Forse dipenderà dal fatto che, vivendo all'estero, non ero più abituato a sentire così tanta gente esprimere le proprie ragioni, solo per il desiderio di aprire la bocca. Mi piace seguire la Politica e il Calcio, ma assisto a dibattiti dove l'unica cosa importante è alzare la voce. Chi interviene vuole essere il protagonista e non si preoccupa di avere argomentazioni valide o interessanti, poichè ciò che interessa è avere i riflettori puntati e mettersi in mostra.

Ciò, nell'era della comunicazione, potrebbe anche essere comprensibile, ma se uno grida al mondo: "NO PIOLI", sentendosi orgoglioso della posizione presa e compiacendosi di guidare una schiera di seguaci, poco importa se tifosi milanisti o di qualsiasi altra formazione, come può il giorno dopo dichiarare: "Non è una presa di posizione contro il nuovo allenatore"? Erano così ingenui da pensare che la dirigenza avrebbe virato su altro profilo? Oppure era uno scherzo, sfuggito di mano? Comunque la si voglia leggere, NO PIOLI, significa, senza possibilità di sbagliarsi, che il tifoso milanista, che lo sostiene, prenderà le distanze dalla squadra per cui tifa, fino a quando a guidarla ci sarà un allenatore di cui non ha la minima fiducia.

Allora fatelo, è comprensibile, è giustificabile, ma siccome avete bisogno di parlare, di farvi vedere, non trasformate il No Pioli, che è già nel dimenticatoio, in "Pioli Si', ma No alla Dirigenza".
Questo non è coerente e sminuisce, di molto, tutto il vostro lavoro. Avevate gridato: "Via Giampaolo" e siete stati accontentati, avete chiesto Spalletti e la Società ha fatto un tentativo, senza riuscirvi, portando alla guida Pioli e i tifosi, a mio parere, avrebbero dovuto fare la propria parte, come sempre, accogliendolo al grido: "VIVA MILAN"!

Io sto con Pioli, l'ho già scritto. I motivi sono molti, mi piacciono gli allenatori concreti, quelli che guardano ai fatti, non alle parole, che adattano gli schemi ai giocatori a disposizione e non viceversa, quelli che lavorano per vincere, per migliorare ogni giocatore a disposizione, non per avere uno stipendio al top. Spero che riesca a cogliere i risultati migliori, perchè sono milanista e perchè penso che l'uomo e l'allenatore, si meriti ciò che fino ad oggi non ha ancora raggiunto.

Mi permetto un solo suggerimento, poichè anch'io cerco di amplificare la mia visibilità. Mister Pioli, almeno alla prima partita, contro il Lecce, mi faccia il piacere di lasciare in panchina Suso, anche se si allenasse benissimo e lo ritenesse utile per i suoi schemi.
Lo faccia, anche contro voglia, per noi tifosi, per farci credere che avevamo ragione, che qualche cosa capiamo di calcio.
Gli dia una settimana di riposo, per segnare un cambio, per girare pagina e perchè no, per conquistarsi i nostri cuori.
Cuori feriti, ma pronti ad entusiasmarsi.