Sto assistendo inorridito al ricordo del Milan preso a severe legnate dall’Atalanta. Uno spettacolo inverecondo, molto più del solito, ad ulteriore dimostrazione del fatto che basta un leggero alzo di asticella, non certo il Manchester City, per scoperchiare il pentolone di liquami in cui versa questo Frankenstein claudicante che sono i rossoneri.

Si raccoglie quanto si semina: questa è una regola che esiste dall’inizio dell’uomo e le sciagure dirigenziali da Galliani in poi hanno esclusivamente seminato gramigna tossica: il risultato è il terzo gol a Bergamo cui sto assistendo in diretta col groppo in gola.

Se come è evidente anche in un asilo nido, a Elliott del Milan non importa assolutamente niente e non fa niente per smentirlo, il primo atto doveroso e di dignità che dovrebbero compiere due comparse come Boban e Maldini sono le dimissioni: oggi e senza condizioni! Si lasci il gruppo sciagurato di affaristi che fa a finta di gestirci da solo e lo si lasci in tale stato anche allo stadio e nel ridicolo merchandising che tentano di abbozzare sui social perché convinti di avere a che fare con milioni di deficienti. Almeno non avrebbero i capri espiatori sui quali appoggiarsi vigliaccamente.

Le dimissioni sono doverose non solo per l’ennesima pagliacciata montata ad arte su Ibra, ma perché il Milan oggi è composto da Donnarumma e Theo Hernandez: il resto è un miscuglio da torneo interregionale e sperare di trasformarli in una squadra di calcio coi soliti due interventi rabberciati a gennaio è uno smacco insopportabile per un tifo preso per i fondelli da 10 lunghi anni.

Ecco il quarto gol di un’Atalanta letteralmente stratosferica, resa ancor più devastante dalle undici pippe che non fanno assolutamente niente per contrastarla.

Chissa’ perche’ Ibra a Milano ci rimetterà piede forse solo per fare shopping...a noi faranno credere che l’offerta è stata fatta, era regale e lui è un altro ingrato!