Silvio Berlusconi era molto prodigo di lodi nei confronti del settore giovanile del Milan, insistendo, negli ultimi anni della sua Presidenza, nel voler creare una squadra con un’anima italiana molto ampia, composta in gran parte da giocatori delle giovanili. Molto probabilmente si era focalizzato su questo aspetto poiché riluttante a finanziare grossi acquisti di calciatori in un'epoca dove avrebbe dovuto superare i club sostenuti dai soldi del petrolio. L’ex Premier inoltre fondava le sue idee anche per richiamare il forte sentimento patriottico del suo elettorato, poiché era convinto che il prestigio calcistico avesse riflessi sul consenso politico. Nonostante l’amor di patria del proprietario, però, c'erano buone ragioni per credere nel settore giovanile rossonero. Gianluigi Donnarumma ha esordito e diventato titolare tra i pali del Milan all'età di soli 16 anni, mentre nel Stagione 2016-17 anche Vincenzo Montella promosso giocatori del calibro di Manuel Locatelli, Davide Calabria e Alessandro Plizzari in prima squadra.

Molti tifosi conoscevano maggiormente Hachim Mastour e anche Jose Mauri, sostenendo che gli fosse data una possibilità tra i big, mentre c’era poca enfasi attorno al nome dell’attaccante della Primavera Patrick Cutrone. Il suo debutto avvenne sotto la gestione Montella mentre il Milan vinceva per 3-0 sul Bologna nel maggio 2017, giocando cinque minuti in sostituzione di Gerard Deulofeu. A 19 anni Cutrone aveva già un buon fisico, non esile e sbarbato come tanti suoi compagni, anche se quella breve apparizione mai avrebbe potuto presagire agli occhi disillusi dei tifosi i suoi successi futuri. Patrik fece i suoi primi passi nel Milan dei grandi quando Berlusconi passò la mano ai cinesi. Le dispendiosa campagna acquisti estivi portò in dote, tra gli altri, gli attaccanti Nikola Kalinic e Andre Silva. Il prestito del giovane bomber della Primavera sembrava la mossa più logica e scontata, poiché difficilmente avrebbe visto il campo tra tali giocatori costosi. Tuttavia, il campo dirà che quel giovane così disincantato e dal ciondolare goffo ed impacciato sapeva benissimo buttarla dentro.

La prima amichevole estiva del 2017 ha visto il 19enne aprire le marcature contro il Lugano dopo solo due minuti. Ha continuato ad essere aggregato alla prima squadra anche nella tournée in Cina ed ha continuato a segnare: due gol contro il Bayern Monaco a Shenzen, in un match dal forte sapore di Champions. Anche nei preliminari di Europa League è ancora lui a trovare la via del gol contro il Craiova e lo Shkendija. L’ottimo avvio di stagione non si ferma neanche in campionato poiché va ancora in gol alla prima giornata contro il Crotone ed ugualemente la settimana successiva contro il Cagliari. Con Silva e Kalinic che ancora dovevano ambientarsi (non lo faranno mai!), Cutrone – quasi per caso – divenne l'attaccante numero 1 di Montella. L'allenatore fu licenziato a metà della stagione, ma a quel punto Cutrone si era imposto come titolare e lo continuò ad essere anche con Gennaro Gattuso in panchina. Una stagione in cui non doveva neanche giocare nel Milan chiuderà con 14 gol e tre assist in tutte le competizioni. Non male per un ragazzo di 19 anni che si affacciava per la prima volta alla Serie A.

In molti modi Cutrone rassomiglia ai giocatori del passato. Nel calcio moderno, bisogna essere agili, abili e capaci di partecipare al gioco di squadra. Molti suoi compagni delle giovanili sono tecnicamente eccellenti e piacevoli da guardare, Cutrone dalla sua ha un fisico già strutturato, è un ragazzo con un corpo da uomo. Per la stazza ricorda Christian Vieri o Luca Toni più di Francesco Totti o Alessandro Del Piero. Inoltre ha quel veleno e voglia di arrivare – Gattuso dixit – che non è facile da trovare in altri, non finisce mai una partita senza aver dato tutto per la maglia che indossa.

In termini puramente tecnici è sgraziato e deve ancora migliorare nel controllo del pallone e nella sua protezione, il suo fisico non lo farà mai apprezzare come campione di stile. Nonostante tutto ciò sia che tra le file del Milan che in Italia è uno dei migliori prospetti indiscutibilmente. Inoltre i numeri sono dalla sua parte. Ha tutti i record di gol nelle selezioni nazionali Under 15, Under 16, Under 17 e Under 18. Sei gol in 17 presenze per l'Italia Under 19 e nella sua fugace apparizione in Under 21 ha segnato quattro gol in otto partite. Il 23 marzo 2018, dopo 27 gol in 57 apparizioni giovanili, ha fatto il suo esordio con gli Azzurri.

Anche nella squadra Primavera del Milan Cutrone ha segnato costantemente: 41 gol in tre stagioni. Alcuni dei suoi compagni all’epoca delle giovanili erano più raffinati tecnicamente rispetto a lui, ma a tutti i livelli Cutrone ha mostrato la sua capacità di fare la cosa più importante nel calcio: segnare gol. In effetti, si può discutere se Cutrone sia attualmente il migliore in assoluto delle giovanili del Milan tra coloro che hanno fatto il salto di categoria. Donnarumma è un talento precoce, ma alcuni gravi errori della scorsa stagione hanno sollevato molte domande, così come le numerose polemiche legate al suo agente, Mino Raiola. Calabria ha fatto 21 presenze in Serie A la scorsa stagione, ottenendo un gol e tre assist, ma la sua forma è scesa nel 2018. Manuel Locatelli è stato ceduto in prestito a Sassuolo questa estate, con l'obbligo di riscatto, e Jose Mauri ha giocato un totale complessivo di 14 presenze per il Diavolo nelle precedenti tre stagioni. Per quanto riguarda Hachim Mastour, tesoro di YouTube per i suoi video da vero freestyler (vinse anche un contest contro Neymar) è a Lamia in Grecia e non è riuscito neanche a giocare una partita da titolare (finora solamente pochi minuti per tre presenze). "È diventato di più famoso per fare i video che a giocare" così Gattuso lo scorso maggio. “Adesso Mastour fa meno video. L’ho minacciato, gli avrei buttato giù i denti!”

Cutrone non avrà le sue eccelse abilità con la palla, ma ha quella dedizione ed efficacia che il suo ex compagno di Primavera non ha mai mostrato. Non segna un gol in ogni partita che gioca, ma gli si deve imputare sempre un grande sforzo e dedizione alla causa, ed il suo contributo, anche in zona difensiva, non manca mai. Lui spesso lotta e cerca di legare il gioco tra reparti, ma è anche capace di sostenere tutto il peso offensivo, come unica punta, sulle sue spalle. Quest’anno sarà l’anno perfetto per fare ancora ulteriori passi in avanti. Infatti questa estate i rossoneri hanno messo sotto contratto il finalizzatore più letale di tutta la Seria A, Gonzalo Higuain. L'argentino è il goleador più prolifico nell’ultimo decennio e giocare col Pipita non può che essere un vantaggio per il giovanotto. Soprattutto, Higuain ha l'intelligenza e la tecnica per aiutare la sua squadra a costruire, alla Juventus ha dimostrato che è più di un semplice cannoniere. Cutrone dovrebbe assorbire il più possibile dall’ex Napoli e Juve durante i quotidiani allenamenti a Milanello.

In Gattuso, il giovane ha un modello ed un esempio che sa esattamente cosa significa giocare per il Milan, e che non lo farà certo dormire sugli allori, basta chiedere a Mastour. Ringhio ha costruito la sua carriera a massimi livelli senza la tecnica dei suoi pari, e può aiutare Cutrone a fare lo stesso. Questa stagione è iniziata con una caviglia dolorante, un infortunio che limita molto il suo modo di stare in campo. Nonostante la mancata convocazione in Nazionale per la prossima gara col Portogallo (Nations League) e l'amichevole con gli Usa, di sicuro la nuova Italia di Roberto Mancini, che ha dimostrato di essere disposto a dare ai giovani ampia fiducia, non potrà prescindere dal giovane Patrik e, con una stagione da protagonista al Milan, il 2019 potrebbe essere l'anno in cui una futura stella ha visto la luce.