Penso che per il Napoli sarà più difficile superarci domenica che nel doppio turno dei quarti, per una semplice questione di motivazioni.
I quarti non erano attesi, mentre il quarto posto è essenziale per proseguire in costanza di miglioramento nella gestione dell'ultimo triennio. Muovere la classifica è argomento di sopravvivenza per questo obiettivo.

Il problema tecnico, molto grosso, che pone il Napoli ha tre diversi aspetti.
Il primo, ed è il più importante, è quello di bloccare la fonte del gioco, che è il suo centrocampo, dove tre giocatori in sinergia perfetta e con caratteristiche diverse sono la fonte continua di movimento.
Il secondo è il settore sinistro, dove gioca un Rui nel suo migliore campionato di sempre, e iradidio Khvara, un Prati con forza  e velocità financo superiore. La somiglianza tra i due soprattutto con il miglior Prati 68/69 è francamente impressionante. 
Il terzo è il contenimento del genio nigeriano. Il suo gol di testa tutto spostato a destra in potente elevazione e altrettanto potente conclusione nel sette fa parte di quelle soluzioni impossibili che caratterizzano i geni.

Rocco quasi sicuramente metterebbe un terzino all'ala. A raddoppiare con un qualunque difensore a destra il georgiano. Con un duo centrale a contenere il nigeriano. Quindi la terna di centro destra uscirebbe tra Thiaw Kjaer Tomori e Gabbia visto che Kalulu forse non c'è.
A sinistra Theo se la vedrebbe con l'estremo partenopeo e da me molto ammirato da sempre Politano in un duello pressoché alla pari. Quindi rimane il centrocampo.
Rocco ragionerebbe, come abbiamo visto sapeva fare benissimo, uscendo dagli schemi di difensivista conclamato, anche in maniera creativa, mai rinunciando all'estro del suo Gianni. Lo definiva la sua Stalingrado, non nel senso difensivo, ma nel senso che senza di lui, non si sarebbe comunque vinto. E l'unico che gli si avvicini, con certa forzatura, pure per numero di maglia, è il folletto Diaz. Dovendo contenere, è giocoforza inserire due centrocampisti, uno di forte contenimento e uno di forte raccordo. Quindi penso che sceglierebbe Krunic su Anguissa e Tonali in stretta marcatura a uomo su Ziekinski, anche sperando in qualche apporto in fase conclusiva. Non quindi Bennacer se non in un secondo tempo o in sostituzione e poi, per dirla tutta, per me Tonali e Bennacer sono abbastanza simili.
In attacco Leao a tenere dietro il miglioratissimo Di Lorenzo, vero moderno terzino destro, contenendone le avanzate e tenendolo occupato in un sperabile risveglio di pericolosità. Quindi Calabria ala, oppure Florenzi. Thiaw a destra. Tomori, Kjaer centrali. Trio centrale Krunic Diaz Tonali con uomo stretto su Zielinski e Anguissa. E davanti Giroud a impegnare il fortissimo duo difensivo partenopeo. 

Ovviamente è solo, forse inutile esercizio di fantacalcio, in salsa di amarcord. Mi sono messo un poco nei panni del Paron in una sua típica mossa tattica.
Magari arrivasse in sogno a Pioli con qualche dritta!...