Alex Sandro, Bentancur, Danilo, Cuadrado, Dybala, Chiesa, Ramsey, Arthur. Questa è la lista degli indisponibili in casa Juventus, per la sfida di stasera contro il Napoli allo stadio Maradona. 

Allegri, che il suo programma ce l’ha bene in testa, ha deciso, a prescindere da tutto, di non convocare i giocatori sudamericani, di rientro dagli impegni con le rispettive nazionali, a poche ore dal match di campionato. “Il campionato è lungo e lo rimetteremo in piedi un po’ alla volta” ha dichiarato il tecnico livornese, ma ha anche chiarito subito che non vuole sentire parlare di alibi. A differenza di altri allenatori che in questi giorni si sono lamentati del calendario e degli impegni delle nazionali, e nonostante la classifica negativa dopo le prime due giornate, Allegri dimostra la solita calma e serenità che lo contraddistingue e evita, intelligentemente qualsiasi inutile polemica, e di mettere preventivamente le mani avanti.
Quella di stasera è senz’altro una partita importante, lo è per diversi motivi. La rivalità del Napoli nei nostri confronti, la classifica pessima, ma è solo la terza di campionato, e la prima di un trittico di partite che vedrà i bianconeri impegnati, martedì nell’esordio in Champion’s contro il Malmo FF, e domenica contro il Milan. Quindi sarebbe insensato ora come ora rischiare dei giocatori per voler a tutti i costi forzare la mano. A parte la questione dei sudamericani, ci sono anche degli infortunati in recupero e anche in questo caso è importante il pieno recupero di tutti gli elementi, per poi poter pensare seriamente alle convocazioni. Degli errori di valutazione ora, potrebbero costare molto cari, molto più di un passo falso a Napoli. 

Quella di stasera è comunque una partita da Juventus. Solitamente la Juventus che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, escluso gli ultimi due, era una squadra che, in situazioni di emergenza e difficoltà, riusciva sempre ad emergere grazie al carattere, all’unione del gruppo, a quel dna che Allegri dovrà tentare di ricostruire, e lo potrà fare anche e soprattutto con il suo di carattere e il suo modo di vivere il calcio. La questione tecnica e tattica, stasera, non è così importante, ciò che conta sarebbe, rivedere quella Juventus unita, gajarda, capace di soffrire e di chiudersi a difesa della propria porta, per poi tentare il colpo “gobbo”.

Le Juventus di Allegri spesso hanno dato il meglio di sé spalle al muro, quando c’era poco da inventarsi o da scegliere, tatticamente, ma soltanto dare il massimo tutti per uno e uno per tutti. Il momento è questo ed è necessario fare di necessità virtù, senza drammi e senza inutili rischi. I giocatori che scenderanno in campo dovranno dimostrare maturità e responsabilità, perché giocano per la Juventus e queste sono caratteristiche obbligatorie da avere per tornare ad essere squadra. Non servono le pressioni, le polemiche o gli alibi, ma serve, in questi casi, mantenere la calma, dare sicurezza a chi è disponibile e ricreare quel gruppo che si è perso in questi anni. Allegri in questo è un maestro, è stato richiamato anche, e soprattutto, per questo motivo e per gestire queste situazioni.
Come finirà lo vedremo, personalmente, al di là del risultato, ciò che vorrei vedere è la crescita caratteriale e del gruppo.
Daje ragazzi!!