La tredicesima giornata della Ligue1 propone un inaspettato ed interessante testa-coda, opponendo al Paris Saint Germain il Monaco. Una sfida ricca di suggestioni se si considera che le due squadre hanno dato vita ad un’accesa rivalità negli ultimi due anni in cui si sono alternativamente classificate prima e seconda nel campionato nazionale, vinto dal PSG nella stagione 2017/2018 e dal Monaco in quella precedente.

Malgrado in casa PSG si respiri un clima teso ed avvelenato per le polemiche conseguenti alle rivelazioni di Football Leaks sulla propria dirigenza, la squadra si avvia verso la città monegasca con la serenità e lo spirito di chi marcia col vento in poppa, trovandosi a punteggio pieno in vetta alla classifica di Ligue 1. Le statistiche parlano chiaro: 12 vittorie in altrettante partite, quarantuno gol fatti a fronte dei soli sette incassati. Il distacco dalla seconda, già in doppia cifra a nemmeno un terzo di campionato, è emblematico sulla poca competitività di tutte le altre avversarie. Troppo superiore la rosa a disposizione di Tuchel, che visto l'andazzo potrebbe ancora provare a battere ogni record di un campionato che di fatto non è mai cominciato e mai inizierà.

Dopa la parentesi settimanale di Champions League conclusasi con il pareggio rimediato sotto il cielo del Vesuvio, i parigini hanno ripreso la marcia di avvicinamento al campionato nazionale con la tranquillità di chi è consapevole della propria forza e dei propri mezzi, in un’atmosfera che la stessa stampa sportiva francese non esita a definire “ludica”. L’allenatore tedesco Thomas Tuchel potrà finalmente contare sull’intero gruppo, tenendo conto che anche Thomas Meunier e Neymar, dopo aver entrambi lasciato il San Paolo di Napoli zoppicando per qualche colpo di troppo ricevuto martedì sera, a meno di prudenti strategie conservative, sembrano in grado di scendere in campo. Agli allenamenti hanno preso parte anche Layvin Kurzawa e Dani Alves. I due laterali infatti hanno lasciato l’infermeria e sembrano pronti per scendere sul terreno di gioco, ma è probabile che non vengano impegnati dal momento che l’orientamento dell’allenatore tedesco sia quello di non voler forzare il loro rientro.

Insomma i problemi di Tuchel sono di… abbondanza, a partire dal ruolo di portiere, in cui in ossequio al principio di alternanza Areola sarà preferito a Buffon, che pure aveva esibito una forma scintillante nel corso della partita di coppa giocata a Napoli. Prima di involarsi verso il Principato, i parigini hanno avuto comunque svolto un ultimo allenamento ieri, a porte chiuse, che ha consentito all’allenatore tedesco di sciogliere gli ultimi dubbi di formazione in base ai suoi orientamenti tattici ed alla condizioni di forma di alcuni giocatori. In particolare sembrano aumentare la possibilità di un reinserimento di Adrien Rabiot nell’undici titolare, in alternativa a Draxeler, mentre ancora in dubbio l’impiego di Cavani che potrebbe essere sostituito dall’argentino Di Maria.

Ben diverso ovviamente è il clima emotivo che si registra nel Principato, poiché la squadra monegasca sta attraversando un momento particolarmente negativo. Dopo essersi aggiudicata il titolo nazionale nella stagione 2016/2017 ed essersi classificata al secondo posto l’anno scorso proprio alle spalle del PSG, è piombata in questo periodo in una difficilmente prevedibile crisi gioco e di risultati, testimoniata da soli 7 punti in dodici gare disputate. I biancorossi stanno attraversando un tunnel da cui sembra non vedersi la luce, una sola vittoria alla prima giornata e poi una serie di delusioni che li hanno portati all’ultimo posto in classifica. La situazione ha indotto la dirigenza monegasca a cambiare allenatore, sostituendo Jardim con Thierry Henry che subito si è trovato a dover fare i conti con l’emergenza infortuni che hanno funestato la squadra decimandola letteralmente.

L’infermeria del Monaco è ormai satura e purtroppo si prevedono tempi lunghi per consentire il pieno recupero di tutti gli infortunati. La lista degli indisponibili, che comincia dal ruolo del portiere con Subasic, prosegue con Tourè, Serrano, Tielemans, R. Lopes, Jovetic e Pellegri e si allunga sempre più. Infatti bisogna considerare l’assenza di Aholou, che non si è ripreso dalla lesione dopo il pestone ricevuto da un avversario, e quella di Golovine, che non è ancora in grado di calciare per effetto del dolore ad una caviglia, cui vanno ad aggiungersi le assenze di Glik, Raggi e quella inattesa di Traoré, bloccato da un dolore alla coscia. Quest’ultima assenza potrebbe indurre l’allenatore Thierry Henry a provare Henrichs nel ruolo di difensore centrale.

In pratica il tecnico francese deve affrontare il PSG dovendo fare a meno di un’intera squadra. E’ evidente che la situazione sia di una certa gravità, tale da impensierire seriamente l’allenatore che in settimana ha dichiarato che la gestione degli infortuni costituisce la criticità maggiore da quando siede sulla panchina del Monaco. Pur non volendo utilizzare le assenze come alibi per giustificare la bruciante sconfitta casalinga per 4 a 0 rimediata contro il Bruges in Champions League, Henry, analizza le cause all’origine dei tanti infortuni, gettando anche un’ombra di sospetto, neanche tanto velata, sull’operato di chi lo ha preceduto, reo di aver forzato i tempi di recupero di qualche giocatore (Golovine) per anticiparne il rientro in campo. Del resto non si possono neanche ignorare le problematiche conseguenti ai ritardi nella preparazione di tutti i giocatori che hanno disputato il mondiale con i bleus.

Insomma con queste premesse l’impegno del Monaco contro i primi della classe sembrerebbe proibitivo, almeno sulla carta, ma il pronostico avverso potrebbe essere sovvertito dalla voglia di riscatto dei padroni di casa che, ricordiamo, tra le mura amiche non hanno ancora vinto, e che, pertanto, sono attesi ad una prova di orgoglio davanti al proprio pubblico. Il Monaco dovrà provare a disputare la classica “partita perfetta” e per farlo dovrà trovare gli stimoli giusti. Di fronte avrà il team che sta dominando il campionato e che ha sempre vinto, non il miglior cliente per provare a sbloccarsi. Certo potrà contare sui nuovi dettami e strategie di gioco propri di Henry, dovrà puntare sull’entusiasmo e la vitalità dei giovani della sua rosa combinate con l’esperienza di campioni affermati come Falcao. Basteranno questi ingredienti ad arginare la corazzata parigina, la cui corsa appare al momento inarrestabile?

Probabili formazioni

Monaco: Benaglio, Sidibé, Henrichs, Jemerson, Barreca, Aït Bennasser, Pelé, Chadli, Grandsir, Falcao, Diop.

PSG: Areola, Marquinhos, Thiago Silva, Kimpembe, Meunier, Verratti, Rabiot, Bernat, Mbappé, Cavani, Neymar.