La vittoria contro il Torino, dopo le due belle prestazioni contro Inter e Juventus, era un passaggio obbligatorio per poter aspirare a risalire la classifica.

La partita è stata positiva, non solo per i tre punti conquistati che portano il Milan al sesto posto, forse per la prima volta da quando Mister Pioli ha sostituito Gianpaolo, ma specialmente perchè il gruppo sta rafforzando "voglia e certezze", incurante delle difficoltà e degli infortuni che stanno notevolmente riducendo i giocatori a disposizione.

Il forfeit di Chala e l'infortunio, durante l'incontro, di Kjaer sono passati inosservati, con un Paquetà propositivo, sebbene non ancora ai livelli auspicati e l'inaspettato esordio di Gabbia, uno dei tanti ragazzi del vivaio rossonero che, con la complicità di Musacchio, si è ritrovato al fianco di altri "ragazzi" con cui ha giocato moltissime partite, Donnarumma e Calabria, senza sfigurare. 

I quattro punti in più in classifica, rispetto alle partite del girone d'andata, completano il quadro, poichè l'obbiettivo minimo, di questo girone di ritorno, è fare almeno dieci punti in più dei miseri 25, raccolti nella prima fase.

Una partita alla volta, consapevoli che rispetto ad anni passati il livello delle squadre chiamate "piccole" si è notevolmente alzato e batterle sarà difficile, per tutti. Quindi ora l'obiettivo è fare punti, sabato a Firenze, contro una squadra in salute, che corre e lotta e che all'andata venne a vincere a San Siro, esibendo un bellissimo calcio. 

Sabato sera potremmo già stilare delle previsioni, poichè è innegabile che una sconfitta azzererebbe molti dei progressi esibiti in questi ultimi mesi. Firenze è uno stadio che spesso ci ha dato soddisfazioni, la mia stima per Mister Pioli è massima, toccando ferro e magari recuperando Chala, tutto è possibile.

Quattordici partite, otto vittorie, quattro pareggi e due sconfitte, con questa proiezione l'Europa sarebbe certa e se l'Atalanta facesse qualche passo falso, potrebbe succedere un miracolo.

Una citazione d'obbligo è per la semifinale di Coppa Italia. A Torino, contro la Juventus saremo ampiamente rimaneggiati ed è inutile evidenziare quanto il pronostico ci dia sfavoriti, poco importa, la cosa fondamentale è provarci, dare il massimo, uscire dal campo convinti di averci provato, vada come vada.

Continuare la crescita, anche se lentamente, è questa la ricetta sicura per tornare a vincere.