In questi giorni di fine campionato con verdetti più o meno chiari, si inizia a sentire profumo di calciomercato.
Sono da sempre un grande appassionato delle trattative estive e spesso mi capita di fermarmi a pensare ed immaginare possibili scenari di mercato.
Nelle ultime settimane mi ha sorpreso il ribaltone in casa Juventus, figlio di una partita storta o di problemi tattici ha destabilizzato il panorama calcistico italiano. Per la successione di uno dei migliori allenatori degli ultimi tempi in Italia, si susseguono nomi su nomi con la dirigenza Juventina chiusa dietro la consueta sicurezza. Ho pensato a quale possibile scenario si possa celare dietro le strategie della nuova triade Agnelli-Nedved-Paratici e c'è un nome che non riesco ad escludere, Josè Mourinho.

Il primo indizio è il procuratore, Jorge Mendes, potente procuratore portoghese amico di Mou e dello stesso Agnelli, con cui ha curato il trasferimento del secolo lo scorso anno. Mendes ha una grande capacità di muovere i suoi assistiti in giro per l'Europa, di guadagnarci sempre e poco importa delle conseguenze "calcistiche", pecunia non olet!
Altro indizio lo manda lo stesso Mou, dichiarando in marzo di essere in contatto con un suo ex giocatore che vorrebbe averlo con sé in un club storicamente non amico dello Special one.
L'ultima considerazione viene dal campo, sovrano nel mondo del calcio, e dai moduli di Mourinho. Solito giocare con una punta di riferimento, di area di rigore, sarebbe ben felice di avere Icardi tra i suoi titolari e questo sarebbe in linea con le strategie di mercato bianconere, che coinvolgono il 9 nerazzurro.
Alla Juve potrebbe mettere in scena l'amato 4-2-3-1 con grandi interpreti, basti pensare ai 4 davanti, Ramsey, CR7, Bernardeschi Icardi, niente male direi, almeno sulla carta. In molti potrebbero storcere il naso davanti ai dettami tattici del portoghese, parlando di attaccanti terzini in contrasto con la scarsa inclinazione degli attaccanti Juve a rientrare.
Ed è proprio qui che la gente sbaglia, ricordano sempre un Eto'o terzino, ma con il Barcellona ci può stare, dimenticando gli assalti all'area avversaria portata da 5 giocatori più un centrocampista a rimorchio. Perchè è questo il calcio di mou, non molti fraseggi, non tocchi spettacolari ma molta verticalizzazione e assalti all'area avversaria. Il tutto rispecchia il carattere del portoghese, diretto, fiero e sempre all'attacco di tutto e tutti.

Per la Juventus sarebbe un salto non troppo rischioso affidarsi al portoghese, avendo basi tattiche e carisma spesso simili a quelle di Allegri. Una grande, enorme variabile si nasconde nell'ego dello Special One, spesso una spinta per le sue squadre altre volte un macigno. Come reagirebbe il gruppo Juve è imprevedibile, Mou avrebbe bisogno di gente fidata e pronta a seguirlo, senza creare un gruppetto di favoriti. Gli equilibri potrebbero essere scossi da due personalità alte come quelle di Mou e CR7 e stare al passo potrebbe essere troppo per alcuni membri della rosa bianconera.

Da interista, beh non nascondo un certo malessere al solo pensiero di vedere un'icona del triplete alla Juventus e magari vorrei esorcizzare il tutto con questo articolo.
Chiaramente i tempi cambiano e la storia ha già portato a scambio di veri e proprie istituzioni calcistiche tra Inter e Juve, alla fine parliamo di top club ed è giusto che allenatori, giocatori e dirigenti si misurino con realtà opposte ma molto prossime.
Detto questo non ci resta che attendere sviluppi, in ogni caso questo mercato potrebbe essere rivoluzionario, spostando gli equilibri in Serie A.