Quando ero bambino (parecchi anni fa) e quando ero adolescente o giovane uomo, il modo di vivere e seguire il calcio era totalmente diverso da oggi. Con gli amici di sempre, a scuola o al bar del paese, oltre a donne e motori, il calcio era l’argomento principe. 
Eravamo un mix di juventini interisti e milanisti, perché di gente che veniva da lontano non ce ne era ancora, e quindi in periferia il tifo era ripartito tra le tre squadre più titolate.
I discorsi erano sempre concentrati sui giocatori, sulle vittorie, sulle sconfitte, ma non ricordo che nei nostri discorsi apparivano argomenti come bilancio, ingaggi, contratti ecc. Non sapevamo nemmeno quanto guadagnava un giocatore o quanti anni durava il suo contratto, e nemmeno sapevamo la situazione finanziaria delle squadre.
Eravamo concentrati tutti sull’aspetto tecnico e basta. Non se per mancanza di informazioni o per interesse diverso. Oggi siamo bombardati da notizie che arrivano da ogni parte. Giornalisti, opinionisti, che ti raggiungono e hanno visibilità tramite il mondo dei social, trasmissioni sportive a go go, che di tecnico e tattico hanno ben poco, ma che ora puntano su altri discorsi. E così il tifoso si è trasformato in economista, finanziere esperto di borsa e finanza, tanto da sentenziare su bilanci, fatturati, ecc.

Sicuramente il calcio è cambiato tantissimo e la comunicazione pure, ma non credo in meglio. Perché se un tifoso è arrivato ad interessarsi e a preoccuparsi più del lato economico che dì quello sportivo, qualcosa non va, perché si tende a perdersi il vero gusto di questo sport e il motivo per cui da bambini ci piaceva. Non dovremmo essere noi a pensare a certe cose e anche in tv e nei social, bisognerebbe dargli il giusto spazio, non tutto lo spazio. 
Da tifoso juventino quale sono, però, ovviamente non posso oggi non essere preoccupato e allo stesso tempo arrabbiato con la mia società per quanto di buono sono riusciti a rovinare in questi anni. Ciò che succederà sotto il profilo delle indagini e processi finanziari ai quali la società dovrà render conto a chi di dovere, ne parlerò a cose UFFICIALI, oggi non serve a niente commentare notizie e previsioni che nulla hanno di veritiero. 

Però poi guardo il CDA che si insedierà ufficialmente dal 18 gennaio, e traggo le mie conclusioni.
La società ha deciso per una gestione totalmente economica e finanziaria della squadra, lasciando completamente vuoto il lato sportivo. I nomi che prenderanno i posti di comando sono tutti nomi, anzi, profili tecnici. Persone di altissimo livello nei campi dell’economia, finanza e legali. Tutta gente che deve prendere in mano la situazione economica e legale della società in questo delicato momento, e cercare di fare uscire la Juventus nel migliore dei modi possibili. Ricucire i rapporti con l’Uefa, con la borsa, la Consob, e riportare la società nuovamente nella careggiata di un bilancio attivo e sostenibile, dopo quattro anni di disastri e un debito di 600 milioni, appianato in parte dai diversi aumenti di capitale. 

Tutto giusto e legittimo, per carità, ma il lato sportivo? Una figura di carisma, un volto “sano”, un uomo di sport vero e proprio non si poteva nominarlo? Sono d’accordo che oggi i problemi della società sono altri, ma non per forza si doveva si doveva tralasciare il lato sportivo in toto. Oggi la Juventus non ha una figura sportiva di riferimento. Per carità, c’è tempo e modo per trovare un vero direttore sportivo, ma almeno una figura come Alessandro Del Piero si sarebbe potuto tranquillamente inserire nel CDA, per dare, intanto, un volto importante al nuovo corso della Juventus. Non soltanto un ruolo di facciata, da esibire come soprammobile, ma un ruolo operativo sportivo da affiancare poi ad un vero DS. 

I tempi sembravano maturi per il ritorno di Alex, e lo credeva anche lui, ma ad oggi nessun segnale in merito è arrivato. Sintomo che le preoccupazioni della proprietà sono altre, in questo momento, ma lasciare una squadra senza un punto di riferimento nel bel mezzo di una stagione difficile non mi pare una delle migliori scelte fatte dalla proprietà. Probabilmente una volta concluso il procedimento contro la Juventus e in base a ciò che accadrà, a stagione finita ci sarà nuovamente qualche cambio societario, e vedremo se il lato sportivo troverà dei nomi altrettanto importanti di quelli tecnici per gestire al meglio la nostra Juventus. 
Da tifoso vorrei tornare a preoccuparmi soltanto del gioco e nient’altro, sapendo che a tenere in regola e in salute sotto altri aspetti ci sarà qualcun altro a farlo nel migliore dei modi. 
Buon 2023 a tutti!!!