Con qualche mese di ritardo, causa emergenza COVID-19, è andato in scena il classico Inter horror show di Primavera. Da ormai una decade le stagioni dell'Inter seguono un percorso ben definito, si inizia da leoni con ambizioni da scudetto e si finisce da perdenti (per non scrivere altro). Cambiano allenatori, giocatori e società, ma il risultato non cambia, sembra siano scese in campo forze soprannaturali a risucchiare l'energia vitale interista. Scherzi a parte, niente di esoterico la spiegazione è semplice e cercherò di illustrarla.
Ad inizio campionato l'Inter si mostrava brillante dal punto di vista atletico e tattico, convincente in tutto e per tutto.
L'Inter vinceva e convinceva in Italia ed in Europa (eccetto la partita con lo Slavia Praga) candidandosi ad un ruolo di protagonista assoluta. L'inter scendeva in capo con un centrocampo ed un attacco nuovo, gli innesti di Barella e Sensi oltre che di Lukaku avevano dato nuova linfa all'Inter. La squadra al 70% nuova sembrava seguire il mister in tutto e per tutto, eseguendo alla perfezione i dettami tattici del mister leccese. I primi infortuni hanno evidenziato ricambi non sempre all'altezza dal punto di vista atletico e tecnico. Cambiando gli interpreti i risultati cambiavano di conseguenza, tanto a livello di gioco quanto a livello di classifica. Con una Inter al 50% composta da volti nuovi il mister Conte riusciva ancora ad imporre il proprio gioco, supportata dai fidi Lukaku, Candreva, Bastoni e Barella. Il ritorno al calcio post pandemia ha portato molte incertezze, inevitabili infortuni e risultati deludenti. Con la maggioranza di "vecchi giocatori" tra i titolari sono tornati ad Appiano i fantasmi del passato, il nervosismo, la scarsa voglia di fare e l'insano buonismo a giustificazione di partite giocate in modo indegno. Ho notato che il tutto è riemerso con i contemporanei infortuni di Barella, Sensi e le sanzioni di Bastoni. L'Inter somigliava maledettamente a quella di Spalletti! Fermi tutti, ma quella vista ieri era L'Inter di Spalletti! Il centrocampo era praticamente identico, la difesa lo era per 2/3, i problemi gli stessi, ma non era colpa del mister? Evidentemente no, inizio a pensare che il mister Spalletti fosse la vittima in tutto questo e mi scuso se ho pensato il contrario imputandogli scarsa personalità. Stranamente dopo una sfuriata del mister iniziano i problemi, i giocatori dimenticano come si gioca, non mantengono le posizioni, si rifugiano in retropassaggi e giocano con scarsa grinta. La ricetta è ben conosciuta: giocare male, non curarsi delle sconfitte con conseguente allontanamento del mister. I nuovi e i giocatori "contiani" hanno fatto il possibile per vincere la gara di ieri, Lukaku ha "cantato e portato la croce", Candreva addirittura fatto un goal e mezzo mentre i vecchi volponi hanno sfoderato una prestazione di altri tempi. Sì, perchè in molti ieri hanno messo in scena uno stile di gioco blando e svogliato già visto con Pioli e Spalletti. Sarà che qualcuno si è offeso per la sfuriata di Conte? Qualcuno ha per caso remato contro il mister, reo di aver offeso autentici campioni plurititolati? Inizio a pensare che ci possa essere una corrente anarchica nell'Inter, anarchia che Marotta e Conte hanno tamponato con il mercato estivo, ma che si è ripresentata con gli infortuni.
Il Conte ammutinato non ha saputo gestire una situazione a lui nuova ed ha tentato di tutto, dal tenere fuori Lautaro ed Eriksen fino ad elogiare Borja (sempre esempio di serietà), ma a nulla è servito tutto ciò perchè la maggioranza ha continuato a mostrarsi svogliata e indifferente. A questo punto serve coraggio, una prova di forza, mettere alla porta chi rema contro con effetto immediato affidandosi ai giovani e ai pochi scudieri di Conte. Solo questo può salvare il poco che ci resta, ma soprattutto può indicare la strada da seguire nel mercato estivo per eradicare generali bastian contrari e costruire un'Inter compatta e finalmente in sintonia con mister e società.
L'Inter non è per tutti, in special modo per chi non la merita, è il caso di completare la "rivoluzione" e mettere alla porta chi non ha la personalità per essere un campione.