni nelle coppe, tra cui anche un precedente contro l’Arsenal in Champions League. Terminerò 7 a 0 per gli inglesi all’Emirates Stadium, in una vera e propria disfatta per la formazione ceca, che indubbiamente quest’oggi cercherà di riscattarsi per dare un significato diverso alla propria storia.
Eppure la debacle disastrosa contro i gunners, non macchiò affatto il cammino di quello Slavia, che al contrario fu travolto da un’altra crisi, questa volta extra campo.

Nel 2010 la società non fu più in grado di pagare gli stipendi, e molti calciatori abbandonarono il club in cerca di fortuna altrove, dando vita ad uno dei peggiori momenti nella storia dello Slavia, fino a quando la ruota tornò finalmente a girare nuovamente.
Nel 2015 si fece avanti una nuova proprietà cinese, pronta ad investire ingenti somme per riportare il club al precedente splendore, e l’impatto fu praticamente immediato: vittoria del campionato nella stagione 2016/17, e ritorno prorompente sulla scena europea.

Da quel momento sono tornati i sorrisi nella capitale della Repubblica Ceca, grazie alla creazione di un modernissimo modello societario, in grado di scovare talenti in giro per l’Europa e non soltanto in patria: Tomas Soucek rappresenta la cessione storicamente più profittevole di sempre per i biancorossi, che dal West Ham hanno incassato la bellezza di 20 milioni di euro.
Il centrocampista ceco, secondo il noto sito di calciomercato Transfermarkt.it, adesso presenta un valore di mercato addirittura raddoppiato, ma intanto lo Slavia ha sapientemente reinvestito la cifra incamerata nell’acquisizione di nuovi talenti, pronti ad esplodere e prendere il largo verso le principali destinazioni in termini di prestigio.

Tra i diversi nomi interessanti, spicca per distacco quello di Abdallah Sima, attaccante senegalese classe 2001, in grado di segnare fino a questo momento, ben 4 reti in sole 6 presenze in Europa League.
Con i suoi 188 centimetri di altezza, questo ragazzo non è soltanto il classico attaccante d’area di rigore da servire coi palloni alti, ma rappresenta molto di più: rapido, abile nel dribbling e nel tiro, potrebbe diventare, nel giro delle prossime stagioni, un calciatore davvero straordinario.
Acquistato per disputare il campionato primavera, si è ben presto guadagnato la fiducia dell’allenatore, il quale decide ormai spesso di lanciarlo nella mischia, nella speranza che possa inventarsi una delle sue giocate.
Nel corso di questa competizione europea, il giovane centravanti ha già colpito una formazione inglese, il Leicester ai sedicesimi di finale, ribaltando un pronostico che vedeva la propria compagine indubbiamente sfavorita.
Inutile sperare che possa rimanere ancora per molto tempo con la casacca biancorossa sulle spalle, poiché diversi club europei hanno già iniziato a muovere i primi passi per strapparlo alla concorrenza ed accaparrarsene le prestazioni per le prossime stagioni: le richieste della società ceca sono però importanti, e stando ai rumors di mercato, sembra che la sua valutazione si aggiri intorno ai 35 milioni di euro.

Mettendo il mercato da parte per il momento, anche se nel calcio moderno non si smette praticamente mai di parlarne, l’attaccante senegalese non rappresenta però l’unico pericolo per l’Arsenal: lo Slavia non subisce goal da 4 partite consecutive tra campionato ed il match di coppa vinto in Scozia contro il Rangers, e nel corso di questa fase finale di Europa League ha subito soltanto una rete in ben 4 match disputati.
Considerando inoltre che non si tratta dell’Arsenal più brillante di sempre (2 sconfitte e un pareggio nelle ultime 3 uscite), la partita si preannuncia equilibrata e pronta a regalare emozioni, se non addirittura sorprese in chiave qualificazione
A questo punto non resta che lasciarsi trasportare dalla curiosità ed osservare con attenzione quello che sarà il verdetto del terreno di gioco, in cui ancora una volta assisteremo alla bellezza di un mistero senza fine.