Sia ben chiaro. Nessun processo. Infatti, bisogna ringraziare il gruppo storico che ha reso possibile in Italia la diffusione del calcio femminile. A macchia di leopardo in un Paese che lo riscopre solo alla luce dei grandi eventi, quando va bene. Grazie, ma adesso è il momento di cambiare. Se le altre Nazionali sono cresciute, Islanda e Belgio insegnano, la Francia è di una mostruosità unica, inarrivabile, per ora, le azzurre non sono state eliminate per sfortuna, ma per una evidente inferiorità tecnica, di qualità e di approccio mentale sballato. Errori incredibili, che in partite del genere non dovresti mai vedere, passaggi sbagliati, palle buttate al vento, entrate fuori tempo, e quant'altro, hanno evidenziato che si è chiuso un ciclo e serve un rinnovamento.

 A partire dalla panchina. L'allenatrice sul post partita non si è messa in discussione dopo un fallimento evidente, ma non è stata l'unica. Lo stesso discorso che è stato fatto per la maschile, dopo la mancata partecipazione ai Mondiali, deve essere fatto per la femminile. Con questo europeo si è chiuso un ciclo. Sere un rinnovamento radicale, profondo, ripartendo dalle giovani calciatrici, senza farsi grande aspettative, serve una nuova visione di gioco, una nuova conduzione in panchina e soprattutto un sistema che sappia sostenere il calcio femminile. I principali quotidiani sportivi non è che hanno dedicato grande spazio all'eliminazione delle azzurre dall'europeo, se fosse stata la maschile, sarebbe stata la prima pagina. Già questo basta per capire lo stato delle cose in Italia.  Se invece avessero vinto, sarebbero stati titoloni.Sì, è vero, sono professioniste oggi, ma professionismo, senza investimenti, senza qualità, senza tecnica, significa zero assoluto, vuoto, parolina con cui lavarsi la coscienza. Servono soldi, servono visioni, serve progettualità ed una collaborazione ed interazione tra il calcio maschile e femminile reale non solo a spot pubblicitario. Il gruppo storico, con le sue giocatrici simboliche ha già dato, non si può pretendere di giocare con le stesse giocatrici per anni, quando il livello è sempre lo stesso, mentre le altre Nazionali lo vedono crescere costantemente. Non è che perchè sono ragazze bisogna essere teneri nei commenti, la par condicio vale per tutti, le cose vanno dette, perchè altrimenti sembra che vada tutto ok, benone, e finisce che veramente qualcuno si faccia delle illusioni, come vincere l'Europeo con una nazionale che tutti abbiamo visto come ha giocato in queste tre partite.

Non c'è l'alibi del solo primo tempo sbagliato, o del caldo, che valeva per tutte le protagoniste in campo, è proprio emerso nero su bianco una evidente inferiorità rispetto a delle dirette concorrenti che si pensava poter sconfiggere facilmente, come l'Islanda ed il Belgio. Tanto detto, ancora grazie per quello che avete fatto negli anni, rimarrete nella storia del calcio femminile, ma adesso è arrivato il momento di farsi da parte e lasciare spazio al rinnovamento radicale, a partire dalla panchina.